Quando il bambino rifiuta la mamma e vuole solo la nonna

Lasciare il bambino con la nonna per andare al lavoro e trovarsi a fare i conti con un altro problema. Il nostro piccolino (o la nostra piccolina) non si vuole staccare dai nonni e tutte le volte che lo si va a recuperare, punta i piedi e non ne vuole sapere di tornare a casa. I tentativi di convincerlo servono davvero a poco e per le mamme è così doloroso sentirsi rifiutate proprio dal proprio figlio.

Alcuni videogiochi rilassano i bambini

I videogame sono da sempre considerati molto divertenti, ma anche poco educativi. Inoltre, negli anni numerosi studi hanno dimostrato che producono effetti collaterali poco piacevoli: rendono i bambini più aggressivi e tolgono il sonno, ma c’è di più. Influenzano anche lo stimolo della fame. Un nuovo studio mette in luce un nuovo aspetto. Secondo due ricercatori della Ohio State University (Usa) alcuni videogiochi aiutano i più piccoli, ma anche gli adulti, a rilassarsi e a essere un po’ più gentili.

Come insegnare al bambino ad essere ordinato

Insegnare l’ordine ai bambini non è una cosa semplice, purtroppo. I piccoli hanno le loro inclinazioni caratteriale e correggerle a volte può essere davvero un’impresa, ciò che conta però è non rimandare. Vi assicuro che continuare a ripetere: “Aspettiamo che sia più grande”, non è la scelta giusta. Per insegnare a riordinare le proprie cose, è necessario fingere che tutto sia un gioco.

Abituare i bambini a trovare tutte le loro cose in un posto preciso regala un senso di familiarità. È rassicurante sapere che nel cesto ci sono i lego, sul letto i pupazzi, nel primo cassetto le macchine e sulla mensolina i libretti colorati. Crea un ambiente piacevole per i piccolini, ma anche un luogo, dove possono muoversi con senso pratico.

Musica per neonati da -9 a 12 mesi

Il richiamo fortissimo della musica in età embrionale è una convinzione divenuta evidenza scientifica già da diversi anni e che ha visto quasi all’unanimità eleggere la musica classica come fonte sonora più indicata al rilassamento e alla stimolazione sensoriale del feto.

Ma in cima alla “classifica musicale” il primo posto spetta sicuramente alla voce della mamma. Anche se il liquido amniotico in qualche modo isola – non completamente –  il nascituro dai rumori e dai suoni, le vibrazioni e le percezioni familiari arrivano al feto che ne trae apprezzamento, soprattutto riguardo al respiro e al battito cardiaco della mamma. E naturalmente della sua voce.

Bambini in vacanza con i nonni, come affrontare il distacco?

La scuola è quasi finita e presto i nostri cuccioli saranno a casa. Come gestire il loro tempo libero mentre noi lavoriamo? Purtroppo non è facile e spesso è anche molto dispendioso. I fortunati che possono contare sui nonni hanno di sicuro progettato una piccola vacanza con loro, ma non è facile staccarsi dai propri bambini. La prima regola è non farsi prendere dai sensi di colpa.  Possiamo anche essere molto dispiaciuti di allontanarci dai piccolini, ma è meglio non farglielo vedere.

Raccontategli di quanto sarà fantastico andare via con i nonni: spiaggia e mare in cui giocare o campi in cui correre e poi tanti divertimenti e altri bambini. Magari potete anche aggiungere di quando voi andavate via con i vostri nonni. Quanto vi siete divertiti? La soluzione migliore è cercare comunque una destinazione non troppo lontana (al massimo due o tre ore di macchina) per raggiungerli almeno nei weekend.

Giochi all’aria aperta per bambini: il ragno

L’estate è ormai alle porte e con l’arrivo del caldo e del bel tempo si moltiplicano le uscite fuori porta e le occasioni per trascorrere piacevoli giornate all’aria aperta. Per regalare ai vostri bambini pomeriggi allegri e spensierati, ho pensato, care mamme, di farvi conoscere un bel gioco che potete far fare ai vostri bambini. I giochi all’aria aperta, infatti, sono l’ideale per far divertire i vostri bambini in modo sano e naturale e permettono loro di socializzare e di sfogare la loro energia.

