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alimentazione, dieta, fertilità, fecondazione eterologa, test, anomalie, I gemelli nati alla 37esima settimana sarebbero meno a rischio

Parlare al feto nel pancione, un falso mito

Parlare al feto mentre si trova nel pancione, fargli ascoltare la musica, magari leggergli una fiaba: si è sempre pensato che interagire con il feto all’interno del pancione fosse importante per la formazione del bambino. Convinzioni che alla fine si rivelano come un falso mito: i feti riescono a malapena a sentire il rumore che proviene dall’esterno e di certo non riescono ad ascoltare la voce di mamma e papà o gli input che gli arrivano dall’esterno.

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La conferma arriva dallo studio condotto da Marisa Lopez-Teijón e dalla sua equipe dell’Institut Marquès presentato all’Istituto Karolinska e l’Università di Stoccolma sulle capacità di udito del feto.

Calco del pancione: ecco come fare il Belly Casting

Calco del pancione: ecco come fare il Belly Casting

Spopola da qualche tempo negli Stati Uniti, dove è diventata quasi una mania e dove sono sempre più numerose le mamme a decidere di ricorrervi. Il Belly Casting questo il suo nome, altro non è che il calco del pancione utile per avere un ricordo “materiale” ed indelebile della dolce attesa. La pratica consiste nella realizzazione di un vero calco che una volta indurito può essere decorato a piacere. Il momento migliore per fare il calco si stima intorno alla trentacinquesima settimana di gravidanza.

 

Calco del pancione: ecco come fare il Belly Casting

Gravidanza, 303mila donne l’anno muoiono durante parto

Tutto si può migliorare, verissimo. Restiamo comunque un Paese molto fortunato, soprattutto perché la nostra sanità è un’eccellenza e partorire in Italia, salvo alcuni sfortunati casi, è sicuro per la mamma e per il bambino. Purtroppo non è ovunque così. Ogni anno nel mondo 303 mila donne muoiono durante la gravidanza e il parto, mentre 2,7 milioni di bambini muoiono nei primi 28 giorni di vita e 2,6 milioni nascono morti.

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nostalgia pancione

La nostalgia del pancione

Avete appena partorito e tra le mille emozioni che vi bombardano ce n’è una che proprio non avreste mai creduto di poter provare? Bene, la nostalgia del pancione è molto più frequente di quanto si possa pensare. Sembra quasi un controsenso ma, nonostante all’inizio della gravidanza ci si senta in qualche modo turbate dai cambiamenti che la gravidanza provoca sul corpo, dopo il parto può avvenire la stessa cosa.

nostalgia pancione

San Valentino con il pancione: come festeggiarlo

San Valentino è la festa che celebra l’amore per eccellenza e se per tutta la vita lo si è festeggiato con la persona amata, chi si trova attualmente in dolce attesa, per forza di cose, lo trascorrerà in tre. La festa acquista così decisamente un nuovo sapore, e si caratterizza per il valore aggiunto di avere con noi, seppur ancora dentro il pancione, il frutto di questo amore. C’è chi, sulla base di questa premessa, senta ancora più forte il desiderio di festeggiare il 14 febbraio, magari organizzando una sopresa speciale, e chi invece continui a percepirla più come una trovata puramente commerciale.

San Valentino con il pancione

Dipingere il pancione va di moda ed è rilassante per la mamma

Va sempre più di moda dipingere il pancione e poi magari fotografarsi e diffondere questa immagine di dolcezza e attesa su internet. Che ne pensate? La gravidanza, all’era dei social network, è diventato un fenomeno mediatico, nonostante ci sia ancora gente che decida di viverlo provatamente. Questa moda, che arriva dagli Usa e ovviamente ha contagiato prima di tutto vip del calibro di Alanis Morissette e Mariah Carey, è salutare.

 

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Viaggiare in gravidanza, ecco i consigli utili

Viaggiare in gravidanza, ecco i consigli utili

Viaggiare in gravidanza, ecco i consigli utili

 

Agosto è il mese per eccellenza dedicato alle vacanze. Anche chi sia in dolce attesa non fa eccezione, anzi spesso è proprio consigliato un momento di puro relax da decicarsi dopo un anno impegnativo. Che andiate al mare o in montagna, che vi spostiate in auto o con l’aereo, viaggiare in gravidanza richiede alcuni piccoli accorgimenti e precauzioni per non incorrere in spiacevoli inconvenienti e per scongiurare ogni possibile pericolo. Ecco di seguito qualche consiglio pratico dedicato a chi stia per partire con il pancione.

In vacanza con il pancione, le mete consigliate e quelle da evitare

L’estate è davvero alle porte e il caldo afoso sembra essere intenzionato a precedere il suo arrivo ufficiale. Tu sei lì con il tuo bel pancione o comunque con il tuo bimbo in grembo e ti stai chiedendo dove potrai andare a trascorrere le ferie visto la stato di gravidanza. Be’ quasi dappertutto stai tranquilla! Dopo il salto vediamo come scegliere la meta delle tue vacanze in modo da trascorrerle nel più sereno dei modi.

