I disturbi dell’apprendimento, definizione

I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) rappresentano una categoria eterogenea di disturbi che si manifestano in età scolare e riguardano esclusivamente l’acquisizione delle abilità scolastiche (lettura, calcolo, scrittura). La diagnosi di disturbo dell’apprendimento viene posta infatti quando i risultati ottenuti dal bambino in test standardizzati di calcolo, lettura ed espressione scritta sono significamente inferiori a quanto ci si attende in base alla sua età, intelligenza e livello di istruzione.

In altre parole, il disturbo riguarda una o più delle aree su-indicate ma il bambino non presenta alcun deficit intellettivo anche se le difficoltà di apprendimento interferiscono non solo con il rendimento scolastico ma anche con tutte le attività quotidiane che richiedono abilità di calcolo, lettura ed espressione scritta. Più precisamente, nel gruppo dei disturbi specifici dell’apprendimento rientrano:

Allergie alimentari: ne soffre l’8% dei bambini

Le allergie alimentari sono un problema sempre più grave per i piccoli di casa. Sono, infatti, 6-8%, i bambini tra i 12/14 anni, a soffrire di un’allergia, nei primi tre anni di vita.  Il lato positivo è che l’intolleranza tende a decrescere con il passare del tempo, tanto che l’80% dei bimbi allergico al latte vaccino, riesce a tollerare questo alimento superato il quinto anno di vita. Potrebbe però esserci una terapia molto efficace: la desensibilizzazione orale, ovvero la graduale somministrazione dell’alimento proibito.

Mangiare all’asilo

Le abitudini alimentari che, bene o male accompagnano una persona per tutta la vita, iniziano a delinearsi già a partire dai primi anni di vita. È proprio durante la prima infanzia, infatti, che i gusti del bambino cominciano a svilupparsi. È fondamentale, quindi, che il bambino venga indirizzato verso un corretto approccio al cibo, evitando, così,  il radicarsi di abitudini alimentari errate. Spesso, la scoperta del cibo e del rapporto con esso coincide con l’ingresso del bambino all’asilo ed è per questo che il momento del pasto a scuola riveste un ruolo primario.

È indispensabile che le maestre si armino di tanta pazienza per affrontare al meglio l’ora della pappa. La prima cosa da tener presente è che ogni bambino che entra a scuola ha il proprio carattere, le proprie abitudini ed i propri gusti. Le maestre, quindi, dovranno educare i bambini a stare a tavola e a mangiare, rispettando comunque i gusti e le inclinazioni dei singoli bambini senza forzarli in alcun modo.

Tetano, perchè è importante vaccinare i bambini

Cos’è il tetano

Il tetano è una malattia infettiva causata da una tossina (la tossina tetanica) prodotta da batteri (i clostridi del tetano) che proliferano nell’intestino degli animali e nel suolo. Si tratta di un’nfezione molto grave che può portare, in soggetti non vaccinati, alla morte nel 20-30% dei casi.

Come si trasmette il tetano

L’infezione da tetano non si trasmette da persona a persona; spesso essa insorge, se non si è vaccinati,  in seguito a ferite, anche di poco conto, graffi, morsi di animali, abrasioni e ustioni. Questo però può accadere solo se la “parte offesa” entra in contatto con i batteri che sono responsabili della sua insorgenza.

Bambini iperattivi: il registro italiano ADHD

Sono sempre di più i bambini nervosi. Fanno fatica a stare fermi, hanno reazioni aggressive e dormono poco.  Ma come fare a capire se si tratta di un periodo passeggero, magari causato da uno stile di vita poco regolare, o hanno l’ADHD, più nota come sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Non è facile, anche perché spesso vengono etichettati alcuni comportamenti come “malati”, quando non è così. Negli Stati Uniti, alcuni esperti sono convinti che il 20% dei  5 milioni di bimbi con la diagnosi di ADHD sia sano come un pesce. Questo è quanto è emerso da uno studio condotto su 12 mila bimbi americani e analizzato durante la settimana europea dell’ADHD, che si è appena conclusa.

La Gardnerella

Non è sicuramente la più pericolosa tra le infezioni vaginali ma è una delle più comuni e fastidiosa. Stiamo parlando della Gardnerella.

