Un incidenza del 5% in età prescolare e più del 25% sopra i 6 anni: sono i dati relativi ai problemi di vista che colpiscono i bambini, dalle forme lievi allo strabismo (3-4%). E’ quanto emerso al 28° Congresso della Società italiana di oftalmologia pediatrica – Siop.
Gli organizzatori del congresso lanciano un monito affinchè attraverso la diagnosi precoce si possa intervenire per arginare problemi alla vista che in futuro potrebbero degenerare in opatologie più serie.
Salute del Neonato
I segnali del sonno nei bambini
Il sonno è un aspetto fondamentale nella vita dei bambini, in particolare dei più piccoli, e rappresenta il presupposto indispensabile per il corretto sviluppo psico-fisico. I bambini, soprattutto nei primi mesi di vita, non sono in grado di comunicare le loro esigenze e non sempre è facile capire subito di cosa hanno bisogno, ad esempio se hanno sonno. E’importante, quindi, care mammine, entrare in sintonia con i vostri bambini fin dai primi giorni ed imparare a riconoscere i segnali che loro ci inviano per comunicare il loro stato d’animo e i loro bisogni.
Fumare in gravidanza fa bene al neonato… Siete d’accordo?
Il titolo di questo post è volutamente provocatorio, dando per scontato che nessuno si sognerebbe di asserire che fumare in gravidanza porti qualunque tipo di beneficio. Nessuno tranne una signora di nome Charlie Wilcox, una mamma inglese che sostiene di aver fumato durante la gravidanza per il bene di sua figlia.
Con quale teoria (o paradosso) ha sostenuto questa tesi? Quella secondo cui, riducendo la concentrazione di ossigeno nel sangue, abbia in qualche modo “costretto” il cuore della bambina a lavorare di più rendendolo più forte.
Un vaccino per prevenire sei malattie infettive
I nostri piccoli sono esposti a numerosi pericoli, i primi sono quelli che riguardano la salute. Per questo motivo una delle prime cose che fanno i genitori è interessarsi sui vaccini e ovviamente sui relativi pro e contro. Presto potrebbe arrivare un nuovo prodotto per tutelare i piccoli da ben sei patologie infettive tipiche dell’infanzia.
La sperimentazione (la fase III) prima ha preso il via negli Stati Uniti, ora è arrivata anche in Europa. Per adesso è in Finlandia. Questi studi servono per verificare l’efficacia nella “immunogenicità e la sicurezza” (questa la definizione tecnica). A dare l’annuncio di questa notizia è stata l’azienda farmaceutica Sanofi Pasteur. Ma quali sono le malattie che da cui dovrebbero essere protetti i bambini? Troviamo la difterite, il tetano, la pertosse, la poliomielite (poliovirus di tipo 1, 2 e 3) e l’epatite B.
Neonato abbandonato tra i rifiuti: sta bene e si chiama Mario
Si chiama Mario, il neonato che è stato abbandonato ieri a Brescia. È stato trovato vicino a dei cassonetti della pattumiera e ha solo due giorni. Oggi ho deciso di soffermarmi su questa storia, dopo il post di ieri, in cui abbiamo parlato dell’abbandono in ospedale dei bebè. Si tratta di un gesto legale e soprattutto di tutela del minore che consente alla mamma di metterlo al mondo in piena sicurezza (e anonimato) e di lasciarlo alla struttura, che se ne prenderà cura nel migliore dei modi. Per Mario non è stato così. È stato infilato in sacchetto di plastica e gettato come immondizia nei pressi del conservatorio.
A trovarlo è stato una donna. Si è accorta che questo sacchetto si stava muovendo e che potesse esserci dentro qualcuno di vivo, certo non un bambino. Il primo pensiero è stato un cucciolo di cane o di gatto. Invece, c’era lui, con la pelle chiara, per fortuna in buona salute, e con ancora il cordone ombelicale attaccato. È stato all’ospedale che hanno deciso di chiamarlo Mario (pesa 2 chili e 950 grammi ed è lungo 50 centimetri).
Bambini abbandonati in ospedale, un trend in crescita
Separarsi dal proprio bambino, per necessità o perché non ci si sente pronte a diventare mamme. Sono tantissime le donne che scelgono di non abortire, ma che abbandonano il loro piccolo in ospedale, sperando sia accolto e accudito da persone qualificate e, soprattutto, possa avere una famiglia che lo ami. Ogni anno, queste situazioni si verificano con una certa frequenza: pensate, che solo a Roma sono circa 60 i casi.
