Metodi anticoncezionali, il diaframma vaginale

Il diaframma vaginale è un metodo contraccettivo detto di barriera per la sua capacità di impedire praticamente il contatto tra l’ovulo femminile e gli spermatozoi maschili. Negli ultimi venti anni il diaframma è stato abbandonato a vantaggio di altri metodi anticoncezionali più innovati e a causa di una polemica circa una sostanza, il nonoxinolo, contenuta nelle creme spermicide usate in associazione al diaframma. Attualmente, però, il diaframma sta tornando in voga grazie all’impiego di nuovi spermicidi che non utilizzano più il nonoxinolo ma l’acido lattico.

Che cos’è il diaframma vaginale?

Il diaframma vaginale è costituito da una cupola in lattice chirurgico molto morbido, dotata di un bordo più spesso in cui è montato un anello flessibile di metallo. Il diaframma deve essere inserito in vagina prima di ogni rapporto completo e non deve essere tolto prima che sia trascorse 6 ore dal rapporto. Il diaframma agisce andando a coprire il collo dell’utero in modo da impedire agli spermatozoi maschili di passare e di entrare in contatto con l’ovulo femminile. L’efficacia del diaframma è di circa l’80% ma può arrivare al 95% se si abbina una crema spermicida. Quest’ultima può essere spalmata sul bordo interno della coppa oppure introdotta in vagina prima dell’inserimento del diaframma.

Troppa palestra, un potenziale rischio per la fertilità femminile

Tutte le donne amano sentirsi in forma e mantenere il proprio corpo tonico e bello. La palestra, in questi casi, è un ottimo alleato e molte donne vi passano diverse ore sia per allenare il proprio fisico che per allentare le tensioni e scaricare le ansie. Tra i numerosi benefici dell’attività fisica si nascondono alcune insidie soprattutto per le donne che cercano una gravidanza. Praticare molto esercizio fisico, infatti, influirebbe negativamente sulla possibilità di concepire un bambino. A sostenerlo è uno studio scientifico condotto dalla Norwegian University of Science and Technology. I ricercatori norvegesi affermano che nelle donne che fanno molta attività fisica, sopratutto quelle più giovani, il rischio di infertilità aumenta di ben tre volte.

La malformazioni dell’utero

malformazioni-uteroOggi parliamo di malformazioni uterine, spesso molte donne non sono a conoscenza del fatto di avere una malformazione dell’utero e lo vengono a sapere solo quando decidono di avere un bambino, infatti alcuni di questi “difetti” possono causare aborti ricorrenti e anche difficoltà di concepimento. Non ci si rende conto di avere questo tipo di problema poiché nella stragrande maggioranza dei casi non si presentano sintomi, anche se a volte si arriva dal ginecologo lamentando mestruazioni dolorose, infezioni urinarie e dolori al basso ventre.

Come si diagnostica una malformazione uterina?

Ci sono diverse possibilità per poter diagnosticare una malformazione uterina, il primo strumento è l’ecografia pelvica o meglio transvaginale che però non è in grado di poter vedere tutte le possibili problematiche uterine. L’alternativa è rappresentata dalla isterosonografia, la isterosalpingografia e la isteroscopia, che possono essere usate (isteroscopia operativa) anche per alcuni interventi. Le malformazioni uterine prendono vita dalla vita embrionale, quando l’utero si deve ancora formare, in quel momento ci sono due corni che si chiamano dotti di Muller e che devono fondersi verso la nona settimana di gravidanza per dare vita alla struttura uterina che noi conosciamo, se ciò non avviene nel modo adeguato si presenteranno alcune delle modificazioni strutturali di cui parleremo a breve.

Bere in gravidanza nuoce alla fertilità dei figli maschi

bere-alcolici-gravidanzaTutte noi sappiamo che in gravidanza dobbiamo evitare di bere alcolici perché un comportamento del genere mette a rischio la nostra salute e quella del nascituro. La notizia di oggi ci dice che bere in gravidanza può avere delle conseguenze a lungo termine, persino sulla fertilità dei figli maschi. Questa ipotesi è stata avanzata da uno studio danese e presentata nell’annuale congresso dell’ «European Society of Human Reproduction and Embriology», in corso a Roma.

La donna è in grado di selezionare gli spermatozoi

spermatozoi-selezioneOggi navigando in rete ho trovato una notizia che mi ha davvero incuriosito, molte volte abbiamo affrontato il tema dell’infertilità, parlando di cause attribuibili alla donna e di altre invece imputabili all’uomo ma mai avrei potuto pensare che alla base di un mancato concepimento potesse esserci una incompatibilità femminile con lo sperma maschile.

