Gran Bretagna: un bambino su sei a diciotto mesi pronuncia poche parole

bambini e linguaggioSecondo i risultati di una ricerca inglese realizzata da YouGov per BBC a diciotto mesi ben un bambino su quattro non sarebbe in grado di pronunciare quelle venti parole che gli standard internazionali hanno individuato come “soglia minima”. Soglia minima al di sotto della quale si può parlare di un ritardo nel linguaggio.

Questa proporzione quando si prendono in considerazione solamente i maschietti sale fino ad arrivare al rapporto di uno a sei. Comprensibilmente le mamme inglesi sono preoccupate; preoccupazioni ed ansie che stanno iniziando ad avere anche le mamme italiane.

Eva-Test: un test per l’ovulazione con la saliva

eva test ovulazione

Vi parlo di Eva – Test, un test di ovulazione basato sulla saliva. Sì, avete capito bene: usando una goccia di saliva questo test sembra essere in grado di determinare l’inizio del periodo di ovulazione. In che modo? Un sensore analizzerà gli estrogeni presenti nella saliva. Non si tratta quindi di una tecnica invasiva e può essere usato da qualsiasi donna anche in presenza di ciclo irregolare.

Eva-Test è un vero e proprio computer che vi permette di monitorare l’andamento del vostro ciclo confrontando nel corso di ogni test i valori degli elementi presenti nella saliva con i vostri parametri personali memorizzati in fase di calibrazione. Eva-Test è infinitamente riutilizzabile per cui non dovrete sostenere alcun costo dopo il suo acquisto

Ritmo, una gravidanza a suon di musica

musica-feto-ritmoOrmai è assodato che la musica fa bene ai bambini, sia durante la vita intrauterina sia dopo la nascita, come abbiamo visto in numerose occasioni, ma in America, il paese delle stravaganze, hanno saputo come mettere a frutto questa realtà scientifica con un gadget teconologico che ha un non so che di futuristico, il Ritmo Advanced Pregnancy Sound System, un dispositivo che permette di far ascoltare la musica al feto condividendo con lui i tuoi gusti musicali. Ritmo consiste in una fascia dotata di quattro mini altoparlanti che una volta collegata al tuo iPod o a un comune Mp3 trasmette qualunque melodia ad un volume assolutamente innocuo per il tuo bambino.

Carnevale 2010: gli appuntamenti in giro per l’Italia

foto carnevale di VeneziaIl Carnevale con i suoi colori, le maschere è una festa che attira sia i bambini che i più grandi. In questo post vi parlerò delle principali manifestazioni che avranno luogo un po’ in tutta Italia.

Cominciamo da quello più famoso: il Carnevale di Venezia. I festeggiamenti così come contenuto all’interno del sito web ufficiale cominceranno il 6 febbraio; trampolieri, burattini, spettacoli di circo e sorprese per tutti i bambini vi aspettano in Piazza San Marco dalle ore 14,00. Domenica 7 febbraio invece avrà luogo il tradizionale Volo dell’Angelo, con un ospite che si calerà dalla torre del Campanile. Inoltre, al Palazzo delle Esposizioni ai Giardini, la Biennale di Venezia ha organizzato un programma di attività creative rivolte ai bambini ed ai ragazzi delle scuole, alle famiglie ed al pubblico, connesse ai temi del Carnevale. Potete consultare il programma completo a questo link.

Idee per mascherare i bambini per Carnevale

costumi carnevale bambiniOgni anno per Carnevale, tutte le mamme si domandano quale costume scegliere per il proprio bambino; se quelli più grandicelli si orientano sui costumi ispirati ai protagonisti dei loro cartoni animati preferiti, per quelli più piccoli è la mamma che deve sbizzarrire la propria fantasia.

Per i bambini piccoli, a farla da padroni, in genere sono i costumi ispirati agli animali, come i gatti, i cagnolini, gli orsetti e i pulcini per i maschietti, le apette, le coccinelle le ranocchiette oppure gli angioletti e le fatine per le femminucce. Ci sono molte mamme che quando i bambini sono piccoli preferiscono dipingere solo il visino con gli appositi trucchi atossici per bambini; questa è l’idea più semplice ed economica: con una matita nera possono essere disegnati naso e baffi e trasformare il piccolo in un gattino, oppure usare tanti colori per trasformare il viso di una bambina in una variopinta farfalla.

