alimentazione dei bambini

Pesce, i bambini italiani ne mangiano poco

Secondo una ricerca condotta da pediatri, medici di famiglia e dietisti per conto dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, i bambini italiani mangiano molto meno pesce di quanto dovrebbero. Il sondaggio ha coinvolto un campione di bambini fra i sei e i dieci anni (tutti frequentanti la scuola primaria, quindi).

Dai dati raccolti è emerso che i bambini in quella fascia di età consumano poco più di una porzione di pesce a settimana, contrariamente a quanto stabilito dalle linee guida della SINU (Società Italiana Nutrizione Umana) che ne raccomandano invece un consumo di due-tre porzioni al giorno.

Ristorazione scolastica, vietato il bis di pastasciutta

Vietato il bis di pastasciutta nelle mense scolastiche. A stabilirlo è il Ministero della salute nella nuove “Linee guida per la ristorazione scolastiche”, redatte già lo scorso anno da un team di esperti, che le Regioni dovrebbero recepire già a partire da quest’anno scolastico, con lo scopo di arginare l’epidemia di obesità che riguarda anche i bambini italiani.

A scuola, quindi, si impara anche a mangiare bene. Come afferma Silvio Borrello, responsabile della Direzione Generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione del Ministero:

Stress da rientro, anche i bambini ne sono vittime

Le ferie sono finite e i vostri bambini appaiono ansiosi, annoiati, irritabili e distratti? Niente paura. E’ lo stress da rientro, dal quale, inevitabilmente, anche i più piccoli sono colpiti. Volete mettere le giornate che hanno trascorso di recente a giocare felici in spiaggia,o in montagna, con queste in cui si ritrovano tra le quattro mura di casa, con il pensiero della scuola che riapre i battenti tra qualche giorno?

E’ chiaro che i bambini si stressano! Cosa fare allora per allentare la tensione da rientro del bambino in poche semplici mosse? A spiegarcelo è la dottoressa Anna Maria Ajello docente di Psicologia dell’educazione all’Università di Roma “La Sapienza”:

Bambini e alimentazione, il 99% non mangia in modo sano

Siete certe che i vostri figli mangino in modo sano? Se la risposta è si, sappiate che il vostro è un caso molto, molto raro. Infatti, secondo i dati diffusi dal Barilla Center for Food and Nutrition in un recente documento, solo l’1 per cento dei bambini italiani segue una dieta corretta mentre la stragrande maggioranza rischia di diventare vittima di abitudini alimentari errate.

Il diabete di tipo 2 rischia di diventare epidemico tra gli adolescenti italiani

Il diabete di tipo 2 rischia di diventare una malattia giovanile negli Stati Uniti e, addirittura, adolescenziale in Italia. A dirlo sono esperti di tutto il mondo riuniti a San Diego in occasione del settantunesimo congresso dell’American Diabetes Association’s. Questa malattia infatti, finora diffusa soprattutto fra adulti e anziani, rischia di diventare una vera e propria epidemia nelle società economicamente molto sviluppate dal momento che affonda le proprie radici nella vita sedentaria e nell’alimentazione scorretta che le caratterizzano.

Metodi di cottura, quali i più indicati per i bambini?

Prima di dare da mangiare ai nostri piccoli dobbiamo assicurarci che tutti gli alimenti che compongono la pietanza siano ben cotti; sappiamo molto bene infatti quali e quante insidie si nascondano dietro i cibi crudi. Ma quale metodo di cottura è più indicato? Quale ci mette al riparo dal rischio di sviluppo di sostanze nocive e/o dalla perdita di nutrienti essenziali?

La dieta del bambino dopo il primo anno di vita, il punto su alcuni alimenti

Con il compimento del primo anno di età può dirsi concluso lo svezzamento; il bambino conosce già un gran numero di alimenti ma la sua dieta è destinata a modificarsi ancora, da un lato attraverso l’introduzione di nuovi cibi, dall’altro attraverso alcuni cambiamenti nella somministrazione di quelli che che assume sin dalla nascita.

Oggi vedremo come dobbiamo regolarci con latte, uova, salumi, sale e zucchero:

Latte

Se la mamma allatta al seno può continuare a fornire uno o due pasti al giorno finchè ha latte. Diversamente, il latte di proseguimento deve essere sostituito con il latte crescita o con il latte vaccino a patto che sia fresco intero pastorizzato e venga diluito per un terzo con acqua.

Pasti più calorici per i bambini che giocano ai videogame prima di pranzo

Molti ragazzi e molti bambini perdono ora davanti ai videogame. Non siamo certo qui per demonizzare questo tipo di giochi, ma dopo aver verificato che gli intrattenimenti digitali disturbano il sonno, ora un gruppo di ricercatori della Children’s Hospital of Eastern Ontario di Ottawa ha notato che i piccoli che trascorrono prima di pranzo un’ora davanti a un videogioco – ma anche alla televisione – tendono a consumare pasti più calorici.

