Le donne italiane sono più consapevoli della maternità: lo dice un’indagine dell’ISS

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Qualche giorno fa vi avevamo presentato i risultati di uno studio condotto dall’Università di Washington secondo il quale l’Italia sarebbe il posto più sicuro per partorire; oggi vi presentiamo quelli dell’indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità, dalla quale emergono segnali positivi.

L’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità raccoglie i dati di 25 ASL di undici regioni italiane, nell’ambito del progetto “Percorso nascita” iniziato circa dieci anni fa; dalla ricerca è emerso che le donne in gravidanza hanno capito i rischi del fumo durante la gestazione, e che quindi consumano meno sigarette: il 68,1% delle donne in gravidanza smette di fumare e non riprende se allatta al seno. In più, sempre più donne assumono acido folico, in una percentuale quantificabile nel 20,8%, ben il 16,8% in più rispetto al 2004, e seguono i corsi di preparazione al parto.

Inoltre, i dati rilevano che l’82% delle donne viene assistita da un ginecologo, che nel 72% dei casi si tratta di un medico privato, il 15,2% da un consultorio familiare e il 3% da un’ostetrica. Unica tendenza negativa è l’aumento dei parti con taglio cesareo: dal 32% del 2002 al 33,8% del 2008.

Scuola materna: bambini mai da soli in bagno

scuola materna bambini mai da soli in bagno

Immagino che una delle preoccupazioni per le mamme ed i papà sia lasciare i piccoli all’asilo ed anche comprensibilmente visto che spesso le classi sono numerose ed a vigilare sui piccoli quasi sempre c’è una sola insegnante.

Bene ora proprio per tranquillizzare i genitori è arrivata la sentenza 9906 della Corte di Cassazione che ha stabilito che i bambini della scuola materna sono troppo piccoli per essere lasciati in bagno da soli. Le maestre non possono quindi solamente accompagnarli al bagno e poi tornare in classe dagli altri bambini; casomai, nel caso in cui non potessero “abbandonare” la classe possono chiedere al personale della scuola di restare al bagno con il piccolo.

La Festa della Mamma: breve storia e iniziative

Festa della Mamma

Il 9 maggio si festeggia la Festa della Mamma: una festa dalle origini antichissime e diffusa in tutto il mondo. L e origini sono forse legate alle antiche popolazioni politeiste che, durate i mesi primaverili, festeggiavano le divinità femminili legate alla terra e alla sua ritrovata fertilità.

In Italia la festa della mamma fu festeggiata per la prima volta nel 1957 da don Otello Migliosi, un sacerdote del borgo di Tordibetto ad Assisi. Da noi, come in molti altri paesi viene appunto celebrata la seconda domenica di maggio.

Negli Stati Uniti d’America questa festa si diffuse come una festività legata ai movimenti sociali che predicavano la pace. Pensate  che fu nel 1870 che Julia Ward Howe, un’attivista pacifista e promotrice dell’abolizione della schiavitù, propose l’istituzione del Mother’s Day. Un giorno, un’occasione in più per riflettere sull’inutilità della guerra a favore invece di una pace possibilmente duratura. Nel 1914 il presidente degli Stati Uniti d’America Woodrow Wilson ideò il “Mother’s Day proprio per dimostrare l’affetto e la stima che nutriva verso tutte le mamme.

Anche gli uomini soffrono di depressione post partum

depressione-post-partum-papaNoi mamme ci lamentiamo sempre perché ci sembra che il nostro partner non capisca i malesseri o le ansie che arrivano subito dopo il parto eppure da una recente ricerca si è scoperto qualcosa di quantomeno interessante. Dopo aver parlato di uomini che “sentono” la gravidanza con la sindrome di Couvade, oggi ci troviamo a discuture di uomini che vengono colpiti dalla depressione post partum.

La depressione post partum o baby blues, come abbia detto diverse volte, colpisce le neomamme subito dopo il parto al massimo entro tre o quattro mesi da esso e si presenta con forti sbalzi d’umore e ansia rispetto al compito genitoriale, purtroppo è una malattia molto diffusa e può colpire fino al 20% delle mamme. Il baby blues può regredire da solo oppure degenerare in una vera e propria depressione.

