Il prelievo di sangue nella prima infanzia

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ago a farfalla

Esami del sangue di routine, di norma, non sono previsti per i bambini piccoli. Può succedere, però, che a causa di alcuni sospetti diagnostici, si renda necessario eseguire nel bambino un prelievo di sangue. Questo, spesso, spaventa le mamme che si agitano al pensiero del loro piccolo nelle mani degli infermieri. Non bisogna, però, avere paura ed essere ansiosi perchè il prelievo del sangue è un esame semplice e va vissuto serenamente. I prelievi del sangue per i bambini, infatti, funzionano, in linea di massima, come per gli adulti sia per quanto riguarda le modalità di esecuzione che i parametri da controllare (emocromo, VES, transaminasi, ferritina, glicemia, etc..). Nei bambini da 0 a 3 anni il sangue viene tirato dal braccio ma per farlo viene utilizzato un’ago speciale, detto ago a farfalla (o butterfly), più corto e sottile di quello tradizionale che facilita l’inserimento in vena e diminuisce il fastidio. Questo perchè i bambini hanno un patrimonio venoso più delicato e ridotto rispetto agli adulti e sono più inclini a muoversi durante l’esame.

Per i bambini fino ad un anno di età, non si richiede, generalmente, il digiuno totale prima di effettuare il prelievo: sono sufficienti circa 3 ore anche perchè il piccolo si alimenta prevalentemente con il latte. Per i bambini più grandi, invece, è indicato evitare di fare colazione e, in particolari circostanze, anche di consumare una cena leggera la sera prima delle analisi.

Per quanto riguarda la prescrizione delle analisi del sangue, questa va fatta esclusivamente dal pediatra. Sono da evitare, quindi, le autoprescrizioni e tutto ciò che viene fatto senza una precisa indicazione del medico. E’ il pediatra, infatti, che rilevando segnali sospetti durante una visita, o in seguito a segnalazioni da parte dei genitori, decide di prescrivere un prelievo di sangue. I motivi più comuni che spingono un medico a prescrivere l’esame del sangue sono: problemi nella crescita, eccessiva stanchezza nel bambino e predisposizione famigliare a malattie quali celiachia e talassemia. Qualunque sia la ragione del prelievo è importante che i genitori scelgano la struttura più adatta dove eseguire l’esame. E’ fondamentale che il laboratorio a cui ci si rivolge abbia personale qualificato e in grado di saper trattare con i bambini, anche quelli più piccoli.

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