Anche gli uomini soffrono di depressione post partum

depressione-post-partum-papaNoi mamme ci lamentiamo sempre perché ci sembra che il nostro partner non capisca i malesseri o le ansie che arrivano subito dopo il parto eppure da una recente ricerca si è scoperto qualcosa di quantomeno interessante. Dopo aver parlato di uomini che “sentono” la gravidanza con la sindrome di Couvade, oggi ci troviamo a discuture di uomini che vengono colpiti dalla depressione post partum.

La depressione post partum o baby blues, come abbia detto diverse volte, colpisce le neomamme subito dopo il parto al massimo entro tre o quattro mesi da esso e si presenta con forti sbalzi d’umore e ansia rispetto al compito genitoriale, purtroppo è una malattia molto diffusa e può colpire fino al 20% delle mamme. Il baby blues può regredire da solo oppure degenerare in una vera e propria depressione.

Aperto a Roma il Centro per la Nutrizione del Bambino

centro nutrizione bambino

Venerdì scorso è stato inaugurato a Roma il Centro per la Nutrizione del Bambino, un progetto realizzato dall’associazione Salvamamme che da anni si occupa di offrire cibo ai bambini i cui genitori si trovano in difficoltà, e sostenuto dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma. La nuova struttura è in grado di assicurare pappe, omogeneizzati, latte in polvere e pannolini, ma anche supporto psicologico e medico sanitario alle mamme e ai bambini in situazioni di indigenza.

Inoltre, grazie all’impegno del II Municipio di Roma, attorno al centro è stato costruito un giardino con panchine e giochi per bambini. Il nuovo Centro per la Nutrizione del Bambino è stato intitolato a Matteo Bonetti, consigliere municipale e presidente della Commissione affari sociali, scomparso nel 2009, molto attivo sul piano sociale e per la difesa della famiglia e dei bambini. Roberta Angelilli, delegato del sindaco di Roma per i diritti dei minori ha dichiarato:

Non si tratta solo di un buon progetto, ma è un esempio di buone prassi da esportare a livello europeo. Qui si offrono cibo e servizi, non oggetti riciclati. Le mamme in difficoltà e i loro bambini si devono sentire bene, devono essere accolte in un posto bello come è il centro per la nutrizione del bambini.

La varicella in gravidanza

varicella in gravidanza

La varicella interessa di solito i bambini fra i 5 e i 10 anni di età ed è piuttosto infrequente che si verifichi negli adulti; tuttavia può accadere e se a prenderla è una mamma in attesa questo è fonte di grandi preoccupazioni. Vediamo quindi di capire un po’ meglio cos’è la varicella e come possiamo metterci al riparo da eventuali contagi.

Cos’è la varicella?

La varicella è una malattia esantematica infettiva provocata dal virus Varicella zoster che appartiene alla famiglia degli Herpes virus. Si manifesta con una leggera febbre, uno stato di malessere generale e la comparsa di esantemi pruriginosi che appaiono prima di colore rosso, quindi si trasformano in vescicole piene di liquido che una volta seccate cadono da sole.

Come si prende la varicella?

La trasmissione della varicella avviene per via aerea, ovvero attraverso la tosse e gli sternuti delle persone che ne sono affette, oppure attraverso il contatto diretto con le vescicole infette. Naturalmente possono essere contagiate solo le persone che non l’hanno già avuta e che non sono vaccinate.

I Racconti del parto: come è nato il mio primo figlio

racconti-partoBuongiorno mamme, come promesso oggi vi racconterò come è nato il mio primo figlio e spero che la mia storia possa essere di aiuto a qualche panciona in procinto di mettere alla luce il proprio cucciolo. Dunque il mio primo figlio è nato il 6 dicembre del 2005, esattamente a 40 settimane e un giorno, che puntualità! Ma partiamo con il dire che la mia attenzione nelle ultime settimane di gestazione era un pò orientata ad altro infatti il 17 novembre era venuto al mondo il mio primo nipote ed io ero molto concentrata nel conoscerlo e nell’accudirlo in attesa che nascesse mio figlio, devo dire che questo diversivo mi è stato utile per non vivere con ansia le ultime settimane. Ma torniamo a noi, la notte del 6 dicembre ho cominciato a sentire molte contrazioni e soprattutto ho potuto vedere che avevo perso il famoso tappo mucoso, la cosa che però mi ha spaventata è stata che questo tappo era, a dispetto di ciò che mi avevano detto, fatto di sangue rosso vivo e non semplicemente striato di sangue “vecchio”. Spaventata dalla cosa ma sempre con molta calma verso le 4 del mattino io e mio marito eravamo in bagno a farci belli per il nostro primogenito che probabilmente sarebbe nato di li a poco, lui si faceva la barba ed io mi lavavo e stiravo i capelli. Se stai pensando che siamo folli, concordo ma la mente umana a volte da dimostrazione di essere un pò “fuori” soprattutto in certe occasioni.

