Favorire la fertilità femminile, si può?

aumentare la fertilità

Personalmente sono sempre stata scettica verso che ritiene che esistano metodi “casalinghi” per favorire la fertilità femminile e agevolare l’arrivo del tanto atteso bebè, ma in questo caso è un po’ diverso; oggi infatti intendo parlarvi di una ricerca condotta da un nutrizionista della Harvard School of Public Health di Boston e pubblicata qualche tempo fa sulla rivista Obstetrics e Gynecology, della quale ho avuto notizia leggendo una rivista specializzata.

Secondo il dottor Jorge Chavarro infatti esistono alcune abitudini alimentari e di vita in grado di aumentare la fertilità; queste sono state individuate dallo stesso ricercatore attraverso uno studio condotto su un campione di quasi 18mila donne prive di patologie specifiche legate o meno all’apparato riproduttivo. In altre parole, in assenza di problemi di salute specifici, secondo Chavarro, basterebbe adottare alcuni piccoli accorgimenti per ottenere più facilmente una gravidanza. Vediamo di cosa si tratta:

Natale solidale: i “prodotti di bellezza” della Fondazione Pangea

regali solidali pangea

Ormai ci siamo: inizia il conto alla rovescia al Natale; se ancora dovete fare qualche regalo ad una vostra amica, scegliete dei doni solidali, come quelli proposti per questo Natale 2009 dalla Fondazione Pangea che, tramite progetti di microfinanza, si occupa del recupero sociale ed economico delle donne italiane e di alcuni paesi del Sud del Mondo.

Quale miglior occasione del Natale per fare un regalo solidale? Di sicuro la nostra bellezza interiore ne trarrà benefici come se fossimo state in una beauty farm per una settimana! Non a caso il motto della campagna di Pangea è proprio “bellezza solidale”.

In California il primo ristorante da 0 ai 3 anni

Pomme-Bebe-ristorante-bambiniQuante volte andando a pranzo fuori con il tuo piccolo ti sei trovata davanti a menù che non proponevano nulla di commestibile per lui? E quante volte ti sei chiesta dovrebbero inventare un ristorante per i bambini, un pò come quelli che ci sono nei villaggi vacanze e negli alberghi specializzati? Beh, in America dove spesso le idee si trasformano in realtà con maggiore velocità che da noi, qualcuno a pensato a questo ed ha aperto un locale dedicato esclusivamente a clienti da o a 3 anni, dove mamma e papà possono solo fare da accompagnatori. Si chiama Pomme Bebè ed è veramente un’idea meravigliosa.

Immagina un locale alla moda, di design, dove al posto degli sgabelli al balcone ci sono colorati seggioloni e dove tutto è a misura di bambino. Pomme Bebè si trova in California, dove la sua creatrice Svetla Lazarova Kibota, ha studiato tutto nei minimi dettagli. Il ristorante infatti prepara solo cibi organici ed espressi, nulla di inscatolato, quando un piccolo avventore si siede al bancone, la mamma decide quale portata ordinare, successivamente ne viene dato un  piccolo assaggio al bambino per capire se è di suo gusto e poi si passa alla preparazione vera e propria.

Pubertà precoce per neonati che pesano meno alla nascita

peso neonato

Secondo i risultati di un nuovo studio compiuto dai ricercatori della Fulda University of Applied Sciences (Germania) i neonati che alla nascita avevano un peso basso o erano sottopeso e che nei mesi successivi hanno aumentato in modo repentino il peso potrebbero essere esposti ad un rischio maggiore di pubertà precoce.

Se pensiamo che questa specifica condizione è stata collegata ad alcuni tipi di cancro, diabete e obesità dovremmo riflettere e capirne in modo più approfondito le cause.

La ricerca ha esaminato 215 ragazzi e ragazze e si è visto come la pubertà nei soggetti che avevano un peso basso alla nascita e che nei due anni successivi sia cresciuto velocemente fosse in anticipo di circa 4-7 mesi.

Il primo spazzolino da denti, come sceglierlo

dental-care

La gran parte delle mamme comincia ad occuparsi dell’igiene orale del bambino sin dai primi giorni di vita: dapprima questo avviene passando sulle gengive un batuffolo di garza inumidita, in seguito, già dalla comparsa dei primi dentini da latte, con la scelta e l’uso dello spazzolino da denti più adatto al proprio cucciolo.

Ma quali caratteristiche deve avere il primo spazzolino da denti? Anzitutto, ma precisarlo forse è superfluo, deve essere di ottima qualità, quindi deve adattarsi alla conformazione della bocca del bambino, destinata a mutare rapidamente, e alle sue capacità manuali; se all’inizio infatti sarete voi stessi a lavare i denti del piccolo, questi crescendo comincerà a nutrire il desiderio di provare a fare da sè e voi dovete assolutamente assecondarlo anche se tutto questo non rappresenta per lui/lei altro che un gioco.

