Tutte le donne amano sentirsi in forma e mantenere il proprio corpo tonico e bello. La palestra, in questi casi, è un ottimo alleato e molte donne vi passano diverse ore sia per allenare il proprio fisico che per allentare le tensioni e scaricare le ansie. Tra i numerosi benefici dell’attività fisica si nascondono alcune insidie soprattutto per le donne che cercano una gravidanza. Praticare molto esercizio fisico, infatti, influirebbe negativamente sulla possibilità di concepire un bambino. A sostenerlo è uno studio scientifico condotto dalla Norwegian University of Science and Technology. I ricercatori norvegesi affermano che nelle donne che fanno molta attività fisica, sopratutto quelle più giovani, il rischio di infertilità aumenta di ben tre volte.
Bambini, contro l’obesità una buona lettura
L’obesità, negli ultimi anni, è diventata un problema in costante crescita anche tra i bambini più piccoli. Per combatterla e prevenirla sono utili, si sa, una dieta sana ed equilibrata e una regolare attività fisica. Quello che non tutti sanno, però, è che anche una buona lettura, nonostante sia un’attività sedentaria, può essere d’aiuto a chi ha problemi di peso, soprattutto se si tratta di bambini. Ad affermarlo è uno studio condotto dal dipartimento di pediatria dell’Università di Duke, nel North Carolina (USA). Nello specifico, i ricercatori americani hanno preso in osservazione diverse bambine in sovrappeso di età compresa tra i 9 e i 13 anni che sono state divise in vari gruppi. Al primo gruppo di bambine gli scienziati hanno dato da leggere un libro che trattava di alimentazione, di sport e raccontava la storia di una bambina in sovrappeso che dopo essere tornata in forma riacquistava serenità, benessere ed autostima.
La tecnica diagnostica Fish
L’assetto cromosomico dell’embrione può essere indagato anche attraverso la tecnica FISH (Fluorescence In Situ Hybridization), nota anche come tecnica di ibridazione fluorescente in situ, che permette di ottenere una prima risposta relativa al risultato dell’amniocentesi nel giro di 48 ore.
Cos’è l’ibridazione fluorescente in situ?
La tecnica FISH è un esame che viene condotto in laboratorio e si avvale dell’utilizzo di sonde di DNA fluorescenti per individuare e analizzare i cromosomi che da soli sono responsabili del 94% delle anomalie genetiche: X, Y, 13, 14, 15, 16, 18, 21 e 22. Le cellule prelevate vengono cioè poste su un vetrino da microscopio e fatte reagire con una copia fluorescente del gene da localizzare; questa copia, la sonda appunto, riconosce il gene e vi lega formando un ibrido che viene visualizzato al microscopio.
Gravidanza, la capacità di capire le persone e di percepire minacce e bugie
La gravidanza, si sa, è un momento davvero molto delicato nella vita di una donna. Gli ormoni sono in piena tempesta e questo influenza moltissimi aspetti della quotidianità della futura mamma. I cambiamenti dei livelli ormonali, tipici della gravidanza, possono causare, ad esempio, nella donna sbalzi di umore ed estrema sensibilità. Le donne in dolce attesa, infatti, appaiono spesso sensibili e dotate di un sesto senso molto sviluppato che le rende delle sensitive in grado di capire le persone che hanno intorno e di riconoscere facilmente bugie e minacce. Studi scientifici hanno dimostrato che elevati livelli di progesterone aumentano la capacità di percepire le espressioni dei volti delle persone, soprattutto quelle di paura, ribrezzo o di altri sentimenti negativi. Secondo alcuni scienziati, a determinare questo acuto sesto senso non sarebbero solo i cambiamenti ormonali ma anche il senso di protezione che le future mamme hanno verso i loro figli e che si fa più forte negli ultimi mesi di gravidanza e, ovviamente, dopo il parto.
Pancioni d’agosto
Il mio bimbo è venuto al mondo alla fine di Agosto, un sabato mattina che facevano 40 °C. Ad essere sincera i giorni che passai in clinica furono per me di assoluta beatitudine dal momento che, ringraziando il cielo, tutti gli ambienti erano climatizzati, mentre provavo un’immensa compassione per i miei amici e parenti che venivano a trovarmi madidi di sudore e gonfi per l’afa che attanagliava la città ormai da giorni e che non l’avrebbe lasciata per una settimana ancora.
Ma di quell’afa io, appena qualche ora prima, mi ero sentita la vittima numero uno: non bastava il pancione che era cresciuto a dismisura impedendomi di vedere i piedi, la paura del parto ormai prossimo che mi aveva tenuta sveglia ogni notte, i piedi gonfi al punto da rendere necessario un paio di scarpe una misura più grandi, il piccolo che scalpitava prendendo a testate la mia vescica decine di volte all’ora. Anche il caldo afoso doveva arrivare.
