Il primo libro a sei mesi, consigli per leggere al tuo bambino

leggere-ai-bambiniQuante volte ti sei chiesta quando sarebbe arrivato il momento di leggere un libro al tuo piccolo? E se ti dicessi che puoi iniziare dai sei mesi, cosa ne penseresti. Esiste un progetto chiamato Nati per leggere che promuove la lettura ad alta voce da parte dei genitori sin da quando i bambini sono molto piccoli, una iniziativa nata con la collaborazione di pediatri, biblotecari e psicologi.

Secondo Giancarlo Biasini, direttore della rivista Quaderni dell’Associazione cul­turale pediatri

Leggere aiuta a crescere e non è mai troppo pre­sto per iniziare ad amare i libri. A sei mesi un bambino è già in grado di interessarsi a un testo a patto che riporti molta ‘facci­ne’ perché il piccolo è da subi­to interessato ai volti, a comin­ciare da quello della mamma. A un anno arrivano le prime fila­strocche accompagnate da tan­te figure. Ma, attenzione: van­no lette stando insieme, non va­le mettere il piccolo davanti a un cd o a un dvd. Quello che at­trae il bambino, e gli fa amare le figure, la rima, il libro, sono i genitori, è la possibilità di stare vicino a loro, di ricevere atten­zione. I bambini impareranno a voler bene ai libri perché vo­gliono bene a voi

Parti gemellari e alimentazione: ecco i risultati di una ricerca americana

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Secondo uno studio condotto da un’equipe di medici americani le donne che seguono una dieta vegetariana difficilmente partoriranno dei gemelli; al contrario, in coloro che seguono un’alimentazione che include ance latte e prodotti animali, questa possibilità è maggiore.

La ricerca, svolta presso Long Island Jewish Medical Center di New York, ha esaminato il legame che ci sarebbe tra l’alimentazione e l’eventualità di avere un parto gemellare; ma perché è stato effettuato questo studio? Secondo gli scienziati che anno partecipato al progetto tutto sarebbe partito dall’aumento del 75% di parti gemellari in America tra il 1980 e il 2003; gli studiosi insomma, hanno deciso di indagare sui motivi di questa vertiginosa crescita di parti doppi.

In arrivo bambini con tre genitori?

ricercatori

La scienza sembra non avere più confine e sembra essere in grado di realizzare praticamente tutto (o quasi). La notizia di cui sto per parlarvi arriva direttamente dal Giappone dove alcuni ricercatori del St Mother Hospital di Kitakyushu avrebbero unito gli ovociti di due donne, una più giovane e una più anziana per riuscire ad avere maggiori possibilità di successo della gravidanza.

Avete capito bene: prima o poi (e a quanto pare a breve) potrebbero nascere dei bambini con due mamme e un papà. Bisogna comunque sia precisare che

Gli ovociti creati non sono stati ancora utilizzati per far nascere i bambini, ma sono stati fecondati con un’iniezione di sperma per produrre embrioni in laboratorio

Il papà in sala parto: cosa deve fare e cosa non deve fare

papà e bebéVediamo insieme cosa dovrebbe fare e cosa invece dovrebbe evitare il papà che decide di assistere la compagna in sala parto.

Da fare

Cerca di parlare con la tua compagna e di tranquillizzarla.
Dille che se la sta cavando egregiamente.
Aiutala a trovare la posizione ideale affinché possa sentire meno dolore possibile.
Se dovesse avvertire male alla schiena puoi farle un massaggio.
Se si tratta del primo figlio, come abbiamo visto il travaglio può durare molte ore. Ecco perché potresti portare un libro da leggere e qualcosa da mangiare.

Aborto spontaneo: con un farmaco, forse, si può prevenire

aborto spontaneo

Mi rendo conto che quando si parla di aborto si tocca un tema molto delicato in cui sarebbe bene non esprimere posizioni di parte perché molto spesso non siamo a conoscenza delle reali motivazioni che possono spingere una donna a compiere un gesto piuttosto che un altro.

Voglio invece condividere con voi quanto ho appena letto riguardo l’aborto spontaneo. Sembrerebbe che grazie ad un farmaco, in uso nel campo dei tumori, il G-CSF i casi di aborto spontaneo potrebbero diminuire. Questa scoperta si deve al dottor Fabio Scarpellini, dirigente medico presso l’ospedale civile Parodi-Delfino di Colleferro ed è durato 12 anni.