È un trend decisamente in crescita perché nella capitale, fino a qualche anno fa, gli orfanelli in ospedale non superavano i 40/50 casi. È anche il segno di una società in continuo mutamento: non esistono più, per fortuna, gli aborti illegali e molte donne, soprattutto le immigrate, non sanno a chi rivolgersi per mettere fine alla loro gravidanza. La soluzione? Rivolgersi a una struttura pubblica e poi scappare. Quello di queste donne è comunque un gesto d’amore: di solito sono mamme giovanissime, senza mezzi per crescere un figlio. È questo forse il sacrificio più grande.
Come proteggere il bambino dal colpo di calore
In questi giorni le colonnine di mercurio stanno davvero salendo all’impazzato e l’incubo caldo sta diventando un problema un po’ per tutti. Come sempre a soffrire di più solo le persone più fragili, come gli anziani e i bambini. Cari genitori, bisogna fare attenzione ai colpi di calore, che purtroppo in queste giornate di afa e umidità sono davvero molto comuni. Si manifestano con tachicardia, mal di testa, senso d’inquietudine, ma anche febbre e pressione bassa.
Il motivo? Il corpo non riesce a difendersi dal caldo. Non confondiamolo con la classica insolazione. Il colpo di calore può manifestarsi anche in assenza di sole. Come possiamo aiutare i nostri piccoli a difendersi da questo rischio. Purtroppo i neonati, ma anche i bambini fino a 5 anni, fanno davvero molta fatica ad adattarsi agli sbalzi di temperatura.
Vaccinare i bambini è importante, anche per le malattie che non esistono più
Consultando il calendario delle vaccinazioni infantili vi sarete accorte che i nostri bambini continuano ad essere vaccinati contro malattie che in Italia (per fortuna) non esistono più, come poliomielite e difterite.
Questo accade perchè, nonostante nel nostro paese non siano che un ricordo, la loro sconfitta su scala mondiale non è ancora completa, in altre parole: queste malattie esistono ancora in alcuni paesi del mondo.
Di conseguenza, chi visita questi luoghi se non vaccinato potrebbe ammalarsi e diffondere nuovamente polio e difterite nel proprio paese, infettando coloro che non sono vaccinati (ad esempio i neonati).
Progetto Dioniso per diagnosi della sordità neonatale
Ottocentottanta bambini l’anno nascono con disturbi all’udito. Capire se il proprio cucciolo, una volta portato a casa dall’ospedale, ci sente oppure no, non è una cosa semplice per un genitore. Inoltre, è una brutta scoperta che condiziona la vita dell’intera famiglia. L’Italia però è piena di progetti interessanti, nati proprio dalla passione e dalla volontà dei medici di trovare sempre terapie nuove. Con questo spirito è stato creato Progetto Dioniso, per tutti i piccoli neoarrivati della Regione Lazio.
Progetto Dioniso è figlio dell’impegno di molti esperti, ma soprattutto di due medici, il dottor Carlo Diaferia, che ha segnalato al nostro blog l’iniziativa, e il professor Roberto Filipo. Mette a disposizione uno screening audiologico neonatale per identificare, già nelle prime ore di vita dei bambini, se ci sono dei disturbi legati all’udito e di conseguenza iniziare quanto prima una terapia riabilitativa. Una vera rivoluzione, perché in passato la prima diagnosi di sordità non poteva essere fatta se non verso i due o tre anni.
Piede torto congenito: il metodo Ponseti
Il piede torto congenito è una malformazione ossea e articolare che si verifica in un bambino su 1000. Con molta probabilità il piede torto è causato da un disordine genetico che si verifica tra la dodicesima e la ventesima settimana della gestazione. Si è constatato infatti che se un genitore è affetto da questa malformazione il figlio ha una probabilità del 3-4% di ereditare il piede torto. Le probabilità addirittura decuplica se entrambi i genitori sono affetti da piede torto congenito.