Il ragno

Quello del ragno è un gioco molto divertente dove i bambini per vincere devono essere rapidi e astuti per non finire prigionieri della ragnatela. Il gioco è adatto ai bambini di età compresa tra i 5 e i 7 anni e per una buona riuscita è necessario un buon numero di partecipanti.

La scuola materna, esperienza unica per il tuo bambino

Anche se la loro mamma non lavora, molti bambini frequentano, a partire dai tre anni di età, la scuola dell’infanzia. Che sia pubblica o privata, quella che una volta si chiamava scuola materna, non è obbligatoria e rappresenta una sorta di preparazione alla scuola primaria (la nostra “elementare”).

Per il bambino è un’esperienza importantissima poichè lo aiuta nel processo di socializzazione al di fuori della famiglia e della cerchia di parenti e amici con tutto quello che questo comporta: l’apprendimento e il rispetto di regole nuove, il confronto con i coetanei, la capacità di adattarsi a situazioni diverse, la conquista di ampi spazi di autonomia.

Litigare davanti al neonato

I neonati non sono dei bambolotti che ridono, piangono e scherzano. Sono a tutti gli effetti delle persone, con le loro emozioni e una loro sensibilità, molto spiccata. Ecco perché oggi ci tengo a riprendere il tema di ieri, durante il quale abbiamo affrontato i classici litigi davanti i bambini. Abbiamo detto che discutere è umano, quanto normale e che, a volte, può capitare di alzare la voce anche davanti ai figli.

Non siamo delle macchine. Siamo genitori e abbiamo i nostri difetti. È inutile ricercare un modello di perfezione e sperare di arrivarci. È uno sforzo impossibile e dispendioso. È molto più costruttivo cercare di dare il meglio e seguire quelle che sono le regole di buon senso. Nel caso delle litigate, vuol dire darsi dei limiti: non urlare troppo e soprattutto non mancare di rispetto al partner. Stessa cosa vale quando ci sono dei neonati.

Sonno bambini: se dormono poco, hanno più fame

Il sonno fa bene ai bambini. I nonni un tempo sostenevano che dormire, facesse diventare grandi. Magari non fa crescere in statura (non c’è ancora uno studio che lo dica) ma aiuta a restare magri. I ritmi della veglia sono connessi a quelli della fame: si chiamano circadiani. Molte volte nelle diete si legge: assumere cibo a orari stabiliti e dormire in modo regolare. Tutto ciò vale anche per i bambini. Un team di ricercatori della University of Otago di Dunedin, in Nuova Zelanda sostiene che i piccoli che riposano poco ingrassano più facilmente.

Secondo questi esperti, i bambini tra i 3 e i 5 anni che non riescono ad avere ore di sonno regolari prendono, dopo i 7 anni, quasi un chilo per ogni ora in meno di nanna rispetto a quelle consigliate, che sono poi 11. Devo dire che non è una notizia molto positiva, ma come sempre parliamo di studi scientifici che devono essere ancora approfonditi.

Cullare i bambini

Tutte le mamme lo sanno: i bambini, soprattutto quando sono molto piccoli, adorano essere cullati e dondolati. Cullare un bambino, infatti, lo aiuta a calmarsi, a rilassarsi e ad addormentarsi. Questo perché, durante la gravidanza, i bambini sono stati cullati nel ventre materno dai movimenti della mamma. Dondolare un bimbo che sia in braccio, nella carrozzina o nel lettino, lo fa sentire protetto e sicuro, gli permette di riposare tranquillo e lo aiuta anche quando è afflitto da colichette o malesseri generali.  Uno studio scientifico dell’Università di Vancouver (Canada) ha evidenziato che, quando un bambino viene cullato, il cuore rallenta il proprio battito, la respirazione si fa più profonda e regolare ed i muscoli allentano la tensione e si rilassano.