Passeggini Maclaren tolti dal mercato negli Stati Uniti

MacLaren passeggini

In questo articolo voglio raccontarvi quanto accaduto negli Stati Uniti e che ha come protagonisti alcuni passeggini, nello specifico alcuni di quelli prodotti da Maclaren. Sono stati ritirati da alcuni negozi (come Target e Babies R Us) ben 1 milione di passeggini dopo che 12 bambini hanno subito l’amputazione delle falangi delle dita a causa di un meccanismo a cerniera.

Dal mercato sono stati tolti tutti i modelli, sia quelli singoli che quelli gemellari; questo è stato precisato dalla Commissione consumatori sulla sicurezza dei prodotti, che ha anche annunciato il richiamo dopo un’inchiesta.
I modelli incriminati sarebbero i seguenti: Volo, Triumph, Quest Sport, Quest Mod, Techno Txt, Techno Xlr, Twin Triumph, Twin Techno.

Concepimento: influisce anche l’età dell’uomo

concepimento e età dell'uomo

Se è appurato che la fertilità femminile diminuisce con l’avanzare degli anni, recenti studi hanno dimostrato che anche l’età dell’uomo influisce sul concepimento. La ricerca, condotta in California, ha evidenziato che se il futuro padre ha più di 40 anni, può verificarsi la diminuzione della capacità riproduttiva, in particolare se  beve alcolici, fuma e vive in una città ad alto tasso di inquinamento.

Per quanto riguarda la fertilità femminile i dati sono certi: da 30 a 35 anni inizia a diminuire, per poi abbassarsi velocemente dopo i 36, a causa della riduzione della qualità e delle quantità delle cellule uovo; ma anche per gli uomini l’età conta; secondo le ricerche, infatti, dopo i 40 anni la qualità dello sperma è meno buona, diminuisce il numero degli spermatozoi, e, quindi, la stessa capacità riproduttiva.

Nausea in gravidanza? Bambini più intelligenti

nausee in gravidanza

Siete alle prese con le tanto fastidiose nausee? Probabilmente sarete anche alla ricerca di qualche rimedio della nonna per far sì che possiate stare qualche giorno un po’ in pace. Certo è che quanto sto per riportarvi forse vi farà tirare un sospiro di sollievo e chissà .. forse vi farà pensare alle nausee come ad un qualcosa di quasi “piacevole”.

Secondo i risultati di uno studio compiuto da Irena Nulman dell’Hospital for Sick Children di Toronto le mamme che hanno la nausea in gravidanza possono avere maggiori possibilità di partorire un bebé con quoziente di intelligenza maggiore. Per arrivare a questo risultato sono stati compiuti diversi test cognitivi su tre gruppi di bambini tra i 3 e i 7 anni, le cui mamme avevano avuto nausea in gravidanza ed erano state trattate con un farmaco in uso in Canada, o avevano sofferto di nausea ma non avevano preso il farmaco, oppure non avevano sofferto di nausea tout court. Anche le mamme sono state esaminate per quoziente intellettivo e fattori socioeconomici.

Mangiare frutta e verdura in gravidanza previene il Diabete nel bambino

verdure-in-gravidanza-1Quante volte sul nostro blog ti abbiamo raccomandato di mangiare in modo sano durante il periodo della gravidanza? Ecco una ricerca che mette nuovamente in evidenza quanto sia importante per le donne incinte mangiare cibi sani. Questo nuovo studio condotto dalla Sahlgrenska Academy sostiene che le gestanti che assumono verdure ogni giorno diminuscono le possibilità di partorire figli che sviluppino in futuro il Diabete di tipo 1.

La ricerca è stata condotta in collaborazione con la Linköping University, mentre i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Pediatric Diabetes.

I neonati piangono con l’accento della madre

pianto-neonato-2Durante la guida delle settimane ti abbiamo più volte parlato del fatto che a partire dalla metà della gravidanza e soprattutto nel terzo trimestre il tuo bambino è in grado di ascoltare, memorizzare e riconoscere la tua voce e quella di tuo marito. Ora c’è una nuova ricerca che arriva a confermare questo dato, secondo quanto rivelato da uno studio condotto dai ricercatori della University of Würzburg e pubblicato sulla rivista Current Biology, infatti, il pianto dei neonati ha le inflessioni della lingua parlata da mamma e papà, e questo perché il bimbo assimila e apprende la cadenza e l’intonazione delle voci che sente mentre si trova ancora nell’utero della madre, nell’ultimo trimestre di gravidanza.