Il singhiozzo del feto

A partire dal secondo trimestre di gravidanza la futura mamma sente il proprio bambino muoversi dentro al grembo. All’inizio è solo uno sfarfallio appena percettibile ma con il passare del tempo intercettiamo le capriole del nostro cucciolo con molta facilità. Tuttavia, è nel corso del terzo trimestre che i movimenti del feto sono avvertiti in maniera netta e sono anche ben visibili con il pancione che si sposta ora da una parte ora dall’altra: un bozzo, una rientranza, un piedino che “punta” vengono salutati dalla gioia e dalla curiosità di mamma e papà.

In gravidanza bisogna rilassarsi!

Le future mamme, si sa, tendono a rallentare un po’ rispetto ai ritmi consueti. Fino ad ora tutte noi abbiamo sempre pensato che si trattasse della logica conseguenza dell’aumento di peso o meglio delle dimensioni dell’utero e del senso di pesantezza che questo comporta; per non parlare poi della prudenza dovuta alla consapevolezza del prezioso “carico” di cui si è portatrici durante i nove mesi dell’attesa.

Il pancione che cresce

Durante la gravidanza il corpo della donna è soggetto a numerosi cambiamenti dei quali i più visibili interessano la pancia.

Il pancione cresce molto rapidamente ed è la prova più tangibile che dentro di voi sta crescendo una nuova vita. In linea di massima, il pancione inizierà ad essere visibile dalla ventiduesima settimana di gestazione e crescerà all’incirca di 2,5 centimetri al mese. La forma e le dimensioni che il pancione potrà assumere nel corso della gravidanza sono svariate e dipendono da numerosi fattori come il vostro peso, quello del vostro bambino, l’elasticità dei vostri muscoli, etc.. Osservare il vostro pancione che cresce può essere utile per monitorare la vostra salute e soprattutto quella del vostro bambino. Un pancione che cresce molto poco, infatti, può indicare che anche il vostro bambino sta crescendo lentamente mentre un pancione molto grosso e teso può significare che soffrite di diabete gestazionale.

Gravidanza: cosa c’è nel pancione?

La pancia della donna, durante i nove mesi di gravidanza, è quella che subisce i più visibili cambiamenti dovuti, principalmente alla crescita del feto al suo interno. Il pancione, come tutte le mamme sanno, rappresenta per il bambino il nido dove per nove mesi vivrà e crescerà sicuro e protetto. Ma vi siete mai chieste cosa c’è nel pancione e cosa circonda il vostro bambino durante la gestazione? Il vostro bimbo, dentro la pancia è circondato da diverse strutture che lo proteggono da aggressioni e gli consentono di crescere e svilupparsi al meglio.

Sacco amniotico

Il sacco amniotico è una struttura trasparente e sottile che avvolge e protegge il feto nel ventre materno. Esso è composto da acqua, sali minerali, proteine e lipidi ed è costituito da due membrane chiamate Amnios e Corion.

Il belly mask: un calco in gesso del proprio pancione

belly casting

Da sempre le donne in dolce attesa e i loro compagni cercano di fissare nella memoria ogni attimo della gravidanza e per farlo ricorrono spesso a fotografie e filmati. Ora è possibile fare di meglio e creare un calco in gesso del proprio pancione. Si chiama bellycasting (o belly mask) ed è la moda, nata in Olanda ma diffusasi in tutto il mondo, di realizzare un calco in gesso personalizzato e su misura del proprio pancione da mamma in attesa. Il risultato è una sorta di scultura che la futura mamma può conservare e magari mostrare al proprio bimbo quando è grandicello. Il procedimento per realizzare il calco è relativamente semplice.

Bonding prenatale, ossia legame empatico tra madre e feto

bonding prenatale

Il termine inglese “bonding” significa “legame empatico” e, con riferimento alla gravidanza, indica la relazione che va stabilendosi tra il feto e la futura mamma durante la permanenza del nascituro nel pancione. Questo rapporto si costruisce gradualmente sulla base di scambi sensoriali ed emotivi che, nel corso dei nove mesi, si fanno via via più definiti e articolati, e individua il suo componimento nel reciproco riconoscimento che si verifica tra madre e figlio subito dopo il parto.

A partire da questo momento tale legame evolve nel cosiddetto rapporto di attaccamento che andrà consolidandosi tra loro, in particolare nel primo anno di vita del bimbo. Accanto allo sviluppo fisico del feto, durante i mesi dell’attesa vorrebbero quindi poste le basi di quella che sarà la relazione futura tra il piccolo e la sua principale figura di riferimento, quindi di una componente essenziale della maturazione emotiva e cognitiva dell’individuo.

Ecco perché si rivela così importante riuscire ad attivare quanto prima il contatto con la creatura che va formandosi all’interno del vostro corpo, avendo cura di coglierne i messaggi e stimolare le reazioni: ciò vi predisporrà nel modo migliore al prossimo incontro con lui, oltre che favorire il precoce utilizzo da parte del feto alle sue abilità sensoriali e percettive, stimolandone lo sviluppo.