Che cos’è la Gardnerella?

La Gardnerella è un’infezione vaginale causata da un batterio chiamato Gardnerella vaginalis. Questo microrganismo è normalmente presente, in piccole quantità, all’interno dell’ambiente vaginale della donna ma, in presenza di condizioni ad esso favorevoli, tende a moltiplicarsi e a causare l’infiammazione. La causa principale della proliferazione del batterio sono i rapporti sessuali non protetti: lo sperma, infatti, altera il pH locale e, diminuendo i lattobacilli buoni, favorisce la moltiplicazione dei batteri. La Gardnerella, quindi, è una delle malattie sessualmente trasmissibili più diffuse. Gli altri fattori che determinano l’insorgenza dell’infezione sono: un’inadeguata igiene intima, un uso eccessivo di lavande vaginali, l’uso di contraccettivi intrauterini come la spirale, gravidanze, una predisposizione genetica, etc..

Svezzamento: due ricette facili e veloci

Lo svezzamento, come tutte le mamme sanno, è un momento molto delicato ed importante nella vita di ogni bambino.  Per rendere questo periodo di transizione il meno difficile possibile, è fondamentale che le mamme propongano ai loro bambini alimenti semplici e genuini e che cambino di frequente le pappe, facendo mangiare di tutto ai bimbi. Per dare una mano alle mamme che ogni giorno devono pensare a cosa preparare di buono ai propri figli, ecco due ricette semplici e veloci per realizzare due piatti sani e gustosi.

Minestrina di verdure con uovo

Ingredienti ( dosi per un bambin)

  • una patata
  • una carota
  • una cipolla
  • verdure di stagione come zucchine, pomodori, zucca, fagiolini, etc
  • un tuorlo d’uovo
  • 2 cucchiai di (a scelta) crema di riso, semolino, crema di mais, etc
  • 1/2m litro di acqua
  • olio extravergine d’oliva

Influenza stagionale, è utile vaccinare i bambini?

Con l’inverno ormai alle porte torna per noi mamme il tormentone del vaccino anti-influenzale, infatti, mentre tra gli esperti vige un accordo generale circa la necessità di vaccinare contro l’influenza stagionale i bambini affetti da patologie croniche, come l’asma, il dibattito in Italia è ancora aperto per quanto riguarda l’utilità del vaccino per i bambini sani. Ma quali sono le posizioni di chi si pronuncia a favore del vaccino?

Come afferma al Corriere della sera il dottor Nicola Principi, direttore della Clinica Pediatrica De Marchi di Milano, il vaccino anti-influenzale è utile anche nei bambini sani almeno per due ordini di motivi: perchè scongiura il pericolo che l’influenza possa evolvere negativamente dando luogo a complicanze inattese e perchè limita la diffusione dell’infezione ai familiari.

La Trichomoniasi

Le infezioni vaginali sono uno dei disturbi più comuni che affliggono le donne almeno una volta nel corso della loro vita. Possono manifestarsi in una forma più o meno grave a seconda dei casi e del fattore scatenante. Le infiammazioni vaginali non devono essere mai trascurate e vanno trattate tempestivamente. Tra le infezioni più comuni c’è la Trichomoniasi.

Che cos’è la Trichomoniasi?

La Trichomoniasi è un’infezione vaginale causata da un particolare microrganismo, un protozoo flagellato, chiamato Trichomonas vaginalis. Questo parassita si insinua nel tratto riproduttivo della donna e, grazie ai 4 flagelli di cui è dotato, si attacca alle pareti vaginali, causando danni diretti alle mucose e alterando la flora batterica vaginale. Nello specifico, il Trichonomas vaginalis produce delle tossine che distruggono i lattobacilli buoni, naturalmente presenti nel tratto vaginale, e innalzano il pH.

L’asma nei bambini ha origine genetica

Tra allergie e intolleranze alimentari, sono in aumento i bambini che purtroppo soffrono d’asma.  Per i genitori la preoccupazione è molto elevata, perché gestire le crisi nel modo più corretto e tempestivo non è sempre facile. Ci sono però ottime notizie in campo scientifico.  È stato scoperto che l’origine dell’asma nei piccoli di casa può avere carattere genetico, tanto che alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno individuati i cosiddetti geni dell’asma.  Per raggiungere questo risultato sono stati eseguiti 500 mila test  sui geni di 10 mila bambini e adulti con difficoltà respiratore e 16 mila sani.