Cerchiaggio in gravidanza: quando farlo e perchè

cerchiaggio

Il cerchiaggio è un lieve intervento chirurgico che si effettua se, durante la gravidanza, ci sono segnali di incontinenza cervicale, ovvero se il collo dell’utero inizia a dilatarsi troppo in anticipo rispetto alla data del parto. Il collo dell’utero non deve dilatarsi eccessivamente prima del momento presunto per il parto, perché altrimenti ci potrebbe essere il rischio di un parto pre-termine o di un aborto spontaneo.

Generalmente, questa complicazione si manifesta quando il canale cervicale è troppo debole per sopportare il peso di ciò che contiene l’utero, vale a dire: feto, liquido amniotico, placenta e altri annessi fetali; ciò non si verifica mai prima del secondo trimestre di gravidanza, perché prima di allora il contenuto dell’utero è ancora troppo leggero per creare dei problemi al canale cervicale.

Ma perché questo può accadere? I fattori dell’incontinenza cervicale sono diversi: un’anomalia congenita, un’alterazione causata da un intervento precedente, come un parto gemellare o traumatico. Per evitare che questa debolezza del canale cervicale crei ulteriori problemi, viene effettuato il cerchiaggio, che consiste nell’applicazione di un nastro che viene stretto intorno al collo dell’utero, e che verrà rimosso alcun settimane prima della data prevista per il parto.

Cereali contro l’influenza A. Ed è polemica

kellogsCome poteva il marketing non cavalcare l’onda di panico provocata dall’influenza A? Se poi parliamo dell’America dove c’è stato un altissimo numero di vittime causate dal Virus H1N1 allora la campagna è stata fatta ad hoc. Kellog’s la multinazionale dei fiocchi di cereali dopo che negli Stati Uniti è stata dichiarata l’emergenza nazionale ha cambiato la confezione dei Cocoa Krispies i cereali preferiti dai bambini. Da maggio scorso sul packaging è comparsa la scritta “Adesso aiuta a rafforzare l’immunità dei tuoi figli“.

Subito è scattata, come prevedibile, l’accusa di pubblicità ingannevole da parte delle associazioni dei consumatori ed anche dell’ufficio legale della città di San Francisco. La scorsa settimana il legale del comune di San Francisco, Dennis Herrera ha richiesto alla Kellogg’s e alla Food and Drug Administration di provare la veridicità delle affermazioni contenute nel pacco di cereali al cacao. Ed ha affermato

Sono preoccupato per l’uso di slogan che inneggiano alla salute, quando stiamo parlando di un prodotto carico di zucchero e cioccolato come i Cocoa Krispies. Il messaggio è fuorviante e ingannevole per i genitori

pillola RU486, aborto farmacologico

La pillola abortiva RU486

pillola RU486

In questi mesi nel nostro paese si è parlato spesso della pillola abortiva RU486.

Come funziona

La pillola RU486 contiene mifepristone, cioè un principio attivo in grado di bloccare il progesterone e quindi la gravidanza.

Quali sono gli effetti collaterali

La pillola può provare dolori forti ed in alcuni casi anche sanguinamento.

Sebbene l’AIFA (Agenzia Italina del Farmaco) abbia dato il via alla commercializzazione anche nel nostro paese si teme che l’uso di questa pillola violi il contenuto della legge 194. Per rispettare questa legge la pillola RU486 potrà essere somministrata solamente in ambito ospedaliero e solo fino al 49° giorno della gravidanza (che corrisponde alla settima settimana).

Ovuli e spermatozoi dalle cellule staminali, una possibile nuova cura per l’infertilità

ovulo-spermatozoiOvociti e spermatozoi ottenuti dalle cellule staminali embrionali. I ricercatori della Stanford University School of Medicine (Usa) hanno scoperto, grazie a uno studio che farà discutere, come creare una scorta di cellule germinali umane, cioè i precursori di ovociti e spermatozoi, a partire proprio dalle staminali embrionali. Renee Reijo Pera che ha condotto la ricerca spiega

Dal 10 al 15% delle coppie è infertile e circa la metà di questi casi è dovuta a un’incapacità di produrre ovociti o sperma. Riuscire a ricostruire le tappe della formazione delle cellule germinali, e individuare i geni coinvolti in questo meccanismo, potrebbe aprire la strada alla comprensione di molti casi di sterilità e aiutarci a capire cosa va storto in queste persone. Finora avevamo studiato solo i topi per comprendere i passaggi necessari alla differenziazione delle cellule germinali umane. Ma non è lo stesso. Questa è la prima prova che si possono creare in laboratorio cellule germinali umane funzionanti.