Esistono sostanze tossiche che possono intaccare il latte materno

latte maternoIndubbiamente il latte materno è un’importante fonte in grado di offrire al neonato tutto quello di cui necessita; eppure secondo una nuova ricerca a volte insieme al latte si possono trasmettere anche sostanze potenzialmente tossiche. Questo è quanto sostengono alcuni esperti come la dr.ssa Gina Solomon, Direttore scientifico del “Natural Resources Defense Council” (Usa).

Sembrerebbe che il numero di possibili fonti di contaminazione sia molto elevato e che spesso le stesse fonti non vengano riconosciute come un pericolo. Alcune fonti di contaminazione? Pesce e crostacei, con il loro possibile contenuto di metallo (che come ben sappiamo è altamente tossico) ma anche molti solventi che possiamo trovare sia nei cosmetici che nell’arredamento. Ed ancora: alcol, nicotina, i pesticidi che possiamo trovare in frutta e verdura. Insomma un quadro decisamente preoccupante e di cui sarebbe il caso di tenere conto.

Mozart e i prematuri: una sinfonia al giorno toglie il medico di torno

prematuri.crescita.mozart 1Oggi voglio presentarvi questa notizia che viene direttamente da Israele e che parla di bambini prematuri e del loro rapporto con la musica, infatti secondo i ricercatori dell’università di Tel Aviv, i prematuri cui viene fatta ascoltare la musica di Mozart sembrano prendere peso più velocemente e fortificarsi maggiormente rispetto i piccoli non esposti alle melodie del genio del 18esimo secolo. Questo nuovo studio condotto dal dottor Dror Mandel e dal dottor Ronit Lubetzky del Tel Aviv Medical Center ha messo in evidenza che i neonati pretermine esposti per 30 minuti al giorno alla musica di Mozart consumano meno energie e perciò hanno bisogno di meno calorie per crescere.

Gli effetti del terremoto sui bambini, una nuova ricerca

terremoto-bambini-effettiIn questi giorni drammatici in cui abbiamo assistito alla catastrofe umanitaria avvenuta ad Haiti in cui migliaia di bambini hanno perso la vita e altrettanti sono rimasti feriti fisicamente e traumatizzati da ciò che hanno dovuto sopportare, mi sembra interessante riportarvi un progetto di ricerca che sta iniziando con il coordinamento scientifico dell’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù di Roma.

Meno di un anno fa la terra tremò in Abruzzo dove il sisma provocò 308 morti, oltre 1600 feriti, 30 mila sfollati
. E’ proprio su 7 mila bambini abruzzesi che si svolgerà uno studio denominato Progetto Rainbow, la ricerca è nata per portare alla luce le cicatrici psichiche dei piccoli terremotati, con l’obiettivo di riconoscere tempestivamente, affrontare e risolvere tutta quell’ampia gamma di disturbi che vanno sotto il nome di Sindrome Postraumatica da Stress.

Haiti: come adottare i bambini

adozione bambini haiti

L’emergenza nella martoriata Haiti continua; accanto ai tanti morti purtroppo c’è un’altra tragedia, quella dei tantissimi bambini che sono rimasti orfani. Bambini che hanno negli occhi la tristezza, bambini che se riusciranno a sopravvivere non potranno mai dimenticare questa tragedia che ha portato via i loro cari per sempre.

Bambini feriti, affamati ma anche e soprattutto soli; bambini che cresceranno troppo in fretta. In questi giorni all’interno dei vari telegiornali scorrono le immagini dei piccoli che in fila ordinata proprio come se fossero degli adulti aspettano la loro razione di cibo.

Ed ora si teme anche per quei piccoli che erano in procinto di essere adottati; perché? Il terremoto ha spazzato via anche le varie scartoffie ed è stata proprio la direttrice del più grande orfanotrofio a lanciare l’allarme.

Nati due gemelli da seme del marito morto

fecondazioneLa storia che sto per raccontarvi arriva dalla Gran Bretagna dove sono nati due bambini speciali. I piccoli Ruby e Chaise Bowen sono nati al Princess of Wales Hospital di Bridgend grazie alla provetta e al seme congelato del padre che è morto nel 2008 da una rara neoplasia che attacca le ossa.

