L’allattamento al seno è circondato da numerosi falsi miti, soprattutto riferiti alle controindicazioni, ovvero a quando sarebbe sconsigliato allattare. La decisione di una mamma di non allattare al seno è individuale e non va criticata, ma va sottolineato che qquesta è la scelta migliore per il bambino, a meno che non ci siano particolari impedimenti o controindicazioni che costringono a rinunciare.
Post parto
Come evitare le smagliature al seno durante l’allattamento?
Come evitare le smagliature al seno durante l’allattamento? I timori legati al cambiamento del proprio corpo sono una costante in tutte le donne che vogliono o stanno per avere un bambino. Questo a tal punto che la paura di veder comparire delle orribili smagliature sul seno induce alcune neomamme a rinunciare all’allattamento, poiché tra lo svuotamento della mammella con la poppata ed il suo riempimento la pelle può essere sottoposta a stress e “stirarsi” troppo. Non si tratta di una buona idea, per vari motivi: non è la scelta giusta per il bambino, non è detto che le smagliature si verifichino -neppure nelle donne più predisposte- e perché esistono dei modi semplici per fare prevenzione. Quali?
Allattamento: i cibi sì e i cibi no per la mamma
Se ormai è comprovata l’importanza dell’allattamento materno visti i considerevoli benefici per la mamma e il bambino, è anche vero che nel periodo dell’allattamento va prestata particolare attenzione ai cibi da consumare che finiscono direttamente nel latte.
E se nel corso dell’allattamento tende a rimanere del grasso accumulato sui fianchi anche dopo la gravidanza, è fortemente sconsigliato seguire diete dimagranti perché potrebbero compromettere proprio la formazione del latte.
Obesità in gravidanza: quale legame, e come rimediare?
Secondo una ricerca condotta dal Trinity College di Dublino, le donne sovrappeso, o peggio, obese, possono incorrere in una gravidanza non particolarmente serena: lo studio
Consigli utili per neomamme in crisi
Una volta dato al mondo il proprio bambino, dopo ben nove lunghi mesi di attese ed aspettative, arriva il momento in cui finalmente ce lo si può godere. Non è tutto rose e fiori, però, e molte neomamme si ritrovano impreparate di fronte tale sconvolgimento della propria vita. I primi mesi tutte le attenzioni devono essere riservate a questo piccolo esserino appena arrivato in casa, mettendo in secondo piano tutto il resto. Tale nuova situazione può mettere in crisi, ma non fatevi sopraffare, ecco dei consigli utili per le neomamme.
Quante ore dorme un neonato?
E’ una domanda piuttosto frequente, specie tra i neogenitori che si ritrovano, da un giorno all’altro, a vedere sensibilmente ridurre le proprie ore di riposo all’arrivo del nuovo componente della famiglia. Inutile illudersi: i primi mesi con il bebè sono piuttosto impegnativi. Non preoccupatevi, però, si tratta di una situzione passeggera che con il tempo si arginerà portandovi a trovare un nuovo equilibrio.
La nostalgia del pancione
Avete appena partorito e tra le mille emozioni che vi bombardano ce n’è una che proprio non avreste mai creduto di poter provare? Bene, la nostalgia del pancione è molto più frequente di quanto si possa pensare. Sembra quasi un controsenso ma, nonostante all’inizio della gravidanza ci si senta in qualche modo turbate dai cambiamenti che la gravidanza provoca sul corpo, dopo il parto può avvenire la stessa cosa.
Neomamme, il mal di schiena si combatte con l’osteopatia
Gravidanza, gioie e dolori. Tra questi come non citare il classico mal di schiena che accompagna le future mamme durante la dolce attesa e che, a volte, persiste anche dopo il parto? Nonostante esistano diverse possibili cure un aiuto può arrivare dall’osteopatia. Niente farmaci ne trattamenti: solo la manipolazione delle zone interessate, effettuata naturalmente dalle esperte mani di un professionista può ridurre, nel giro di pochi incontri, il dolore alla schiena in maniera significativa.
I farmaci vietati durante l’allattamento

Ripristino funzionale della vagina post-parto con Santec Laser – Il tocco morbido della luce™
Dopo il parto, soprattutto se avvenuto in età più avanzata, la donna può riscontrare delle problematiche come ad esempio incontinenza urinaria, sindrome del rilassamento vaginale
I primi documenti del neonato
Una volta venuto al mondo il neonato diventa immediatamente un cittadino, per questo necessita fin da subito di tutti i documenti necessari al suo riconoscimento. Non solo dovrà esserne registrata la nascita presso gli uffici competenti, ma dovranno essere richiesti alcuni documenti fondamentali per poter usufruire delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. Dunque, solitamente, mentre la mamma e il bebè sono oggetto di visite di parenti ed amici in un clima festoso, il papà si occupa di questo aspetto. Ecco quali sono i primi documenti del neonato.
Il capoparto e l’allattamento al seno
Con il termine capoparto si intende il primo ciclo mestruale dopo il parto. In genere il ciclo torna 40-60 giorni dopo avere dato alla luce il proprio bambino, anche se la sua comparsa varia in base a diversi fattori legati ad ogni donna, che risultano quindi soggettivi e variabili. Il capoparto non va però confuso ne con le lochiazioni ne con il sanguinamento della sesta settimana.
Indice di Apgar, cos’è e come si calcola
L‘indice di Apgar è il risultato derivante da una serie di esami effettuati sul neonato immediatamente dopo il parto, volti a stabilire la vitalità e l’efficienza delle sue funzioni vitali primarie. Si basa su cinque diversi parametri ad oguno dei quali può essere assegnato un voto che va da 0 a 2, per un risultato massimo di 10. Il test va effettuato ad 1 minuto dal parto, poi a 5 ed infine a 10, anche se può essere ripetuto fino a quando si giunga alla stabilizzazione. Deve il suo nome all’anestesista statunitense che lo ideò negli anni 50.
Latte in polvere, quali sono i pro ed i contro
Il latte in polvere o latte artificiale è l’alimento utilizzato per il nutrimento dei neonati durante i primi mesi di vita, laddove l’allatamento al seno non sia possibile. Esso rappresenta l’unica alternativa al latte materno. Nonostante la tendenza da parte di medici ed esperti stia nel consigliare sempre e comunque il latte materno, insostituibile per ciò che concerne il corretto sviluppo e la corretta nutrizione del neonato, il ricorso al latte in polvere è inevitabile in tutti quei casi in cui la mamma non abbia latte a sufficienza o si sia in presenza di un’intolleranza del bambino. Ma vediamo nello specifico quali siano i pro e i contro del ricorso al latte in polvere.