Finora i metodi correttivi si sono rivolti soprattutto agli interventi chirurgici anche se, a detta di molti, i risultati raggiunti delle volte non sono per nulla soddisfacenti. Eppure c’è un metodo di correzione che esiste da quasi 50 anni ma che in Italia è stata accolta con un forte ritardo rispetto ad altri paesi: il metodo Ponseti.
Coliche neonatali: colpa della flora intestinale?
Le coliche del neonato sono un disturbo frequente di carattere temporaneo che tende a risolversi spontaneamente, in genere entro il terzo mese di vita. Nonostante siano almeno il 10-30% i lattanti affetti da questo disturbo non sono state chiarite ancora del tutto le cause scatenanti delle coliche. Ci sono molte ipotesi che gli esperti hanno formulato a riguardo: circa un quarto dei neonati sarebbe allergico a una proteina del latte vaccino. Infatti eliminando dalla dieta della madre latte, latticini e formaggi le coliche tendono a scomparire progressivamente. Per molti però non è questa la causa.
Si è ipotizzato che l’immaturità dell’apparato digerente e del sistema nervoso nei primi mesi di vita del bambino possano determinare l’ipermotilità intestinale che provocano dolorose contrazioni intestinali. A tal proposito alcuni farmaci antispatici come il cimetropio bromuro hanno dato ottimi risultati, ma è chiaro che è una cura rivolta solo ad alcuni soggetti particolari.
La pasta all’ossido di zinco per la pelle dei neonati
La pelle dei bambini, soprattutto dei più piccoli, si sa, è molto sensibile e delicata. L’uso frequente dei pannolini, in particolare di quelli usa e getta, può irritare l’epidermide dei bimbi e causare arrossamenti e dermatiti. In commercio esistono numerose creme utili a prevenire ed alleviare le irritazioni da pannolino nei bambini. La più diffusa e conosciuta è, senza dubbio, la pasta all’ossido di zinco. Si tratta di una crema idratante all’ossido di zinco ideale per contrastare gli arrossamenti e le irritazioni della pelle dei neonati. Lo zinco, infatti, è un minerale che svolge un’ottima azione lenitiva, anti-infiammatoria, antisettica ed astringente.
Come si applica
Generalmente, la pasta all’ossido di zinco si applica sulla pelle pulita ed asciutta del bambino, in seguito al cambio del pannolino. Stendete uno strato uniforme di pasta sulle zone arrossate e massaggiate delicatamente per favorire l’assorbimento.
La vertigine parossistica benigna nell’infanzia
La vertigine parossistica benigna nell’infanzia (indicata con l’acronimo VPBI) è un disturbo che si manifesta in bambini anche molto piccoli del quale non si conoscono con esattezza le cause; consiste in attacchi di vertigine che insorgono all’improvviso e possono durare da qualche secondo a diversi minuti. La VPBI è un disturbo che preoccupa molto i genitori, soprattutto se il bambino non è in grado di esprimere a parole quello che gli sta accadendo, questo perchè durante le crisi il bambino, oltre a impallidire, inizia a barcollare arrivando persino ad accasciarsi e a vomitare.
Per fortuna però, una volta passato questo brutto momento, il piccolo riprende le proprie attività come se nulla fosse accaduto e non riporta conseguenze di alcun tipo. La vertigine parossistica dell’infanzia, d’altra parte, è un disturbo che tende a scomparire con il tempo e non incide sul futuro sviluppo del bambino, anche se gli esperti ritengono che ci sia un legame fra questo fenomeno nell’infanzia e la tendenza a soffrire di emicrania in età adulta.
Vaccino MPR, vere e false controindicazioni
Come abbiamo visto, il vaccino MPR, ovvero il vaccino morbillo-parotite-rosolia, viene definito dal Ministero della salute, sicuro ed efficace. Non presenterebbe quindi maggiori rischi di tutte le altre vaccinazioni obbligatorie. Tuttavia, è lo stesso Ministero a precisarlo, non è esente da effetti collaterali e controindicazioni.
A proposito di queste ultime, le fonti ministeriali, le distinguono in due gruppi: vere e false. Le prime sono condizioni che effettivamente rendono sconsigliata la somministrazione del vaccino MPR (che, lo ricordiamo, non è comunque obbligatorio), le seconde invece no, potremmo equipararle, credo, a voci di popolo che il ministero intende così smentire. Vediamo quindi le controindicazioni al vaccino MPR.
Sono false le seguenti controindicazioni: