I bambini sono obesi e i genitori non se ne accorgono

bambini obesi i genitori non se ne accorgonoL’obesità infantile è in aumento e la maggior parte dei genitori (ovviamente non tutti) sembra non accorgersene. Questo è il preoccupante quadro emerso da una ricerca olandese condotta su oltre 800 genitori e 439 bambini fra i 4 e i 5 anni.

Ai genitori sono stati chiesti il peso e l’altezza dei figli, sono stati misurati loro stessi e poi grazie ad alcune domande si è cercato di capire come loro vedessero i propri figli. E queste sono state le parole di Pieter Sauer, il pediatra che ha coordinato la ricerca

i genitori giudicano correttamente il proprio peso, sanno di essere sovrappeso od obesi. Quando però viene chiesto loro di indicare la sagoma che più si avvicina al figlio fra 7 diverse possibili, tutti i genitori dei bimbi normopeso scelgono una figura più magra. Purtroppo succede anche ai papà e alle mamme dei bimbi con problemi di peso: il 75 per cento dei genitori pensa che i bimbi in sovrappeso siano in realtà normopeso e li “riducono” di almeno una taglia. Un genitore di bambini obesi su due non riconosce il problema del figlio e lo vede come se fosse di almeno tre taglie più magro

Viaggiare in aereo con i bambini

viaggio-bambino-aereoQuando tu e tuo marito eravate soli eravate abituati a prendere e partire da un momento all’altro? Sentite la nostalgia di quella meravigliosa sensazione che solo la visita di un paese sconosciuto vi sa dare? Volete fare un viaggio in aereo con i vostri bambini ma avete mille domande nella testa? Vediamo di risolvere tutti i vostri dubbi. Partiamo con la prima regola di base, quando si acquista un biglietto aereo per i bambini viene subito chiesta l‘età del piccolo, un dato fondamentale visto che se lui ha meno di 24 mesi rientra nella categoria degli infant, non necessita di posto a sedere e dunque viaggia praticamente gratis. In caso contrario, cioè dai due anni in poi, il bambino diventa child e  purtroppo si ritrova a pagare quasi l’intero prezzo del biglietto, avendo bisogno di un suo posto a sedere. Raramente alcune compagnie aeree effettuano degli sconti per i child.

Lo strabismo: cosa è e come si cura

strabismo bambini da curare subitoIeri Micol vi ha parlato dell’ambliopia o sindrome dell’occhio pigro nei bambini; oggi grazie anche ad un interessante articolo contenuto nell’ultimo numero di Viversani & Belli vi parlo di un altro disturbo agli occhi molto diffuso tra i più piccoli, lo strabismo. Partiamo dalla definizione.

Che cosa è lo strabismo?

Lo strabismo è una deviazione di uno o entrambi gli occhi rispetto al punto di fissazione (gli assi visivi non sono, quindi, diretti verso lo stesso punto dello spazio) e viene distinto a seconda della direzione di tale deviazione: strabismo con-vergente (l’occhio è deviato verso l’interno), strabismo divergente (l’occhio è deviato verso l’esterno) e strabismo verticale (l’occhio è deviato verso l’alto o il basso) – Fonte: oftal.it

L’ambliopia ovvero la sindrome dell’occhio pigro

occhio-pigro-ambliopia-bambiniOggi voglio parlarvi dell’ambliopia o sindrome dell’occhio pigro nei bambini, un disturbo abbastanza banale e facilmente correggibile, che se trascurato però può diventare irreversibile. E’ molto importante perciò come prima cosa portare il piccolo ad effettuare una prima visita oculista almeno verso i due – tre anni, l’ambliopia infatti è curabile al 100% e i risultati sono maggiori, minore è l’età del bambino. La sindrome dell’occhio pigro infatti non dipende da un difetto dell’occhio, bensì dal cervello che ignora le immagini provenienti dall’occhio più debole, alla lunga ciò provoca uno sviluppo non corretto della visione e di conseguenza un calo della vista.

Io soffro di questo disturbo perché da bambina non sono stata sottoposta ad una visita oculistica, ed ora il mio occhio sinistro praticamente vede al 50%. Questo perché l’occhio pigro si può correggere entro i sei anni di vita, dopo questo periodo infatti il sistema visivo giunge alla sua maturazione completa poiché le cellule cerebrali correlate alla vista non si sviluppano più dopo questo lasso di tempo.