La linea Bimbo Sicuro Beghelli

bimbo-sicuro-beghelliNavigando in rete qualche giorno fa ho visitato il sito della Beghelli e ho scoperto che questa grande azienda italiana ha pensato una linea di prodotti dedicata ai nostri bambini, la linea Bimbo Sicuro, una serie di articoli pensati per la sicurezza e il benessere dei bambini e per la serenità di noi genitori.

Il prodotto di punta di questa linea è sicuramente Bimbo Sicuro Allarme, un dispositivo ideato per rispondere alle paure di noi genitori. Quante volte, soprattutto in estate quando si frequenta la spiaggia oppure i parchi di divertimento o i grandi centri commerciali, abbiamo avuto il terrore di smarrire i nostri figli tra la folla? Questo prodotto da una soluzione alle nostre ansie poiché ci permette di tenere sotto controllo i piccoli e ci avverte nel caso in cui si allontanino eccessivamente da noi, il sistema è composto da un trasmettitore, che può essere messo al polso del bambino, e da un ricevitore che dà l’allarme nel caso il bambino si allontani. Pensa che il trasmettitore è impermeabile e antiurto e può essere messo al polso del bambino con il cinturino in dotazione oppure nella custodia da attaccare alla cinta, al costume o alle asole. Con questo apparecchio potrai controllare il tuo bambino fino a 50 m e con il Bimbo Sicuro Allarme + Ricerca potrai anche usufruire della funzione di ricerca che ti avvisa con un segnale acustico quando ti stai avvicinando al trasmettitore e dunque al tuo piccolo.

Prevenire l’osteoporosi sin da bambini

latte prevenzione osteoporosi

Sappiamo bene che prevenire è meglio che curare; prevenzione che sia per quanto riguarda la salute che l’alimentazione dovrebbe cominciare sin dalla tenera età. Questa premessa per parlarvi di un’importante iniziativa che si è svolta a Firenze e che ha coinvolto 300 bambini di quarta e quinta elementare.
Si è trattato di un progetto per mettere in guardia i bambini dai rischi dell’osteoporosi. La professoressa Maria Luisa Brandi, docente di endocrinologia e malattie del metabolismo all’Università di Firenze ha spiegato che

aumentare del 10% il picco di massa ossea vuol dire ridurre del 50% il rischio di fratture in età avanzata. E le ragazzine, tra i 12 e i 14 anni, accumulano il materiale osseo che perderanno nei 30 dopo la menopausa. Ecco perché, con la fondazione Firmo-Raffaella Becagli, di cui sono presidente, si è pensato di fare prevenzione davvero primaria rivolgendoci ai bambini.
Si è scelta questa fascia di età perché bambini più piccoli non avrebbero compreso il nostro messaggio e, alle medie, comincia quell’età in cui ai “grandi” si dà sempre meno ascolto…

La vita dura ma non impossibile delle mamme single

single in gravidanza

Un dato di fatto è che la nostra società sta lentamente cambiando e la famiglia intesa in senso “tradizionale” si sta modificando e sono in aumento le famiglie formate da un adulto e un bambino. In questo articolo voglio parlarvi delle mamme single e delle difficoltà cui possono andare incontro nel crescere un bambino. Mamma single per scelta o per necessità: un’impresa difficile ma non impossibile.

Già una mamma che ha un compagno può vivere il momento della nascita del proprio figlio come un cambiamento radicale nella vita e può capitare di sentirsi inadatta/inadeguata a quel nuovo ruolo; tutte sensazioni che una mamma single sente in modo amplificato. Ma questo non deve scoraggiarla; anzi deve essere un motivo in più per far sì che tiri fuori unghie ed artigli per dimostrare a se stessa che può (e deve) farcela.

Rifiuta il latte con il biberon, cosa posso preparargli a colazione?

rifiuto-biberonEccoci qui, parlo con te e con tutte le altre mamme che da un giorno all’altro si sono trovate davanti al proprio figlio che rifiutava di bere il latte dal biberon, una mattina come tutte le altre hai preparato tutto, glielo hai proposto e lui, che fino al giorno prima lo terminava fino all’ultima goccia, ti ha guardato e lo ha scansato con la mano. E tu hai pensato e ora cosa mi invento? Beh eccomi qui per cercare di consigliarti qualche alternativa, pensa che i miei figli hanno iniziato da piccolissimi a rifiutare il biberon e il latte e io ho dovuto ingegnarmi per trovare una soluzione diversa ma altrettanto nutriente.

In primis c’è da dire che può essere un rifiuto temporaneo e che dunque potresti provare a sospendere il latte per una settimana sostituendolo con una delle colazioni che ti proporrò e poi provare a reintegrarlo; i bambini a lungo andare si stancano e desiderano provare sapori nuovi. Ma passiamo alle soluzioni alternative. Io le ho provate davvero tutte, se sei una persona molto paziente all’inizio puoi provare a dargli il latte con il cucchiaino, un’impresa degna di Tom Cruise in Mission Impossible, vedrai però che sia te che il tuo piccolo vi stancherete subito.