Parto, alleviare il dolore con iniezioni d’acqua
Avere paura del parto e soprattutto del dolore è una sensazione che accomuna tutte le donne, sia le primipare che quelle che hanno avuto già dei bambini. E’ del tutto normale e comprensibile, infatti, per una gestante essere preoccupata e ansiosa per la delicata situazione che deve affrontare. Molto spesso, però, la paura del dolore interferisce negativamente sulla serena e corretta riuscita del parto. La paura, infatti, può portare la donna durante il parto ad essere tesa e a contrarre i muscoli causando dolore e lacerazioni. E’ importante, quindi, che la donna sia il più serena e tranquilla possibile e preparata per affrontare al meglio il dolore e il parto. Per alleviare i dolori del parto molte donne scelgono di subire un cesareo o di ricorrere all’epidurale. Una soluzione alternativa a questi metodi e ai farmaci per contrastare il dolore nelle partorienti arriva dall’ospedale Mater Mothers di Brisbane nel Queensland, in Australia. Si tratta di semplici iniezioni di acqua sterile da somministrare durante il parto e che sono in grado di calmere il dolore immediatamente.
Le donne con i capezzoli rientranti possono allattare?
Il capezzolo rientrato (capezzolo introflesso) è una caratteristica che accomuna il 7-9% delle donne; può interessare uno solo o entrambi i seni ed è causato dalla brevità dei dotti galattofori (i canali che portano il latte al capezzolo), cui si associa la presenza di tessuti fibrosi. Si tratta di un fenomeno del tutto innocuo che non pone alcun problema di salute ma che può rappresentare una difficoltà per le neo-mamme che decidono di allattare.
Tuttavia per le donne che hanno i capezzoli in dentro nutrire il proprio bimbo al seno non è impossibile e vi spieghiamo perchè: anzitutto nella gran parte dei casi il capezzolo riesce a sporgere all’esterno spontaneamente, soprattutto nei giorni immediatamente successivi al parto, in secondo luogo esistono alcuni dispositivi esterni che, applicati sul capezzolo, ne agevolano la fuoriuscita.
Il colostro, cos’è?
Il colostro, o primo latte, è un liquido sieroso di colore giallo-arancio che viene secreto dalla ghiandole mammarie durante la gravidanza e nei giorni immediatamente successivi al parto. E’ composto principalmente da acqua, proteine, carboidrati, grassi e leucociti (globuli bianchi) ma contiene anche vitamine (deve il proprio colore giallognolo alla presenza di beta carotene) e sali minerali, soprattutto zinco, importantissimo per i processi di accrescimento. Di fatto è il primo latte che il bambino prende dalla madre mentre il latte maturo inizierà a comparire solo qualche giorno dopo.
E’ proprio attraverso il colostro che la mamma trasmette la gran parte delle proprie difese immunitarie al figlio, dal momento che questo presenta una concentrazione di agenti immunitari maggiori del latte maturo (rispetto al quale è anche più ricco di proteine e più povero di grassi e zuccheri) e contiene elevate quantità di immunoglobulina secretoria A che protegge le membrane mucose della gola, dei polmoni e dell’intestino dall’attacco di agenti nocivi.
Incubi nei bambini, come interpretarli
Gli incubi notturni rappresentano un passaggio obbligato nel processo evolutivo dei bambini. Come abbiamo visto ieri, il bimbo proietta nei brutti sogni le paure, le angosce e tutti i sentimenti negativi che sperimenta durante il giorno. E’ importante, quindi, che i genitori imparino ad ascoltare i racconti sugli incubi dei propri figli poichè, come spiegano molti psicologi, attraverso di essi è possibile ottenere preziose informazioni sui bambini.
Ma qual è il significato dei più frequenti incubi nei bambini?
- sognare i mostri e le streghe cattive. Ai bambini, soprattutto quelli più piccoli, capita di frequente di sognare personaggi mostruosi. Tra i protagonisti più ricorrenti degli incubi dei bambini ci sono, infatti, i mostri e le streghe cattive. Questo, se non è un episodio isolato associato magari alla visione di un film o cartone animato, può indicare che il bambino sta vivendo un memento di stress. Il mostro o la strega nasconde spesso la figura di un adulto che il bambino ha percepito come cattivo e aggressivo con lui o con gli altri. E’ il caso della mamma che lo sgrida, della maestra severa o dei genitori che litigano tra di loro. Un buon metodo per capire meglio di cosa si tratta può essere quello di far raccontare o disegnare al bambino questo strano personaggio.
