L’inappetenza nel bambino

inappetenza-bambinoCosa c’è di più stressante per una mamma di aver un bambino che non ha mai fame e che impiega un tempo indefinito per mandare giù un solo boccone di pappa? L’inappetenza nei bambini è un problema molto frequente ed è un motivo di grossa ansia per noi mamme bilancia-dipendenti, impieghiamo mesi e mesi per far prendere qualche etto ai nostri piccoli e poi con la prima influenza ridrimagriscono di nuovo, impazziamo cercando di inventare ricette prelibate che possano far scatenare un appettito sonnolento e cerchiamo in continuazione lo sciroppo miracoloso che stimoli la loro fame.

Ragadi al seno: come evitarle

ragadi al seno

Le ragadi sono dei taglietti che si formano sul capezzolo della neomamma durante i primi giorni dell’allattamento; generalmente scompaiono nel giro di poco tempo, ma a volte possono diventare talmente dolorose, e a volte addirittura sanguinanti, da scoraggiare la mamma ad allattare il bambino al seno.

Le ragadi si formano soprattutto per due motivi: la postura sbagliata del bambino durante l’allattamento e le poppate troppo lunghe; evitare le ragadi è possibile, basta seguire alcuni facili accorgimenti, come ad esempio consentire al bambino di attaccarsi in modo corretto al capezzolo, vale a dire facendolo attaccare all’intera areola, e non solo alla punta sporgente. Inoltre,  la suzione deve avvenire a capezzoli alteranti e per non più di 15 minuti a seno. Le donne che sono più predisposte alle ragadi sono quelle che hanno il capezzolo retratto, perché è difficile attaccare il bambino in modo corretto, ma si può rimediare utilizzando il paracapezzolo.

Infanzia difficile? Problemi di salute da adulto

abuso di bambinaSecondo i risultati di uno studio, che ha coinvolto circa 1000 persone che sono state esaminate dalla nascita fino al compimento del 32° anno di età e condotto da alcuni scienziati dell’Istituto di Psichiatria del King’s College di Londra (Uk) i bambini che durante l’infanzia hanno subito abusi, violenza, abbandono o altre avversità possono avere problemi in età adulta a livello di sistema immunitario e nervoso. Questo vuol dire esposizione a diverse malattie.
Al compimento dei 32 anni chi aveva subito traumi infantili aveva mostrato

due volte maggiore di sviluppare la depressione, infiammazioni croniche e markers metabolici che manifestavano un aumentato rischio di problemi di salute in generale. Tutti e tre questi fattori, sottolineano i ricercatori, sono associati alla risposta fisiologica allo stress che predice un elevato rischio di patologie legate all’età, come per esempio le malattie cardiovascolari, diabete, demenza e altre.
I bambini maltrattati avevano due volte maggiori probabilità di sviluppare depressione e infiammazioni croniche. I bambini che avevano vissuto condizioni di povertà o isolamento sociale avevano due volte maggiori probabilità di mostrare markers di rischio metabolico da adulti

Sofferenza placentare, le cause

sofferenza placentare

La placenta è un vero e proprio organo temporaneo che si forma nell’utero durante la gravidanza con lo scopo di proteggere e nutrire il feto; è un organo che madre e bambino condividono e che rappresenta il primo legame fisico tra i due: essa è costituita infatti per una parte dall’endometrio materno e per un’altra dai villi coriali del feto e al suo interno entrano tanto i vasi sanguigni della madre quanto quelli del nascituro che è collegato alla placenta attraverso il cordone ombelicale.

La placenta si differenzia dall’embrione intorno al terzo mese di gestazione e continua a svilupparsi fino al settimo mese quando appare come un disco di circa 18 cm di diametro e 3-4 di spessore centrale; il peso della placenta dipende da quello del bambino ma si aggira di solito intorno ai 600 grammi. La sua espulsione avviene nella parte terminale del parto, detta secondamento, e avviene al massimo entro un’ora dalla nascita del piccolo a causa della repentina riduzione del volume dell’utero che ne causa lo scollamento dalla parete uterina.

La psicomotricità, un modo per socializzare

psicomotricitàLa socializzazione è una fase davvero importante per i nostri bambini, è uno degli elementi che ci spinge ad iscriverli a scuola e non a farli stare con una baby sitter quando ci assentiamo per andare a lavoro, è l’essenza del loro sviluppo e del loro percorso di crescita.  Per i bambini perciò tutte le attività che li portano a socializzare e a stabilire delle relazioni con gli altri sono fondamentali; una di queste attività è la psicomotricità una disciplina tesa a sviluppare i rapporti e le interazioni del bambino sia con gli adulti che con i suoi coetanei, attraverso la comprensione delle regole e il controllo del corpo e del linguaggio ad esso relativo.

Oggi nelle scuole materne e nei nidi d’infanzia spesso vengono organizzati corsi di psicomotricità, in cui i bambini sono coinvolti in attività che oltre ad insegnare loro a conoscere le nozioni del tempo, dello spazio, del corpo propongono la costruzione, la manipolazione, l’organizzazione di materiali e strumenti secondo stili personali di apprendimento.