Il modo più tradizionale, antico e diffuso di cullare un bambino è, senza dubbio, quello di tenerlo in braccio, oscillandolo avanti ed indietro.

L’igiene intima del bambino

L’igiene delle parti intime dei neonati è una delle cose che più preoccupa i genitori. Vediamo oggi come mantenere puliti i genitali di bambini e bambine e soprattutto come insegnare ai piccoli il senso della pulizia: già, perché anche questa cosa è una questione di educazione. Mamma e papà si accorgeranno fin da subito quanto può essere impegnativo il cambio del pannolino: può avvenire anche sei volte al giorno e deve essere assolutamente seguito da alcune regole per mantenere la zona pulita.

Nel caso di sola pipì, potete rinfrescarlo con un po’ d’acqua e una salviettina igienica, mentre se ha fatto la cacca è bene lavarlo con un prodotto detergente. Mi raccomando fate molta attenzione a non bagnarlo troppo se il moncone ombelicale non è ancora caduto. Vi consiglio di non passarlo sotto l’acqua, ma di usare una morbida spugnetta. Prima di mettere il pannolino poi asciugatelo con molta cura.

Le dita nel naso, come correggere questo vizio?

È davvero un vizio poco carino quello di mettersi le dita nel naso. Ci sono però bambini che esplorano molto serenamente le loro narici, in qualsiasi momento della giornata. Care mamme, non imbarazzatevi perché una cosa molto normale. Purtroppo la buona educazione dice che certi atteggiamenti non dovrebbero essere manifestati in pubblico. Ma come spiegarlo al bambino?

Anche questa cosa fa parte dell’educazione che il genitore, con tanta fatica, deve impartire al piccolo. La cosa fondamentale è non trasformare un gesto istintivo come in qualcosa di proibito, ottenendo così l’esatto opposto. Non è una novità che i piccoli per provocazione facciano il contrario di ciò che viene loro vietato.

Giochi all’aria aperta per bambini

Con l’arrivo della bella stagione si moltiplicano, per grandi e piccini, le opportunità di trascorrere delle ore all’aria aperta. Basta davvero molto poco per divertirsi in compagnia: un bel prato, degli amici e tanta fantasia. Oggi, care mamme, voglio proporvi dei giochi che potete far fare ai vostri bambini. Sono dei giochi semplici e divertenti che appartengono un po’ alla tradizione classica e che ci hanno accompagnato anche nella nostra infanzia.

La bella lavanderina: E’ un gioco adatto ai bambini di tutte le età, anche a quelli più piccoli. Si inizia con i bambini che fanno la conta per individuare chi di loro sarà la bella lavanderina.

Il bambino si tocca spesso il pisellino, perché?

Ci sono dei comportamenti un po’ imbarazzanti per gli adulti, ma per i bambini tutto è lecito e soprattutto spontaneo. Un gesto considerato “poco opportuno” dal galateo è quello di toccarsi il pisellino, soprattutto davanti agli altri. Affronto quest’argomento dopo aver passato un pomeriggio in compagnia di mio nipote (5 anni di vivacità assoluta) e aver ascoltato sua madre ripetere diverse volte: “Togli quella manina da lì”.  Perché questo gesto e così ripetuto?

I motivi possono essere diversi. Prima cosa: un fastidio ai genitali, magari dovuto a una piccola irritazione causata da una mutandina un po’ troppo stretta o dal pannolino (per i più piccoli), altrimenti anche dall’istinto di dover far pipì. Ci sono bambini che pur di non interrompere il gioco, preferiscono tenere lo stimolo. Hanno paura di perdersi un momento magico. È bene quindi premurarsi di capire se il gesto rientra in queste due variabili. Nel primo caso, chiedete al pediatra un consiglio e sicuramente vi darà una pomata o magari è sufficiente cambiare biancheria intima o marca di pannolini, nel secondo invece dovete assolutamente forzare il bimbo ad andare in bagno.