La manovra di rivolgimento
La posizione podalica del feto, quella in cui il bambino rivolge i piedi anzichè la testa verso il canale del parto, è la causa principale che giustifica il ricorso al parto cesareo programmato; tuttavia la maggior parte dei ginecologi preferisce evitare di sottoporre le future mamme a quello che è un vero e proprio intervento chirurgico, a meno che non sia strettamente necessario. Per questo motivo se il piccolo, all’approssimarsi della data presunta del parto non si presenta ancora in posizione cefalica, si tenta la cosiddetta manovra di rivolgimento, che rappresenta un tentativo di far fare una vera e propria capriola al feto perchè assuma la posizione cefalica permettendo così alla mamma di partorire in modo naturale.
Quando si effettua la manovra di rivolgimento?
La manovra si effettua intorno alla trentaseiesima-trentasettesima settimana di gravidanza, quando le probabilità che il feto si giri spontaneamente sono ormai piuttosto scarse.
Incubi nei bambini, quando dormire fa paura
Sarà capitato, almeno una volta, a tutte le mamme di dover consolare il proprio bambino che si è svegliato in piena notte a causa di un brutto sogno. Gli incubi notturni, infatti, sono molto comuni tra i bambini. Si tratta di brutti sogni che spaventano i bambini e che si manifestano durante la fase del sonno cosiddetta REM (rapid-eyes-movements). E’ in questa fase, infatti, che il bambino sogna: il corpo resta immobile ma il cervello lavora a pieno ritmo. Gli incubi, in linea di massima, iniziano a manifestarsi già verso i 2 anni di età ma si fanno più frequenti tra i 3 e i 6 anni. Questo perchè i bambini a quella età sono in piena evoluzione psicologica, iniziano a parlare, a pensare, ad avere una buona memoria e anche le prime paure. Gli incubi, anche se fanno paura, hanno la loro utilità: permettono al bambino di allontanare le tensioni e i conflitti della giornata e di sfogare rabbie, gelosie o sensi di colpa che il bimbo prova verso i genitori, i fratelli o altre persone.
Dentizione: dare sollievo al bambino con i massaggiagengive
Scoprire lo spuntare del primo dentino nel proprio bimbo, rappresenta un momento di gioia per ogni genitore. Tuttavia, la dentizione può essere un processo stressante e fastidioso per i bambini e i loro genitori. Mentre, infatti, molti bimbi vivono la dentizione senza troppi problemi, altri incontrano numerose difficoltà e vanno incontro a fastidi più o meno lievi. Durante la dentizione, si sa, i bambini sentono un forte bisogno di mordere e succhiare oggetti duri. Questo perchè il mordere regala sollievo al bimbo in quanto le gengive vengono compresse e il dolore si allevia. Un valido aiuto in questi casi viene dato dai massaggiagengive. Si tratta di semplici oggetti in materiale atossico molto maneggevoli che il bambino può facilmente portare alla bocca per alleviare il dolore e il nervosismo provocati dallo spuntare dei dentini. Generalmente, i massaggiagengive vengono riposti in frigorifero per far raffreddare l’acqua in essi contenuta in modo da regalare un fresco sollievo alle gengive infiammate.
La lingua del bambino presenta dei solchi, perchè?
Se vi siete accorte che la lingua di vostro figlio è interamente percorsa da solchi profondi qualche millimetro e la cosa vi ha allarmate forse leggere questo post potrà aiutarvi a ritrovare la calma; infatti, con molta probabilità, non si tratta di una patologia ma di una caratteristica costituzionale indicata con il nome scientifico di lingua fissurata o lingua grinzosa, ma nota anche come lingua spaccata, che può manifestarsi anche attraverso la presenza di un singolo solco centrale ed interessa all’incirca il 5 per cento della popolazione.
Dunque il vostro bimbo non ha nulla di grave ma presenta semplicemente una variante della normale morfologia della lingua che, in quanto tale, non può e non deve essere curata poichè non pone alcun problema reale di salute. Tuttavia, se i solchi sono particolarmente profondi, la lingua fessurata può porre qualche problema di natura igienica dal quale potrebbero discendere fastidi, quali irritazioni della mucosa linguale, a causa del ristagno di residui di cibo all’interno dei solchi stessi.
Huggies Little Walkers, il pannolino per i primi passi dei nostri bambini
Buongiorno mamme, sapete che la mia bambina ha iniziato a camminare alla veneranda età di 18 mesi? Ero davvero preoccupata quando vedevo che non riusciva