Come preparare il seno all’allattamento

preparazione seno all'attamento

Già sei settimane prima del parto bisognerebbe iniziare a preparare il seno all’allattamento, soprattutto le donne che hanno capezzoli retratti oppure poco sporgenti; inoltre, manipolare il seno e i capezzoli aiuta ad aumentare la loro resistenza e quindi ad attenuare problemi futuri come le ragadi.

Per preparare il seno all’allattamento gli esperti consigliano di effettuare tutti i giorni, per qualche minuto, alcuni esercizi in grado di abituare il seno alla futura funzione. Per prima cosa, durante la doccia o il bagno massaggiate la zona dell’areola e del capezzolo utilizzando un guanto di crine ed esercitando una breve pressione per qualche minuto: questa operazione serve ad irrobustire la pelle; dopo l’asciugatura massaggiate ancora con olio di mandorle.

Le proposte Foppapedretti per la cameretta dei bambini

lettino

Foppapedretti propone tantissime idee destinate ai più piccoli; il catalogo offre diverse collezioni in grado di soddisfare anche i più esigenti. Inoltre, se state cercando un regalo di Natale sono certa troverete di certo qualcosa.
Nella collezione Vaniglia Cioccolato troviamo “Serena”, un Bagnetto/fasciatoio in truciolare trasformabile in cassettiera. E’ disponibile in diversi colori.

Il Babycresco Vaniglia&Cioccolato è invece un lettino con sponda regolabile e può diventare un letto da adulto. I vari cassetti e ripiani vari di cui dispone col tempo diventeranno comodino, cassettiere e librerie anche indipendenti dal letto.
Nella Collezione Paese dei Balocchi invece ci sono tanti oggetti capaci di rendere la camera del vostro bambino come un qualcosa di unico. Un delizioso appendiabiti da parete, tutto decorato a mano e costruito con materiali resistenti; la specchiera in legno da parete, il lettino con una sponda a scomparsa (Sistema Divanetto brevettato).

Preeclampsia, è fondamentale tenerla sotto controllo

preeclampsia

La preeclampsia è una delle patologie più serie che possono affliggere le future mamme e della quale le cause rimangono tutt’ora sconosciute; può manifestarsi dopo la ventesima settimana di gravidanza con un aumento improvviso della pressione sanguigna e una concentrazione anomala di proteine nel sangue (la cosiddetta proteinuria) e può degenerare velocemente con conseguenze nefaste sulla salute di madre e bambino.

Nel nostro paese la preeclampsia fa la propria comparsa in una percentuale piuttosto bassa di casi (l’1% delle gravidanze) e può insorgere in maniera grave o più attenuata; in questo ultimo caso va seguita con grande attenzione poichè un suo improvviso aggravamento può causare distacco della placenta, insufficenza renale acuta e edema polmonare. La futura mamma che si trova in questa condizione dovrà stare a riposo assoluto ed assumere, secondo le indicazioni del ginecologo curante, farmaci anti-ipertensivi compatibili con la salute del bambino.

L’ittero nel neonato

ittero-neonatoQuando avrai partorito, il tuo piccolo verrà visitato e gli verrà anche eseguito un prelievo di sangue per controllare alcuni parametri ed in particolare uno, la bilirubina, una sostanza che in valori elevati può provocare l’ittero neonatale. L’ittero, che rende la pelle del piccolo giallastra, è un fenomeno molto comune che colpisce quasi il 60% dei neonati nati a termine ed provocato dall’accumulo di bilirubina, una sostanza che viene prodotta nell’organismo come conseguenza della distruzione dei globuli rossi nel fegato e nella milza. Ovviamente nei neonati il fegato è ancora immaturo e non nel pieno delle sue funzionalità, ciò comporta una difficoltà nello smaltire questa sostanza che si accumula nei tessuti dandogli questo tipico colorito.

Come ti ho già detto l’ittero è molto diffuso tanto che se ne distingue uno fisiologico da uno patologico, l’ittero fisiologico scompare nel giro di una decina di giorni dalla sua comparsa e non comporta alcuna conseguenza per il bambino, mentre l’ittero patologico è molto pericoloso poiché può provocare danni cerebrali. Ma come distinguere i due tipi di ittero?

Regali di Natale: il sacco nanna

sacco nanna

Un simpatico regalo per Natale per i bambini piccoli è il sacco nanna, ovvero una specie di sacco a pelo con la parte superiore a forma di salopette. Il sacco nanna, oltre a difendere i bambini dal freddo durante la notte, in quando tendono a scoprirsi, serve a prevenire gli incidenti che possono avvenire nella culla o nel lettino, come impigliarsi tra le coperte oppure rimanere incastrati tra le sbarre di legno.

Il sacco nanna è un oggetto molto pratico, che permette al bambino di dormire tranquillo con le gambe distese e con le braccia e la testa fuori dal sacco; il sacco nanna avvolge il bambino come in una morbida coperta, che oltre a tranquillizzarlo, impedirà di muoversi per tutto il letto, e quindi, di farsi male. Esistono diversi misure di sacco nanna e in genere arrivano ai 36 mesi.