In media si parla di 163 calorie in più, che non sono poche, equivalgono, infatti, a una merenda.  La ricerca quindi mette in relazione l’utilizzo delle nuove tecnologie con il rischio obesità.  Ci sono quindi due costumi da analizzare: da una parte il poco movimento e la vita sedentaria, dall’altra il tipo di alimentazione.

I bambini nati in primavera sono più a rischio anoressia

L’anoressia colpisce tantissime persone, soprattutto le ragazze in fase di adolescenza, ma non risparmia neanche i bambini di 5 o 6 anni. Prima di essere un disturbo di carattere alimentare è sicuramente un problema psicologico, che nasconde malesseri di varia natura e insicurezze. Secondo un recente studio, i bambini nati in primavera sono più a rischio anoressia da adulti.  A sostenerlo sono i ricercatori del Wellcome Trust Centre for Human Genetics (UK).

Gli esperti hanno analizzato circa 1.300 persone affette da anoressia nervosa ed è emerso che questa terribile malattia colpisca soprattutto le nate in primavera: i malati di anoressia nervosa sono in misura maggiore tra coloro che hanno visto la luce in questi mesi, rispetto a quelli nati in altri periodi dell’anno.

I gusti dei bambini non sono condizionati da mamma e papà

I gusti e le abitudini alimentari dei bambini dipendono dai genitori? Forse, ma solo in parte. Secondo uno studio condotto dagli esperti della Johns Hopkins University di Baltimora, i figli hanno gusti loro che subiscono l’influenza degli amici e dei pasti serviti alla mensa scolastica. Questa è una novità che sicuramente mette in discussione quello di cui si è stati convinti fino ad oggi.

Per giungere a questa teoria, sono stati analizzati tutti gli studi pubblicati su quest’argomento tra il 1980 e il 2009. Per l’esattezza sono stati considerati i pranzi e le cene domestiche e le relazioni genitori-figli. Inoltre, i ricercatori hanno tenuto in considerazione le influenze culturali (non c’è nulla che più tocchi da vicino la cucina) e le evoluzioni temporali. Con il passare degli anni il ruolo del genitore, in questo settore, si è nettamente indebolito.

Ricette di Cotto e Mangiato per bambini, farfalle allo zafferano

È una delle ricette più apprezzate dai bambini. Lo sostiene Benedetta Parodi, che ormai di cucina ha fatto una professione, grazie alla sua rubrica gastronomica Cotto e Mangiato. Sono le farfalle allo zafferano, un piatto semplice e molto delicato che soddisferà i piccoli e da un punto di vista culinario e visivo. Il giallo dorato delle farfalle renderà molto più piacevole sedersi a tavola. Perché si sa, i bambini vanno conquistati anche con qualche trucchetto.

Farfalle allo zafferano di Cotto e Mangiato

Ingredienti

  • 220 gr di farfalle
  • 1 scalogno
  • 1 noce di burro
  • olio extravergine d’oliva
  • 1 bustina di zafferano
  • 1cucchiaio di ricotta (facoltativo)
  • Grana grattugiato
  • Sale q.b

Preparazione

Tagliate a fettine sottili lo scalogno e fatelo appassire in padella con po’ di sale, olio e burro per un paio di minuti. A parte fate cuocere le farfalle (circa 10 minuti a seconda della marca) in acqua salata e bollente. Prima di scolare la pasta aggiungete allo scalogno un cucchiaio di acqua salata di cottura e lo zafferano. Fate restringere un pochino il sugo e aggiungete la ricotta. I vostri bambini sentiranno che profumino.

I cibi preferiti dai bambini? Banane e spremuta d’arancia

Far mangiare i bambini non è semplice: ci sono piccoli che non vedono l’ora arrivi il momento della pappa e piccoli che, all’ora dei pasti, fanno delle gran tragedie. Il segreto è capire quali sono i tipi di frutta e verdura che i nostri cuccioli preferiscono. A sostenere questa tesi è un’indagine condotta su un campione di 231 pediatri da Italo Farnetani, pediatra dell’Università di Milano-Bicocca.

È stato scoperto che i bambini fino a 6 anni sono vanno matti per banane e spremute d’arancia, tra l’altro due prodotti fantastici per la crescita, il primo perché ricco di potassio e zuccheri, il secondo per la sostenuta quantità di vitamina c. Il risultato di questo studio è stato presentato oggi a Parma durante il convegno ‘I vegetali: caratteristiche nutrizionali e proprietà farmacologiche‘ di Parma.