Prenota la tua crociera Royal Caribbean e scopri come ricevere una buono del valore di 200 euro

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La famiglia, i bimbi piccoli, il lavoro, tolgono ad una mamma praticamente tutto il tempo a disposizione e, a volte, ci si ritrova a pensare, magari la sera quando tutti finalmente dormono, che una vacanza sarebbe proprio quello che ci vuole. Il cuore sobbalza per qualche secondo e poi mille pensieri affollano la testa, ricordando che partire richiede una spesa non indifferente e alcuni viaggi non sono adatti ai più piccoli. La Royal Caribbean risolve entrambi i problemi, visto che offre servizi adatti ad ogni età ed esigenza e, in più, propone un interessante concorso che permetterà di risparmiare fino a 200 euro. La compagnia di navigazione preferita dai cultori della crociera, grazie al comfort e alle moltissime tratte coperte, lancia  infatti un’offerta che consentirà agli utenti interessati di spendere il proprio bonus a bordo delle navi Splendour of the seas e Navigator of the Seas. La campagna pubblicitaria, valida fino al prossimo 30 maggio, fornirà la possibilità di prenotare un viaggio fino al 5 giugno e ricevere l’omaggio, a tutti coloro che interagiranno con il video promozionale che racconta la vita sulle navi del gruppo e le iniziative proposte a bordo e cliccheranno su questo link, compilando l’apposito form.

I bambini non vanno lasciati piangere

fermare pianto neonato

Il pianto dei bambini: un argomento di cui abbiamo già parlato all’interno di Tutto Mamma. In questo articolo vi abbiamo detto che esistono diversi “tipi di pianto” e soprattutto vi abbiamo consigliato di non lasciare piangere troppo a lungo i vostri bambini.

L’esperta Penelope Leach spiega

Un bambino lasciato solo alla fine smetterà di piangere non perché abbia imparato a dormire felicemente da solo, ma perché è estenuato e non spera più di ottenere aiuto

Integratori multivitaminici in gravidanza per non far nascere bambini sottopeso

integratori multivitaminici

Che le vitamine assunte tramite l’alimentazione facciano bene anche in gravidanza è risaputo, ora la scienza dà il via libera anche all’uso degli integratori multivitaminici durante la gestazione, soprattutto alla luce delle recenti scoperte che hanno evidenziato come prendere questi integratori faccia diminuire il rischio di partorire bambini sottopeso; i bambini che nascono sottopeso, oltre ad essere più vulnerabili, rischiano di sviluppare in futuro delle malattie come problemi respiratorie e ed epatici. Secondo i ricercatori, gli integratori multivitaminici sarebbero particolarmente utili soprattutto se la gestante non segue una corretta alimentazione

La ricerca in questione è stata condotta dalla Massey University della Nuova Zelanda, diretta dalla dottoressa Louise Brough e pubblicata sul British Journal of Nutrition; lo studio è stato effettuato su un campione di 400 donne incinte, il 72% delle quali mancava di vitamina D, il 13% di ferro e il 12% di vitamina B1.

Il papà in sala parto

padri in sala partoNonostante pubblicità e film non facciano altro che propinarci l’immagine del papà felice che esce dalla sala parto comunicando orgoglioso a parenti e amici l’avvenuta nascita del proprio erede, sembra che la presenza del padre in sala parto sia meno comune di quanto si crede. Sono in molti infatti a rinunciare ad assistere la propria compagna nel momento più significativo della vita della coppia.

In particolare, secondo quanto ho appreso leggendo una rivista specializzata, sembra che si possano individuare quattro categorie di comportamenti messi in atto dai futuri padri durante la gravidanza e al momento del parto: quelli che hanno meditato per nove mesi sull’opportunità di assistere al parto e che, giunto il momento fatidico, si sono fiondati accanto alla propria compagna senza esitare, quelli che nonostante tutte le buone intenzioni all’ultimo minuto fanno retro front e fuggono via, quelli che si sono sempre detti contrari ad assistere alla nascita del proprio figlio ma alla fine non se la sentono di lasciare sola la propria compagna e, infine, quelli che si sono sempre detti contrari e restano fedeli alla propria posizione.

Un rimedio per le coliche dei neonati

colichette neonato fermenti latticiCome far passare le colichette ai neonati?

Una piccola ma doverosa premessa. I piccoli, in modo particolare nel primo mese di vita (ma anche fino ai primi 45 giorni) spesso sono afflitti da piccole coliche e rigurgiti. Comprensibilmente molte mamme e papà, soprattutto se si tratta del primo figlio, possono essere un po’ spaventati di fronte a questa situazione; a questo proposito i pediatri ricordano però che si tratta di un fenomeno del tutto normale dato che ancora l’intestino deve maturare. Non so se ne siete a conoscenze ma fino a dopo la seconda guerra mondiale nelle campagne italiane i genitori usavano il ciuccio con il papavero dentro. Si sa che dal papavero si ricava l’oppio ed i piccoli risultavano essere molto più tranquilli.

Se fino a poco tempo fa non si conosceva la causa che portava alle colichette ora un gruppo di ricercatori italiani è giunto alla conclusione che il tutto sia dovuto ad una mobilità gastrica più lenta.