Aperto a Roma il Centro per la Nutrizione del Bambino

centro nutrizione bambino

Venerdì scorso è stato inaugurato a Roma il Centro per la Nutrizione del Bambino, un progetto realizzato dall’associazione Salvamamme che da anni si occupa di offrire cibo ai bambini i cui genitori si trovano in difficoltà, e sostenuto dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma. La nuova struttura è in grado di assicurare pappe, omogeneizzati, latte in polvere e pannolini, ma anche supporto psicologico e medico sanitario alle mamme e ai bambini in situazioni di indigenza.

Inoltre, grazie all’impegno del II Municipio di Roma, attorno al centro è stato costruito un giardino con panchine e giochi per bambini. Il nuovo Centro per la Nutrizione del Bambino è stato intitolato a Matteo Bonetti, consigliere municipale e presidente della Commissione affari sociali, scomparso nel 2009, molto attivo sul piano sociale e per la difesa della famiglia e dei bambini. Roberta Angelilli, delegato del sindaco di Roma per i diritti dei minori ha dichiarato:

Non si tratta solo di un buon progetto, ma è un esempio di buone prassi da esportare a livello europeo. Qui si offrono cibo e servizi, non oggetti riciclati. Le mamme in difficoltà e i loro bambini si devono sentire bene, devono essere accolte in un posto bello come è il centro per la nutrizione del bambini.

Un rimedio per le coliche dei neonati

colichette neonato fermenti latticiCome far passare le colichette ai neonati?

Una piccola ma doverosa premessa. I piccoli, in modo particolare nel primo mese di vita (ma anche fino ai primi 45 giorni) spesso sono afflitti da piccole coliche e rigurgiti. Comprensibilmente molte mamme e papà, soprattutto se si tratta del primo figlio, possono essere un po’ spaventati di fronte a questa situazione; a questo proposito i pediatri ricordano però che si tratta di un fenomeno del tutto normale dato che ancora l’intestino deve maturare. Non so se ne siete a conoscenze ma fino a dopo la seconda guerra mondiale nelle campagne italiane i genitori usavano il ciuccio con il papavero dentro. Si sa che dal papavero si ricava l’oppio ed i piccoli risultavano essere molto più tranquilli.

Se fino a poco tempo fa non si conosceva la causa che portava alle colichette ora un gruppo di ricercatori italiani è giunto alla conclusione che il tutto sia dovuto ad una mobilità gastrica più lenta.

Bambini nati nei mesi invernali a rischio allergie alimentari

mese nascita e allergie alimentariSecondo uno studio condotto dall’equipe di Milo Vassallo del Massachusetts General Hospital di Boston il mese in cui un bambino nasce può predisporre a determinate malattie; così ad esempio i bambini che nascono nei mesi invernali e autunnali possono avere maggiori rischi di soffrire di allergie alimentari rispetto ai bambini nati in estate oppure in primavera.

Questo, sempre secondo i ricercatori dipende dalla luminosità della stagione; i mesi freddi, poiché sono meno luminosi vengono associati ad una minore esposizione ai raggi UV-B e quindi a meno vitamina D (che verrebbe prodotta esponendosi al sole). Per arrivare a questi risultati gli esperi hanno esaminato oltre 1000 pazienti allergici ai cibi, prendendo in esame tutti gli accessi al pronto soccorso per questa reazione allergica avvenuti tra il 2001 e il 2006.

In aumento bambini nati fuori dal matrimonio

aumento bambini nati fuori dal matrimonioGià da qualche anno all’interno della nostra società stiamo assistendo a profondi cambiamenti che spesso coinvolgono la famiglia; famiglia che sempre più spesso non può più essere definita usando la classica definizione, marito, moglie e figli.

A dirlo non sono io (anche se è sufficiente dare uno sguardo intorno a noi) ma i risultati di una statistica realizzata da Alessandro Rosina, docente di Demografia all’università Cattolica di Milano. Pensate che nei prossimi dieci anni un bambino su due nascerà da genitori non sposati. Una trasformazione già in atto se si considera che il numero di figli naturali, per distinguerli da quelli legittimi (nati all’interno del matrimonio) supera il 20% di tutte le nascite.

L’allattamento al seno protegge il neonato dal cancro

allattamento al senoBuongiorno mamme da quando Tuttomamma è nato circa sette mesi fa abbiamo raccolto tantissime informazioni sull’allattamento ma soprattutto abbiamo riportato un numero notevole di ricerche che dimostrano quanto nutrire il proprio figlio al seno sia non solo importante ma anche altamente benefico sia per la mamma che per il nascituro. La notizia di oggi viene da uno studio dell’Università di Goteborg in Svezia ed è arrivata a dimostrare che i neonati allattati al seno ricevono oltre a tutti gli anticorpi della mamma, anche una protezione in più, infatti sembra che il latte prodotto dal corpo materno possa garantire al neonato un effetto protettivo rispetto oltre 40 tipi diversi di cancro.