L’allattamento al seno è salutare per la mamma

allattare al senoAbbiamo già parlato dell’allattamento al seno; torniamo a farlo perchè secondo i risultati di un nuovo studio americano le mamme che allattano al seno sembrano avere, sul lungo termine, meno rischi di sviluppare alcuni fattori per il diabete e le malattie cardiache a differenza di quelle mamme che invece non hanno allattato al seno.

I ricercatori hanno seguito più di 700 donne di età compresa tra i 18 ed i 30 anni, per 20 anni e sono arrivati alla conclusione che quelle che avevano allattato al seno avevano meno probabilità di andare incontro alla sindrome metabolica, cioè quei fattori di rischio del diabete di tipo 2 e delle malattie cardiache. Non solo.

l’apparente effetto protettivo era più forte tra le donne con una storia di diabete gestazionale, la forma di diabete che insorge durante la gravidanza e si risolve dopo il parto. Pur se temporaneo, il diabete gestazionale finisce con l’aumentare il rischio di una donna di ammalarsi di diabete di tipo 2

Non vuole tornare al nido dopo le vacanze, che faccio?

CBR001316

Capita piuttosto di frequente che anche i bambini più felici di andare al nido perdano all’improvviso tutto il proprio entusiasmo alla prospettiva di farvi ritorno dopo un periodo di vacanza anche breve, come il lungo ponte dell’Immacolata che ci siamo appena lasciati alle spalle, o qualche giorno trascorso in casa per una malattia. Questo è motivo di grande disperazione per una mamma che fino a qualche giorno prima era felice di veder trotterellare allegro il proprio cucciolo verso i compagnetti di scuola, soprattutto se si tratta di una mamma che lavora.

Se questo è il vostro caso però niente paura; è un momento che il bambino supererà. Noi genitori però possiamo dargli una mano a riprendere la routine più velocemente e più serenamente possibile, vediamo in che modo: anzitutto sarebbe bene creare una continuità fra il tempo trascorso al nido e quello trascorso in casa o fuori, con mamma; ad esempio avete mai provato a invitare qualche compagnetto a casa o a chiedere alla sua mamma di incontrarvi a parco?

Se questo non è possibile esistono comunque alcuni accorgimenti che possiamo mettere in pratica nei giorni immediatamente successivi al difficile rientro:

Come mettere le cinture di sicurezza dell’auto in gravidanza

cinture di sicurezza in gravidanza

Generalmente si pensa che mettere la cintura di sicurezza dell’auto mano a mano che il pancione cresce sia pericoloso per il feto: bene, è una convinzione assolutamente sbagliata, tutto dipende dal mondo in cui la cintura viene messa. Chiariamo subito una concetto: la cintura di sicurezza in auto va sempre indossata e a maggior ragione durante la gravidanza proprio per proteggere mamma e bambino in caso di incidenti stradali, anche leggeri.

Il modo corretto di usare le cinture di sicurezza è sistemarle più in basso del pancione e mai sopra; la parte orizzontale della cintura delle passare sotto la pancia e la parte trasversale in mezzo al seno. La cintura deve essere regolata in modo che la mamma si senta comoda, e che, allo stesso tempo, il meccanismo di blocco non scatti all’improvviso senza motivo. Se ciò non fosse possibile, sarebbe opportuno dotarsi di cuscini di blocco che portano la cintura sotto la pancia, soprattutto se è proprio la mamma a guidare, perché in questo modo non viene intaccata la libertà di movimento della guida, pur garantendo la massima sicurezza.

Come organizzare la festa di compleanno del tuo bambino

organizzare-feste-bambiniSi avvicina il giorno del compleanno del tuo piccolo e tu hai deciso di organizzare una festicciola per farlo divertire assieme ai suoi amichetti ma come preparare il tutto? Partiamo dal presupposto che ogni età ha una festa che gli si adatta maggiormente ma oggi vi voglio parlare di bambini che vanno dai 3 ai 5 anni, sono la fascia di età della quale ho maggiore esperienza e soprattutto ho partecipato a tanti party per piccini che potrei davvero scrivere un libro.

Il posto dove organizzare la festa

Se la tua casa è abbastanza grande puoi scegliere di allestire la festa qui, magari chiamando al massimo 15 bambini, dovrai avere cura di spostare mobili per creare maggiore spazio e soprattutto dovrai togliere tutto ciò che c’è di pericoloso ma anche di fragile. Abbi cura di coprire i divani con un telo, non si sa mai con un’orda di bambini scatenati per casa. Nel caso in cui la tua casa non ti permetta di ospitare tanti piccoli, hai due possibilità di scelta: puoi prenotare una sala per feste di bambini e addobbarla a tuo piacimento oppure scegliere uno di quei parchi al chiuso o all’aria aperta che ti offrono dei pacchetti All Inclusive. In questo caso ti daranno uno spazio dove servire la merenda e ti offriranno una serie di gettoni o biglietti di ingresso per le giostre o per i gonfiabili, su richiesta potrai anche chiedere che ti venga fornita la torta e tutto ciò che riguarda il cibo.