Sì, avete capito bene: i bambini sono nati a due anni dalla morte del loro papà. La notizia come di certo immaginerete sta scatenando diverse polemiche. Tutto ebbe inizio quando il signor Bowen ad appena 22 anni decise, insieme alla compagna Kelly, di congelare il suo seme; questo prima di sottoporsi a cicli particolarmente duri di chemioterapia per cercare di combattere il tumore che lo aveva colpito, il sarcoma di Ewing.

La tecnologia non aiuta le mamme a stare tranquille, anzi.

mamme-ansie-dispositiviQualche tempo fa vi ho parlato dei dispositivi Beghelli per la sicurezza dei bambini, un supporto per noi mamme cariche di ansie e paure. Ieri navigando sul sito del Corriere delle Sera ho trovato un articolo che parlava della nostra generazione di mamme, condividendo con i lettori la preoccupazione che ci troviamo in pieno periodo Grande Fratello per ciò che riguarda appunto il controllo dei figli, siano essi neonati oppure adoloescenti.

Il giornalista sosteneva che tutti i moderni apparecchi venduti nei negozi di puericultura e non solo, siano solo degli amplificatori delle nostre ansie e non dei mezzi per placarle. Di oggetti ormai in circolazione ce ne sono a centinaia, trasmettitori, monitor, sensori per il respiro che monitorano e eventualmente scuotono il bambino finché non riprende a respirare. Il problema secondo chi scrive è proprio la non accuratezza di questi oggetti che invece di permettere a noi genitori di dormire sonni tranquilli, ci provoca stress e insonnia, invece di aspettare il pianto dei bambini, ci aspettiamo da un momento all’altro un bip bip.

Quando il neonato riconosce la mamma?

legame madre-figlio

Abbiamo già parlato di bonding prenatale, ovvero di quel particolare legame che si sviluppa tra mamma e feto; oggi affronteremo il tema del riconoscimento della mamma da parte del neonato. Il riconoscimento del viso mamma, infatti, è una tappa fondamentale del processo di attaccamento del piccolo nei confronti della persona più importante della sua vita; a infondere sicurezza al neonato appena uscito dal pancione, oltre alla messa a fuoco del viso della mamma sarà anche, e soprattutto, il contatto diretto con il suo corpo durante la poppata.

L’apparato visivo si forma già nel pancione ancora prima della ventiseiesima settimana, ovvero quando il feto aprirà le palpebre, in quanto è già in grado di reagire agli stimoli visivi, come ad esempi dei fasci di luce proiettati sulla pancia della mamma. Il bambino appena nato è in grado di percepire solo le zone d’ombra e le zone di luce, dalla seconda settimana di vita è in grado di mettere a fuoco gli oggetti vicini, e quindi, anche il volto della mamma durante la poppata.

Lotus Birth: una procedura in cui il cordone ombelicale non viene reciso

gravidanza

Oggi voglio parlarvi di una pratica non molto diffusa in Italia ma che in altre parti del mondo viene invece praticata più di frequente: il Lotus Birth.

Che cos’è esattamente il Lotus Birth?

E’ un rituale del dopo-parto, dei primi giorni di intimo isolamento. La nostra cultura occidentale ha perduto in gran parte questi rituali importantissimi del dopo-parto e i nostri bambini mostrano segni di essere cresciuti troppo in fretta, spinti verso una fase di crescita successiva prima di essere essenzialmente pronti, con l’inquietudine e la dissociazione che tutto ciò comporta. – Jeannine Parvati Baker-

Ed ancora:

Lotus Birth è il modo più dolce, sensibile e rispettoso per entrare nella vita.
E’ la procedura di nascita in cui il cordone ombelicale non viene reciso e il neonato resta collegato alla sua placenta. Pochi giorni dopo la nascita (dai 2 ai 10, ma di media 3/4) il cordone si separa in modo naturale dall’ombelico del bambino. Il distacco avviene quando entrambi, bambino e placenta, hanno realmente concluso il loro rapporto e decidono sia giunto il momento della separazione

Queste sono le parole esaustive tratte dal sito Lotus Birth che spiegano in maniera più che esaustiva cosa si intende con questa pratica che concretamente consiste nel “non fare”.