Come nascono i bambini? La leggenda della cicogna e del cavolo

come nascono i bambini

Mamma, come nascono i bambini?” Questa è la classica domanda che i bambini fanno appena iniziano ad essere un po’ più grandicelli, per cercare di capire come sono nati; davanti a questa domanda, di solito, la mamma narra la storia della cicogna. Ma perché la nascita dei bambini viene associata all’arrivo della cicogna?

La leggenda della cicogna che porta i bambini risale alle origini dell’umanità, quando la cicogna era un uccello molto diffuso che faceva il nido sopra ai tetti delle case, e più precisamente nei camini, perché da essi saliva il calore.

Visto che la possibilità di riscaldarsi non era così frequente, spesso i camini venivano accesi solo quando in corrispondenza alla nascita dei bambini; costatando che la cicogna sceglieva sempre i camini delle case in cui erano nati da poco dei bambini, la tradizione ha fatto sì che questo uccello venisse associato alla nascita di un figlio; infine la fantasia popolare ha voluto che si diffondesse la leggenda che fosse proprio la cicogna a portare i bambini.

Profumo: meglio quello del cioccolato che quello dei bebè

neonato

Secondo un’indagine condotta dal sito onepoll fra i profumi che rendono felice una donna quello dei bebè si piazza solamente al nono posto; si trova tra il cioccolato e la lavanda. E udite udite: per i maschietti il profumi dei piccoli arriva addirittura dopo bacon e pollo fritto. E quindi, l’istinto materno che molte donne hanno, dove è finito?
A quanto pare le donne tendono a preferire i profumi che accostano al focolare domestico o alle persone amate, gli uomini preferiscono aromi eccitanti e rinvigorenti. Non mi pare una gran novità…

L’inappetenza nel bambino

inappetenza-bambinoCosa c’è di più stressante per una mamma di aver un bambino che non ha mai fame e che impiega un tempo indefinito per mandare giù un solo boccone di pappa? L’inappetenza nei bambini è un problema molto frequente ed è un motivo di grossa ansia per noi mamme bilancia-dipendenti, impieghiamo mesi e mesi per far prendere qualche etto ai nostri piccoli e poi con la prima influenza ridrimagriscono di nuovo, impazziamo cercando di inventare ricette prelibate che possano far scatenare un appettito sonnolento e cerchiamo in continuazione lo sciroppo miracoloso che stimoli la loro fame.

Ragadi al seno: come evitarle

ragadi al seno

Le ragadi sono dei taglietti che si formano sul capezzolo della neomamma durante i primi giorni dell’allattamento; generalmente scompaiono nel giro di poco tempo, ma a volte possono diventare talmente dolorose, e a volte addirittura sanguinanti, da scoraggiare la mamma ad allattare il bambino al seno.

Le ragadi si formano soprattutto per due motivi: la postura sbagliata del bambino durante l’allattamento e le poppate troppo lunghe; evitare le ragadi è possibile, basta seguire alcuni facili accorgimenti, come ad esempio consentire al bambino di attaccarsi in modo corretto al capezzolo, vale a dire facendolo attaccare all’intera areola, e non solo alla punta sporgente. Inoltre,  la suzione deve avvenire a capezzoli alteranti e per non più di 15 minuti a seno. Le donne che sono più predisposte alle ragadi sono quelle che hanno il capezzolo retratto, perché è difficile attaccare il bambino in modo corretto, ma si può rimediare utilizzando il paracapezzolo.

Infanzia difficile? Problemi di salute da adulto

abuso di bambinaSecondo i risultati di uno studio, che ha coinvolto circa 1000 persone che sono state esaminate dalla nascita fino al compimento del 32° anno di età e condotto da alcuni scienziati dell’Istituto di Psichiatria del King’s College di Londra (Uk) i bambini che durante l’infanzia hanno subito abusi, violenza, abbandono o altre avversità possono avere problemi in età adulta a livello di sistema immunitario e nervoso. Questo vuol dire esposizione a diverse malattie.
Al compimento dei 32 anni chi aveva subito traumi infantili aveva mostrato

due volte maggiore di sviluppare la depressione, infiammazioni croniche e markers metabolici che manifestavano un aumentato rischio di problemi di salute in generale. Tutti e tre questi fattori, sottolineano i ricercatori, sono associati alla risposta fisiologica allo stress che predice un elevato rischio di patologie legate all’età, come per esempio le malattie cardiovascolari, diabete, demenza e altre.
I bambini maltrattati avevano due volte maggiori probabilità di sviluppare depressione e infiammazioni croniche. I bambini che avevano vissuto condizioni di povertà o isolamento sociale avevano due volte maggiori probabilità di mostrare markers di rischio metabolico da adulti