La Chlamydia

Le perdite vaginali sono un fastidio comune a molte donne e spesso sono il campanello d’allarme di infezioni più o meno gravi. È il caso, ad esempio, delle perdite vaginali di color giallo-grigio che possono essere il sintomo della Chlamydia.

Che cos’è la Chlamydia?

La Chlamydia è un’infezione genitale di origine batterica causata da un parassita, il Chlamydia Trachomatis, che si trasmette attraverso rapporti sessuali vaginali, orali ed anali non protetti e tramite il contagio madre e figlio al momento del parto. La Chlamidya è, ad oggi, una delle infezioni sessualmente trasmissibili più diffuse ed è anche una delle più insidiose. Colpisce generalmente i più giovani, sia uomini che donne, che cambiano frequentemente il partner sessuale e non fanno uso di metodi contraccettivi. La Chlamydia, infatti, e latente e non sempre ha delle manifestazioni sintomatiche evidenti.

Il congedo di maternità obbligatoria

Il congedo di maternità obbligatoria è il periodo durante il quale la futura mamma lavoratrice ha l’obbligo (ma anche e soprattutto il diritto) di astenersi dal lavoro. La tutela delle madri lavoratrici è regolata in Italia dal “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità” (Decreto leglislativo 26 Marzo 2001 n° 151) che regola anche le norma relative al congedo di maternità facoltativa.

Chi ha diritto al congedo di maternità

Hanno diritto al congedo di maternità le lavoratrici dipendenti e le lavoratrici iscritte alla gestione separata che non sono titolari di pensione e non risultano iscritte ad altre forme di previdenza e che versino, dal primo gennaio 2008 aliquote pari al 24.72%.

Screening prenatale per anomalie cromosomiche: lo SCA-Test

La principale preoccupazione di tutte le coppie quando scoprono di aspettare un figlio riguarda la salute del proprio bambino. Sapere, infatti, se il feto sta bene e se il bimbo nascerà sano è un desiderio comune a tutti i genitori.  Per conoscere e controllare lo stato di salute del feto, quasi tutte le future mamme scelgono di sottoporsi a numerosi esami (ecografie, test delle urine, esami del sangue, etc..) a volte anche invasivi, come l’amniocentesi o la villocentesi, nel corso dei 9 mesi di gestazione. Uno screening prenatale innovativo e di recente introduzione nell’ambito del controllo fetale è lo SCA-Test, considerato da molti il più preciso ed affidabile degli screening in circolazione.

Che cos’ è lo SCA-Test?

Lo SCA-Test è lo Screening Ecografico e/o Biochimico Multiplo e Computerizzato per il Calcolo del Rischio Effettivo di Aneuploidia Fetale nel Primo e nel Secondo Trimestre di Gravidanza. Lo SCA-Test, pubblicato sulle Linee Guida Nazionali del Programma Nazionale Linee Guida (PNLG), è un esame non invasivo che consente di stimare il rischio di avere un bambino con anomalie cromosomiche come la Sindrome di Down e la Sindrome di Edwards.

Il fibroma uterino

Il fibroma uterino (leiomioma) è una patologia benigna che interessa l’apparato genitale femminile. Si stima che ad essene affetto sia il 25-30% delle donne in età fertile, soprattutto dopo i quaranta anni.

Cos’è il fibroma uterino?

Il fibroma uterino è un tumore benigno che si sviluppa dal muscolo uterino. Più precisamente distinguiamo il fibroma intramurale, che si sviluppa nello spessore della parete uterina, il fibroma sottosieroso, che si sviluppa vicino alla parete esterna dell’utero e il fibroma sottomucoso che si sviluppa vicino alla cavità interna dell’utero. Quando è presente più di un fibroma si parla di utero polifibromatoso.

Quali sono le cause del fibroma uterino?

Le cause del fibroma uterino sono tuttora sconosciute, si ritiene che sia un disturbo ormonodipendente, ossia correlato a fattori ormonali.