Un’esperienza di vita, tre giorni in un reparto di neurochirurgia infantile

bambini-malati-neurochirurgia-infantile-gemelliBuongiorno mamme, oggi voglio raccontarvi una storia, una cosa personale che però credo possa essere utile anche a voi, sotto molti punti di vista. Per me oggi è un giorno speciale perché dopo tre anni è la prima mattina che mi sveglio senza lo stesso pensiero fisso nella mente. Due giorni fa la mia piccolina è stata sottoposta ad un intervento chirurgico per togliere quella che i medici chiamavano “tumefazione”, un bozzetto che aveva sulla testa e con la quale è nata. Una cosa che cresceva con il tempo e che nessuno medico ha saputo dire cosa fosse, nonostante avesse fatto ecografie, tac e radiografie. Dopo aver girato diversi medici, ho avuto il nome di un professore di neurochirurgia infantile del Policlinico Agostino Gemelli di Roma, Concezio Di Rocco che mi ha consigliato di asportare la ciste. Sono passati i mesi e un bel giorno siamo stati chiamati per l’operazione, la paura ci divorava e non sapevamo se essere felici di poter mettere (speravamo) la parola fine a questo incubo oppure essere spaventati da quanto ci aspettava.

La sindrome di Turner

sindrome di turner

La sindrome di Turner, conosciuta anche con il nome di disgenesia gonadica, è una patologia causata da un’anomalia genetica a carico del cromosoma X; ad esserne affette sono esclusivamente donne e si stima che abbia un’incidenza di 1 su 2500 nate.

Nella maggior parte dei casi a causare la sindrome è l’assenza di uno dei due cromosomi X in tutte le cellue mentre in alcune forme più rare essa è determinata da un’anomalia cromosomica strutturale in cui cioè entrambi i cromosomi sessuali sono presenti ma uno di essi risulta danneggiato. In altri casi ancora invece solo alcune cellule posseggono il cromosoma X in duplice copia, mentre altre ne presentano solo uno (la cosiddetta forma a mosaico).

Le donne affette da sindrome di Turner presentano tipicamente caratteri sessuali secondari poco sviluppati (a causa di anomalie ovariche che comportano una bassa produzione di estrogeni), amenorrea primaria o menopausa precoce, infertilità. Altre manifestazioni cliniche comprendono bassa statura, torace a scudo (gabbia toracica ampia e piatta), collo corto, gonfiore di piedi e mani, cui possono aggiungersi complicanze cardiache, malformazioni renali, predisposizione allo sviluppo di malattie autoimmuni e all’osteoporosi, miopia o strabismo. Non è invece presente ritardo cognitivo.

La sindrome di Down

sindrome di down

La sindrome di Down è una condizione patologica causata da un’anomalia a carico del cromosoma 21; più precisamente sono tre le tipologie di anomalie cromosomiche che hanno come esito finale questa sindrome: nel 95% dei casi in ogni cellula dell’organismo sono presenti tre copie (invece che due) del cromosoma 21, in una percentuale piuttosto ridotta di essi invece solo alcune cellule presentano tre copie del cromosoma 21 (è la forma cosiddetta a mosaico), in altri invece, anch’essi piuttosto infrequenti, a causare la sindrome di Down è l’anomalia denominata traslocazione robertsoniana per cui un frammento del cromosoma 21 va a congiungersi con un altro cromosoma, in genere il 14 o il 22.

Le persone affette da questa sindrome presentano tratti somatici caratteristici: viso rotondo, ponte nasale stretto, naso corto, epicanto (una piega cutanea all’angolo interno dell’occhio), occhi di taglio orientale, statura inferiore alla media. La sindrome include anche problemi di natura medica quali cardiopatia, problemi di vista e udito, predisposizione alla leucemia, maggiore suscettibilità alle infezioni, ipotonia muscolare, anomalie della colonna vertebrale. Sono presenti ritardo mentale (di grado lieve, medio o grave) e problemi di linguaggio.

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Autismo: bambini prematuri più a rischio

autismo e bambini prematuriTorniamo nuovamente a parlare di autismo e neonati prematuri perché secondo i risultati di una ricerca compiuta da alcuni ricercatori della University college di Londra i rischi di andare incontro e quindi di sviluppare una serie di disturbi dell’ autismo sarebbero più alti proprio nei bambini prematuri.

Problemi che vanno dall’autismo vero e proprio fino alla sindrome di Asperger.

Mettere il bambino nel girello, più contro che pro

girello-bambini-dannosoIl tuo piccolo ormai ha quasi sei mesi e puntualmente qualche amico o parente regala al frugoletto il suo primo girello. E tu da brava mamma ti poni qualche interrogativo, ma sarà sicuro? Gli creerà problemi nello sviluppo motorio? In linea teorica il girello potrebbe sembrare molto utile soprattutto nei momenti in cui non si può prestare troppa attenzione al piccolo, lo si mette dentro, lui gioca e si muove, virtualmente, senza pericoli. Nella realtà oltre ad essere pericoloso, può essere dannoso, rallentando le tappe fondamentali dello svilluppo motorio.