Abbigliamento per bambini: la collezione primavera-estate 2010 di Nordic Kids

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Se non volete vestire i vostri bambini con le classiche tutine o vestitini con orsetti azzurri e cuoricini rosa, quello che fa per voi è la linea di abbigliamento per bambini da 0 a 10 anni di Nordic Kids, il brand scandinavo di abbigliamento e accessori per i più piccoli.

La collezione primavera-estate 2010 comprende tutine, magliette, abitini e pantaloncini, tutti realizzati in puro cotone, e quindi facilmente lavabili in lavatrice, e all’insegna della comodità e dell’allegria: stampe multicolor, disegni stilizzati, righe e pois.

Prematuri: i probiotici possono raddoppiare le possibilità di sopravvivenza

parto-pretermine-bambini-prematuriQualche giorno fa sulla nostra fan page di Facebook la mamma di un piccolo prematuro di nuovo incinta del suo secondo figlio mi diceva che è difficile leggere notizie positive sulle prospettiva di vita dei prematuri, oggi pensavo a lei mentre leggevo questa notiza uscita sul sito della Stampa. La problematica maggiore quando viene al mondo un neonato prematuro riguarda proprio tutte le complicazioni che possono insorgere in un fisico ancora non pronto per la vita, perciò problemi respiratori, infezioni etc. La notizia riguarda una delle eventuali complicazioni in cui può incorrere un prematuro e si chiama Entrocolite necrotizzante (NEC), una patologia che mette a rischio la vita del neonato e che purtroppo è molto frequente.

Un premio promesso ai piccoli iperattivi può sostituire i farmaci

Abbiamo già trattato qui su Tuttomamma il tema dell’iperattività nei bambini, una sindrome che divide la comunità scientifica, alcuni sostengono che in realtà la malattia non esista e che sia solo una macchinazione della case farmaceutiche per spingere determinati medicinali altri invece ritengono che  la ADHD sia una patologia vera e propria che necessita di una cura  e di terapia psicologica.

E visto che oggi ho trovato questa nuova notizia sull’iperattività ho pensato di condividerla con voi. Da una ricerca della Nottingham University è emerso che dei premi dati al bambino in caso di comportamento positivo abbiano lo stesso effetto di un farmaco, l’importante è che il riconoscimento venga dato immediatamente in modo che il bimbo associ il regalo alla buona condotta.

I batteri del cavo orale possono provocare il parto prematuro

parto-prematuro-batteri-cavo-oralePoco tempo fa ho scoperto che alcuni batteri presenti nella bocca possono essere molto dannosi per alcuni organi, in special modo per il cuore ma non pensavo che lo stesso discorso valesse anche per dei potenziali rischi in gravidanza. Invece no, da una ricerca recente condotta dalla Case Western Reserve University di Cleveland e la Hathaway Brown School di Shaker Heights (Ohio) è emerso che nelle donne incinte alcuni batteri che si trovano nella cavità orale possono avere delle conseguenze sull’andamento della gestazione, nello specifico possono causare infezioni intraurine e provocare anche un parto prematuro.

Fermiamo la violenza e la pedofilia: acquistiamo le ortensie Telefono Azzurro

Telefono Azzurro Ortensie stop violenza bambiniQuando si parla di maltrattamenti ai più piccoli dobbiamo essere tutti uniti e dire “STOP!”. Ve ne parlo perché da ieri ed ancora per tutta la giornata di oggi Telefono Azzurro è presene in oltre 2200 piazze italiane con le ortensie, simbolo della campagna chiamata “Fiori d’Azzurro

per raccogliere i fondi necessari al sostegno delle Linee d’Ascolto, il cuore dell’associazione che dal 1987 si impegna nella prevenzione dei maltrattamenti e nella difesa dei più piccoli

Il nuovo motto di Telefono Azzurro è:

“Chi è grande per davvero non si dimentica dei piccoli”.

Purtroppo quello dei maltrattamenti è un problema ancora troppo diffuso se si considera che ogni giorno le linee di Telefono Azzurro ricevono migliaia di chiamate sia di bambini che di adolescenti.