E’ come se il corpo della donna fosse in grado di selezionare gli spermatozoi più giusti per completare la fecondazione, impedendo a quelli ritenuti poco affidabili di raggiungere l’uovo e dare la vita. Questi in poche parole sono i risultati di una ricerca condotta dall’Università di Adelaide in Australia.

Cause di infertilità, la salpingite

salpingite e infertilità

Cos’è la salpingite?

La salpingite è un’infiammazione di una o entrambe le tube (o Trombe di Falloppio) causata dall’azione di germi (in genere Chamydiae trachomatis, Mycoplasma hominis e Neisseriae gonorreae) che, introdottisi attraverso la vagina, risalgono l’utero e si annidano proprio a livello delle tube. Questa patologia colpisce il 15% delle donne sessualmente attive di età compresa fra i 18 e i 25 anni e può essere cronica o acuta.

Salpingite, i sintomi

Tra i sintomi della salpingite troviamo perdite biancastre, aumento della temperatura corporea con febbricola, dolori al basso ventre che si fanno più acuti a metà ciclo e durante i rapporti sessuali, minzione frequente. Tuttavia vi sono casi in cui la salpingite evolve in maniera del tutto asintomatica; è in questi casi che può cronicizzarsi portando ad alterazioni delle tube tali da compromettere la fertilità.

Tecniche di procreazione assistita, l’ICSI

ICSI

Sono numerose le coppie che non riescono ad avere un bambino nonostante numerosi tentativi. Spesso, questa difficoltà  a concepire viene associata esclusivamente ad una sterilità femminile trascurando aspetti fondamentali che riguardano l’uomo. Fortunatamente negli ultimi anni sembra stia scomparendo il tabù della sterilità maschile con conseguenti miglioramenti nella sfera medica. La scienza e la medicina hanno fatto importanti passi avanti nella cura dell’infertilità maschile attraverso, ad esempio, nuove tecniche di fecondazione assistita in grado di risolvere problemi fino a qualche anno fa insolubili. Una delle ultime nate tra le tecniche di procreazione assistita è lIniezione IntraCitoplasmatica di Spermatozoi (ICSI) che ha dimostrato fin da subito la sua efficacia. Si tratta di una tecnica di micromanipolazione degli spermatozoi ideata per aiutare le coppie che ricorrono alla fecondazione in vitro a causa di un’infertilità maschile.

Tecniche di procreazione assistita, la FIVET

fivet

Cos’è la FIVET

Con l’acronimo FIVET (Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer) si definisce una tecnica di procreazione assistita che consiste nella fecondazione in vitro dell’ovulo e nel successivo trasferimento dell’embrione così ottenuto nell’utero materno. Le probabilità di ottenere una gravidanza con questo metodo sono pari al 18%, anche in presenza di malformazioni dell’apparato genitale femminile. La FIVET viene applicata sempre più spesso in caso di infertilità maschile associata all’inseminazione artificiale con sperma di donatore, procedura che nel nostro paese è però vietata dalla legge 40/2004 che regolamenta le procedure di fecondazione medicalmente assistita.

In quali casi è indicata la FIVET

Il ricorso alla fecondazione assistita in vitro è indicato nei seguenti casi:

  • Infertilità riconducibile a fattore tubarico (alterazioni o ostruzioni delle tube di Falloppio);
  • Endometriosi;
  • Infertilità maschile;
  • Infertilità idiopatica (quando è impossibile cioè stabilire le cause dell’infertilità).

Gli ormoni maschili rendono la donna più fertile

ormoni maschili donna fertileEbbene sì: gli ormoni maschili nelle ovaie femminili renderebbero la donna più fertile. Questo almeno secondo i risultati di un nuovo studio secondo cui proprio questi ormoni controllerebbero lo sviluppo e la crescita del follicolo; inoltre, sarebbero in grado di prevenire anche il degrado degli stessi follicoli che contengono le uova in crescita.

In questo studio i ricercatori del Medical Center dell’Università di Rochester

hanno scoperto che irregolari livelli di ormoni maschili nelle ovaie di topi femmina era causa d’infertilità

Se il figlio tarda ad arrivare anche l’uomo si stressa

infertilità e stressQuando una coppia non riesce ad avere un bambino l’aspirante mamma può sentirsi molto stressata, soprattutto se non si conosce la causa del fallimento di ogni tentativo di concepire. Come sappiamo bene in questi casi molte donne arrivano addirittura a sentire svilita la propria femminilità con conseguenze devastanti sulla propria autostima.

Tuttavia, se un tempo era solo la donna a risentire sul piano psichico della condizione di infertilità, oggi sembra che le cose siano cambiate e che vissuti di ansia e frustrazione riguardino sempre più spesso anche gli uomini che non riescono ad avere un bambino dalla propria compagna.