L’uso degli oli essenziali in gravidanza

oli essenziali in gravidanza

La gravidanza è un periodo durante il quale il corpo e l’organismo sotto soggetti a cambiamenti sostanziali, queste trasformazioni portano inevitabilmente con se disturbi e malesseri che in condizioni normali potrebbero essere sedati con i farmaci; abbiamo già parlato delle conseguenze dell’uso di farmaci in gravidanza e del fatto che vanno assunti previo consiglio medico, oggi, quindi, affronteremo il tema delle cure fitoterapiche.

Se in condizioni normali ricorrere ai rimedi naturali e alla fitoterapia può essere un bene, durante la gravidanza non sempre lo è, e per questo, è sempre meglio ricorrervi dopo aver interpellato il medico o il ginecologo; questo è valido anche per le semplici tisane, basti pensare che ci sono piante come il rosmarino e l’anice che contengono dei principi essenziali che possono far male al feto.

Come ho avuto mio figlio grazie al metodo Billings

metodo billings come si usa

Sono trascorsi molti anni dalla prima volta che a cena a casa di amici appresi dell’esistenza del Metodo Billings per il controllo della fertilità; a parlarmene fu un’altra ospite che, prossima alle nozze, stava frequentando un corso di preparazione matrimoniale in parrocchia. Il metodo in questione era stato presentato come metodo anticoncezionale naturale, fra i pochi quindi ammessi dalla religione cattolica.

La ragazza ne era talmente entusiasta e ne parlava con tale enfasi che ben presto tutto il gruppo venne coinvolto nella conversazione la quale, tra chi si dichiarava favorevole e chi contrario, chi le chiedeva “ma perchè non ti pigli la pillola punto e basta?!” e chi cercava, non senza una punta di raccapriccio, di capirne di più (mi riferisco ai signori uomini naturalmente!), assunse presto un tono umoristico.

Frattanto un’amica medico cercava, senza risultato, di contenere il suo entusiasmo avvertendola dei molteplici fattori che possono incidere sulla consistenza del muco cervicale e che, non avendo nulla a che vedere con la fertilità, avrebbero potuto portarla fuori strada (la futura sposa era fermamente convinta che sarebbe ricorsa  al metodo Billings a scopi anticoncezionali). Andammo avanti così per un po’ di tempo (io ero fra i più scettici) e finita la bella serata ci salutammo.

Bambini nati nei mesi invernali a rischio allergie alimentari

mese nascita e allergie alimentariSecondo uno studio condotto dall’equipe di Milo Vassallo del Massachusetts General Hospital di Boston il mese in cui un bambino nasce può predisporre a determinate malattie; così ad esempio i bambini che nascono nei mesi invernali e autunnali possono avere maggiori rischi di soffrire di allergie alimentari rispetto ai bambini nati in estate oppure in primavera.

Questo, sempre secondo i ricercatori dipende dalla luminosità della stagione; i mesi freddi, poiché sono meno luminosi vengono associati ad una minore esposizione ai raggi UV-B e quindi a meno vitamina D (che verrebbe prodotta esponendosi al sole). Per arrivare a questi risultati gli esperi hanno esaminato oltre 1000 pazienti allergici ai cibi, prendendo in esame tutti gli accessi al pronto soccorso per questa reazione allergica avvenuti tra il 2001 e il 2006.

Il metodo Ogino-Knaus

metodo ogino-knaus

Il metodo Ogino-Knaus è un metodo che veniva un tempo ampiamente utilizzato per individuare i giorni fertili della donna e scegliere quindi astenersi o avere rapporti sessuali a seconda che si desiderasse avere un figlio o evitare una gravidanza indesiderata; come tutti i metodi per sapere si è in ovulazione quindi può essere usato a scopi anticoncezionali.

Tuttavia lo stesso Kyusaku Ogino, il medico giapponese che lo individuò nel 1924 nel corso di studi sulla fertilità della donna, ne sconfessò l’uso a scopi anticoncezionali che fu introdotto qualche anno dopo, nel 1928, dal medico tedesco Hermann Knaus. Il metodo Ogino-Knaus è infatti tutt’altro che affidabile ed è stato ampiamente superato da altri metodi anticoncezionali naturali molto più precisi.

In aumento bambini nati fuori dal matrimonio

aumento bambini nati fuori dal matrimonioGià da qualche anno all’interno della nostra società stiamo assistendo a profondi cambiamenti che spesso coinvolgono la famiglia; famiglia che sempre più spesso non può più essere definita usando la classica definizione, marito, moglie e figli.

A dirlo non sono io (anche se è sufficiente dare uno sguardo intorno a noi) ma i risultati di una statistica realizzata da Alessandro Rosina, docente di Demografia all’università Cattolica di Milano. Pensate che nei prossimi dieci anni un bambino su due nascerà da genitori non sposati. Una trasformazione già in atto se si considera che il numero di figli naturali, per distinguerli da quelli legittimi (nati all’interno del matrimonio) supera il 20% di tutte le nascite.