Scegliere il parto naturale significa scegliere di soffrire?

Avete mai pensato quale parto avreste voluto provare? Magari siete mamme in attesa e avete già dato indicazioni specifiche per affrontare quel momento in modo speciale? Ci sono mamme che desiderano il cesareo, per evitare sofferenze e perché convinte che sia meno rischioso, mamme che invece stanno vagliando l’opportunità del parto in casa e del parto in acqua.

Carnevale 2012, festeggiamolo in fattoria!

Carnevale si sta avvicinando ed è con grande piacere che vi segnaliamo un’iniziativa tutta dedicata ai bambini (dai 4 agli 8 anni) che si terrà nel Lazio, a Gaeta precisamente, il prossimo 18 febbraio: Carnevale in Fattoria. Ad organizzare la festa è l’Associazione “Fattoria dei Pollicini verdi”, impegnata, come è facile intuire, nella promozione di una “cultura del verde” presso i bimbi che, costretti nel cemento delle grandi città, hanno sempre meno occasioni per stare a contatto con la natura.

Su Real Time, la mamma peggiore contro le mamme che amano troppo

Sembra che il fenomeno della maternità, e più in generale della genitorialità, tiri parecchio in televisione, di questi tempi. Da SOS Tata in poi, si sono succeduti tutta una serie di programmi che, in maniera più o meno (in genere, meno) autorevole, affrontano questo argomento nelle sue diverse sfaccettature: ultima in ordine di tempo è la nuova trasmissione di Real Time, “Mamme che amano troppo”.

Donne detenute, ma artiste

La Presidente del Lazio Renata Polverini si è impegnata insieme alle istituzioni a portare avanti un progetto già intrapreso dall’assessore di Milano Francesca Corso, regolando la situazione di molti bambini che minori di tre anni erano costretti a vivere con le madri detenute negli istituti penitenziari come il carcere di San Vittore.

La fondatrice si era così espressa:

l’espiazione della pena è un atto dovuto da un punto di vista sociale e da un punto di vista collettivo, però i bambini che c’entrano?

Giuliana Laurita - Mamma in corriera

Hai voluto la carrozzina? Intervista a Giuliana Laurita

Giuliana Laurita - Mamma in corriera

Dopo aver letto Hai voluto la carrozzina? ho scoperto che avevo letto molti dei blog delle autrici del libro. Una di quelle che mi aveva incuriosito di più è Giuliana Laurita, alias Mamma in corriera. L’ho rintracciata e le ho chiesto se voleva raccontarmi qualcosa del libro e dell’esperienza condivisa con le altre blogger. Una parte dell’intervista la trovate su Libri e Bit. Qui di seguito, invece, trovate quella dedicata a voi lettrici di Tuttomamma.

Tuttomamma: Come vi siete incontrate?
GL: Ci siamo conosciute attraverso i nostri blog. Alcune di noi si conoscevano già personalmente, ma per lo più ci siamo abbracciate per la prima volta l’anno scorso, quando abbiamo giocato insieme a fare le autrici di teatro.

Non riesco a restare incinta e se fosse “colpa” del papà?

Il bambino tanto desiderato non è ancora una realtà? Purtroppo mettere in cantiere un pupo è davvero molto complicato per numerose coppie. Le donne, tra l’altro, ne fanno una malattia. C’è un momento della vita in cui l’orologio biologico impazzisce e la voglia di diventare mamma è così forte, da monopolizzare ogni fantasia e ogni desiderio. E subentra poi il senso di colpa, per non essere in grado di realizzare questo sogno.

Ospedale Campo di Marte a Lucca, si conferma “amico dei bambini”

Buone, anzi buonissime, notizie per le future mamme che vivono a Lucca e dintorni e si apprestano a dare alla luce un bimbo presso l’Ospedale Campo di Marte. La struttura sanitaria toscana si conferma infatti “Ospedale Amico dei Bambini”, riconoscimento assegnatogli dall’Unicef già nel 2008 per avere seguito i “dieci passi” redatti dall’Unicef e dall’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) per la promozione dell’allattamento al seno.

interpretare disegni bambini

I disegni dei bambini ci parlano di loro

interpretare disegni bambini

In quanti modi i nostri bambini comunicano con noi? Molti più di quelli che immaginiamo. Finché sono neonati, dobbiamo imparare a conoscerli interpretando i loro segnali non verbali: il pianto, le espressioni del volto, il linguaggio del corpo. Poi i bimbi crescono e imparano a parlare, ed in un certo senso tutto diventa più semplice. Eppure, spesso non basta la parola per esprimere le emozioni più profonde (del resto, non basta neanche agli adulti!) e allora possiamo provare a comprendere qualcosa di più del loro mondo interiore osservando i loro disegni.

Uccidere per amore, ma per amore di chi?

Ci sono sentimenti universalmente validi, cose che non variano da paese a paese, nè da cultura a cultura; una sorta di capisaldi della nostra esistenza, attorno ai quali organizziamo la nostra vita, dalla nascita alla morte, dal singolo, alla famiglia, alle istituzioni.

Tra queste cose possiamo certamente annoverare il considerare ingiusto l’omicidio, il furto, la violenza. Tra le massime certezze poi c’è l’amore incondizionato tra madre e figlio.

Eppure ci sono casi in cui questi capisaldi vengono contraddetti, trasgrediti, spazzati via da gesti folli o forse troppo lucidi per essere compresi appieno. Difficile giudicare.

Proposta choc: una Barbie calva per affrontare il tumore

Stavolta care mamme, ho bisogno di voi, per formularmi un’opinione. La notizia che più mi ha colpito questa settimana è quella della Barbie calva. Ne avete sentito parlare? Un gruppo di consumatori americani sta cercando di convincere la Mattel, l’azienda che produce la bambola, affinché confezioni un modello di Barbie senza capelli, per le bambine malate di tumore.

I bambini capiscono la loro mamma anche se parla una lingua sconosciuta

I nostri figli ci capiscono anche se parliamo loro una lingua sconosciuta. Sarebbe infatti il tono con cui pronunciamo le parole ad incidere sulla loro capacità di comprensione di ciò che diciamo e non la lingua in cui lo pronunciamo.

A dimostrarlo è uno studio condotto presso la Scuola universitaria di Psicologia dell’Università di Cardiff (in Gran Bretagna) e pubblicato sulla rivista scientifica Cognitive Development. La studio è stato coordinato dalla dottoressa Merideth Gattis ed ha coinvolto un campione di bambini di un anno di età e le loro rispettive mamme.

Il biberon rende i bambini più calmi, rispetto l’allattamento al seno

Il bambino è nervoso? Forse è stato allattato al seno. Sono molti gli studi che invitano le mamme all’allattamento naturale, considerato il miglior nutrimento. Quando però ho letto la nuova ricerca della Medical Research Council Epidemiology Unit di Cambridge (Regno Unito) sono rimasta molto colpita, perché gli esperti sostengono che il latte materno possa rendere il piccolo irritabile.

Scoprire il sesso del bambino con un facile esame del sangue può aumentare (in alcuni Paesi) il pericolo “aborto selettivo”?

Come scegliere il corredino, rosa o blu? E la cameretta? Sono molti i genitori che desiderano sapere il sesso del loro bimbo in arrivo, per organizzare il benvenuto e poi perché è bello fantasticare su questo “esserino” che, miracolosamente, cresce dentro di noi. Inoltre, è molto più comodo, per avere tempo, per scegliere il nome giusto. Non è ovviamente per tutti così.