Ma come può il girello influire negativamente sull’abilità nel muoversi? E’ semplice, abituando il bambino a muoversi facilmente e con velocità, lo imprigrisce facendolo desistere dallo sperimentare le tappe che lo porteranno a muovere i primi passi, perciò a rotolare, gattonare, alzarsi in piedi da solo e così via.

Soleterre e il progetto Bambino per un giorno

soleterre adotto un disegno per aiutare i bambini

Oggi voglio parlarvi di Soleterre che così come contenuto all’interno del sito web è

è un’organizzazione umanitaria ONLUS che interviene all’estero e in Italia per garantire l’applicazione dei diritti inviolabili degli individui. Con proprio personale eroga servizi sanitari, educativi e garantisce alimentazione principalmente a bambini e donne che si trovano in uno stato di povertà assoluta

Soleterre e Myspace, a partire da domani 15 febbraio, in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile ha lanciato una splendida iniziativa dal titolo “Bambino per un giorno”. In questo modo tutti potranno provare la sensazione di tornare bambini almeno per un giorno disegnando per i bambini dei progetti di oncologia pediatrica che verranno portati ai bambini malati per far ritrovare loro il sorriso oppure adottando il disegno di uno con una donazione di 15 euro. Inoltre, tra tutti i disegni inviati ne verranno scelti 6 che diventeranno i prossimi biglietti natalizi di Soleterre; la donazione in questo caso è libera.

Il fumo è dannoso per i bambini anche se di terza mano

fumo-dannoso-bambiniNon si può mai stare tranquille, tuo marito fuma? E tu? Beh questa notizia è per te, se a casa tua c’è qualche fumatore che magari è abituato ad accendersi una sigaretta quando i bambini non ci sono, fagli leggere cosa abbiamo scoperto. Navigando in rete ho trovato questa notizia a dir poco allarmante, un gruppo di ricercatori americani del Lawrence Berkeley National Laboratory studiando gli effetti dannosi del fumo ha scoperto che anche il fumo di terza mano è nocivo.

Agopuntura come rimedio dolce per curare malattie croniche nei bambini

curare i bambini con agopunturaI bambini così come gli anziani sono tra le persone più deboli e che più facilmente tendono ad ammalarsi, anche di malattie croniche più o meno gravi. Se a questo aggiungiamo terapie che possono essere anche intensive i disagi aumentano così come anche alcuni effetti collaterali (come ad esempio nausea oppure stanchezza).

Per cercare di alleviare questi fastidi con cure un po’ più dolci rispetto all’utilizzo di altri farmaci, i medici del Rush University Medical Center di Chicago, hanno proposto ai pazienti pediatrici alcuni trattamenti di agopuntura.

Questo progetto fa parte di uno studio atto ad analizzare e documentare come l’agopuntura possa essere utile nel ridurre il dolore intenso e aumentare la qualità della vita dei bambini

Allergie al latte: nuove linee guida

bambini e allergie al latte

Al V Meeting di Allergologia Pediatrica si è appunto discusso di allergie dei bambini, un fenomeno in crescita un po’ in tutto il mondo. Al meeting di Milano a cui hanno preso parte 800 pediatri di 34 Paesi sono state anche presentate le nuove linee guida internazionali DRACMA (Diagnosis and Rationale for Action Against Cow’s Milk Allergy) sulla diagnosi e la terapia dell’intolleranza alle proteine del latte vaccino.

Si tratta di un documento molto importante frutto del lavoro di numerosi esperti scientifici multidisciplinari coordinati da Alessandro Fiocchi, primario del Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Macedonio Melloni” di Milano e Presidente della Commissione Speciale sulle Allergie alimentari della WAO.

La dislessia nei bambini

dislessia nei bambini

La dislessia è una malattia che fa parte dei cosiddetti Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa), e che consiste nella difficoltà da parte del bambino a leggere in modo corretto e fluente; spesso, insieme alla dislessia, si manifestano anche la disortografia, ovvero la difficoltà a scrivere, e la discalculia, cioè la fatica a fare i calcoli.

Questi disturbi dell’apprendimento, in genere si scoprono a scuola o all’asilo, e nonostante siano fenomeni ancora poco conosciuti in Italia, pare che ne soffra il 4% dei bambini in età scolare. È da precisare subito che il bambino che soffre di questi disturbi non ha un deficit delle capacità intellettive: è un bambino con un’emotività e un’intelligenza normali, solo con un diverso tipo di funzionamento delle competenze cognitive.

Se una volta le cause della dislessia venivano attribuite a problemi psicologici, oggi si pensa che questo disturbo sia causato da un’alterazione neurobiologica che provocherebbe il mancato funzionamento di alcune zone del cervello coinvolte nel processo della lettura. Secondo alcune ricerche, la dislessia sarebbe di origine congenita, e a testimonianza di questa tesi c’è il fatto che colpisce prevalentemente i maschi, è preceduta da problemi di linguaggio e, a volte, è ereditaria.