Parto sicuro, le nuove linee guida del Ministero

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Partorire in sicurezza in Italia, nonostante i fatti di cronaca, è ancora possibile, anzi vantiamo un eccellente servizio sanitario, tra i migliori al Mondo. Per continuare però a migliorare la qualità, Ministero della Salute ha articolato dieci indirizzi d’azione, che vanno a completare le linee guida per la gravidanza che abbiamo presentato qualche giorno fa.  Queste nuove “regole” saranno avviate congiuntamente a livello nazionale, regionale e locale.

Il documento contiene indicazioni sui principali aspetti della gestazione allattamento, screening ed esami diagnostici – e il tipo di assistenza da offrire.  Ecco i 10 indirizzi per il parto sicuro:

  • Misure di politica sanitaria e di accreditamento:  l’obiettivo è quello di ridurre in tre anni i punti nascita con parti inferiore ai mille l’anno.
  • Carta dei servizi per il percorso nascita: le aziende sanitarie in cui è attivo un punto nascita devono sviluppare una carta dei servizi specifica per il percorso nascita, in cui siano contenute le informazioni generali sulla operatività dei servizi.

  • Integrazione territorio-ospedale: questo punto vuole intensificare l’umanizzazione dei rapporti con la realizzazione di reti dedicate al tema materno-infantile sulla base della programmazione regionale.
  • Sviluppo di linee guida sulla gravidanza fisiologica e sul taglio cesareo da parte del Sistema nazionale linee guida-Iss.
  • Programma di implementazione delle linee guida: identificare i problemi assistenziali e l’integrazione con l’assista territoriale. L’obiettivo è quello di promuovere il ruolo dei vari professionisti nel percorso nascita, anche tramite l’individuazione dei percorsi differenziati per l’assistenza alla gravidanza fisiologica e a rischio fisiologica.
  • Elaborazione, diffusione e implementazione di raccomandazioni e strumenti per la sicurezza del percorso nascita.
  • Procedure di controllo del dolore nel corso del travaglio e del parto
  • Formazione degli operatori: formazione/aggiornamento di tutte le figure professionali coinvolte nel percorso nascita.
  • Monitoraggio e verifica delle attività: per tutte le attività previste viene promosso l’utilizzo di sistemi di monitoraggio e valutazione, capaci di definire le ricadute cliniche e assistenziali attraverso indicatori misurabili.
  • Istituzione di una funzione di coordinamento permanente per il percorso nascita: verrà costituito un Comitato per il percorso nascita (Cpn), interistituzionale, con funzione di coordinamento, con il coinvolgimento delle direzioni generali del Ministero della Salute, delle regioni e province autonome e di altre istituzioni sanitarie nazionali (Iss, Agenas).

[Fonte: Corriere]

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