Se fino a qualche decennio fa infatti si riteneva che i figli fossero un affare di donne, oggi, con l’avvento del concetto di genitorialità, è la coppia che si pone al centro dell’atto di procreazione ed anche l’uomo si sente maggiormente coinvolto a prescindere dall’origine dei problemi di fertilità.

La sindrome dell’ovaio policistico

ovaio policistico

Alla base di problemi di infertilità vi può essere talvolta la sindrome dell’ovaio policistico, una condizione piuttosto frequente ma della quale le donne che ne sono affette spesso non sono neppure consapevoli.

Cos’è la sindrome dell’ovaio policistico?

La sindrome dell’ovaio policistico (o policistosi ovarica) è una patologia molto diffusa fra le donne infertili e fra quelle che hanno problemi di ovulazione, anche se circa il 25% di coloro che ne sono affette non presentano alcuna sintomatologia e godono di ottima salute. Si tratta di un disturbo che interessa le ovaie, le quali si presentano ingrossate con al loro interno numerose cisti, mentre all’esterno sono punteggiate da numerosi piccoli follicoli.

Quali sono le cause della sindrome dell’ovaio policistico?

La sindrome dell’ovaio policistico è causata da squilibri ormonali che impediscono il rilascio di ovuli oppure impediscono a questi di giungere a completa maturazione, rimanendo, per così dire, inesplosi. Da qui non solo la mancata ovulazione ma anche l’accumulo di queste uova degenerate che vanno a formare le cisti.

Tra pochi anni per procreare verrà praticata solo la fecondazione artificiale

sesso non per fini riproduttiviIl sesso è un “qualcosa” fatto a volte per puro piacere ed altre praticato solo per una finalità di tipo riproduttivo: sì, molti sono stati educati a pensare al sesso come un’attività finalizzata solo ed esclusivamente al concepimento. Giusto? Sbagliato? Credo dipenda da ciò in cui si crede.

Fatta questa piccola premessa è bene però che sappiate che entro il 2020 il sesso sarà  praticato solo per mero divertimento; per concepire le coppie ricorreranno alla fecondazione in vitro. E se si pensa che questo era già stato “predetto” nel lontano 1932 quando Aldous Huxley nel suo «Brave New World» («Il mondo nuovo») teorizzava appunto il ricorso alle tecnologie riproduttive e al controllo mentale per creare un nuovo modello utopistico di società, la cosa si fa piuttosto inquietante.

Avere un ciclo irregolare può comportare difficoltà di concepimento?

ciclo irregolare difficoltà concepimento

Nelle scorse settimane abbiamo ampiamente affrontato il tema dell’ovulazione pubblicando una guida sull’argomento e descrivendovi in maniera dettagliata alcuni strumenti per individuare il periodo ovulatorio quali i metodi Billings, Ogino-Knaus e la misurazione della temperatura basale. Come abbiamo visto però alcuni di questi metodi presuppongono che la donna abbia un ciclo mestruale molto regolare mentre invece sappiamo molto bene che non sempre è così; sono moltissime infatti quelle di noi che hanno un ciclo che tende a imbizzarrirsi un po’ di mese in mese.

A questo punto dunque le nostre lettrici che stanno cercando di avere un bambino si staranno chiedendo se avere un ciclo irregolare rappresenti un ostacolo verso la maternità, ossia se le donne che presentano questa condizione hanno maggiori difficoltà a concepire. In questo senso ci sentiamo di potervi rassicurare perchè, come affermano gli esperti, non c’è alcun motivo per cui un ciclo mestruale irregolare non debba essere anche ovulatorio. Anche se individuare i giorni fertili potrebbe essere più difficoltoso, questo non significa affatto che non si può avere un figlio.

La pillola contraccettiva forse causa calo del desiderio sessuale

Pillola contraccettiva e calo del desiderioTorniamo a parlare di pillola contraccettiva; sappiamo già che è fondamentale se si vuole evitare una gravidanza indesiderata. Tuttavia è bene ricordare (lo saprete già ma più se ne parla e meglio è) che non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili; quindi, nel caso di partner occasionali va abbinata sempre al profilattico.

Il motivo per cui vi parlo nuovamente della pillola è perché sono rimasta colpita dai risultati di una recente ricerca che hanno messo in luce come le donne che usino la pillola possano andare incontro ad un certo calo del desiderio sessuale.

A dirlo sono alcuni ricercatori tedeschi dell’ University Hospital Tuebingen che hanno esaminato più di 1000 donne, analizzando un’ipotetica correlazione tra loro desiderio ed i metodi di contraccezione adottati. E’emerso che circa un terzo di queste donne è andato incontro a problemi come secchezza vaginale o anche impossibilità a raggiungere l’orgasmo.