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Bambini e internet, i genitori non conoscono i pericoli

I nostri figli devono usare la tecnologia. È molto importante. Non possiamo crescere un gruppo di asociali. È vero ai nostri tempo non avevamo neanche il telefono cellulare (il mio primo è stato a 18 anni ed è grosso come un citofono) e i nostri bambini navigano su internet. È la vita. Il mondo va avanti e noi dobbiamo stare al passo. Ciò non vuol dire, però, non capire i pericoli e i limiti del web.

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Bambini internet campagna contro trappole Web

Bambini ed internet, la campagna contro le trappole del Web

E’ indubbio il grande potere di Internet. In pochi anni ha totalmente rivoluzionato la nostra vita accorciando le distanze, rendendo per certi versi più facili i rapporti e fornendo tutta una serie di preziose risorse. E’ anche vero, però, che del rovescio della medaglia spesso a farne le spese sono i più piccoli. Contro le trappole del web nelle quali i bambini possono imbattersi arriva la campagna “I Supererrori. Le regole del supernavigante“.

Bambini internet campagna contro trappole Web

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PlayKids Talk, la prima applicazione di messaggistica sicura per i bimbi

Può essere considerata come l’equivalente di WhatsApp per i più piccoli. PlayKids Talk, appena arrivata e disponibile sullo store, è un’applicazione di messaggistica destinata ai più piccoli e totalmente sicura. Permetterà ai bambini di poter scambiare con i propri coetanei ma anche con i geniori, zii e nonni, messaggi, foto e file sotto l’attenta supervisione di mamma e papà.

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Navigare sicuri in rete: il vademecum per ragazzi e genitori della Polizia di Stato

Navigare in Internet è uno strumento indispensabile, ma è anche pericoloso se non lo si fa con attenzione, non solo perché si possono incontrare persone non ben intenzionate ma anche perché favorisce lo sviluppo di alcune psicopatologie, come l’internet addiction. Per questo motivo la Sip, società italiana di pediatria e la Polizia di stato, hanno creato un nuovo vademecum per rendere più sicura la navigazione su Facebook.

 

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Regali tecnologici bambini attenzione rischi

Regali tecnologici ai bambini: attenzione ai rischi

Regali tecnologici bambini attenzione rischi

Il Natale è appena passato e ricevuti i relativi regali non resta che goderseli. C’è chi abbia optato per dei giocattoli, chi per dei giochi in scatola, chi per dei pupazzi o ancora per dei puzzle e chi invece, aderendo alla tendenza del momento, abbia ceduto all’acquisto di apparecchi hi-tech per i propri bambini. Fin quì niente di male, i tablet ed i computer, se adeguatamente utilizzati sotto l’attenta supervisione dei genitori, possono rivelarsi degli strumenti utili che al gioco coniugano apprendimento e nuove conoscenze. C’è anche da considerare però il rovescio della medaglia, ovvero i rischi legati alla connessione ad internet.

bambina virtuale

Sweetie, la bambina virtuale per scovare i pedofili sul web

bambina virtuale

Internet è pericoloso per i bambini? Mi piace pensare che la Rete sia un luogo d’incontro, un’opportunità per conoscere e per scoprire cose nuove, una sorta di piazza. Lascereste mai il vostro piccolo in una piazza di una grande città da solo o comunque senza un adulto di vostra fiducia? La stessa cosa vale per il web. I pericoli sono i medesimi e lo dimostra l’esperimento condotto dall’associazione Terre des Hommes, che è stata ripresa da tutti i giornali. In che cosa consiste? TdH ha creato una bambina virtuale, chiamata Sweetie, come esca per pedofili o adulti con pessime intenzioni.

Homepage di Twigis.it

Twigis, il primo social network italiano per bambini in collaborazione con Telefono Azzurro

Homepage di Twigis.it

C’è un nuovo strumento per intrattenere i bambini e si chiama Twigis.it, la versione italiana di Tweegee.com, il primo social network per i piccoli di casa debuttato nel 2008. In che cosa consiste? È una piattaforma divertente e istruttiva che mescola news a giochi. Qui i bimbi possono creare il loro profilo, fare esperienze virtuali in piena sicurezza, giocare con gli amici e soprattutto i genitori possono stare sereni perché è un mondo controllato e pensato apposta per loro.

Famiglia Bublè in sala parto

Neonati su Facebook un’ora dopo il parto: la nuova tendenza social

Famiglia Bublè in sala parto

Tutti in prima pagina. Non sarà la copertina di un giornale patinato, ma la tiratura di alcuni social network a volte è ancor più estesa. La tendenza dei neo genitori, ma anche dei parenti e amici più intimi, è quella di condividere l’immagine del proprio bebè, arrivato al mondo da circa un’ora e ancora con gli occhi chiusi, su Facebook. In ordine di tempo, l’ultimo vip ad avere annunciato l’arrivo del suo bimbo così è Michael Bublè.

Bambini dipendenti dal web a 11 anni

Ore e ore davanti alla tv? Anche, non solo. I bambini passano moltissimo tempo davanti al pc e dimostrano un’insana passione per la Rete. Lo abbiamo detto in diverse occasioni: Internet è uno strumento formidabile ed è giustissimo che i piccoli lo sappiano utilizzare. Non è pericoloso a prescindere, quanto è molto pericolosa una fruizione selvaggia.

NavigaBimbo, Internet più sicuro e a misura di bambino

Torniamo a parlare di Internet. Dopo aver riflettuto sull’importanza della Rete nella nostra vita e in quella dei nostri bambini, dobbiamo però ammettere che il web è ancora un terreno abbastanza inesplorato per la maggior parte delle mamme. È normale quindi che ci sia preoccupazione nel lasciare il piccolo da solo davanti al pc.

Il bambino nell’Era Digitale. Quanto conta Internet nella nostra vita?

Quanto conta internet nella nostra vita? Tantissimo. Non neghiamolo. Ci sono giorni che non mi ricordo neanche più cosa fosse la vita prima che esistesse la Rete. Eppure il web, nonostante sia un mondo interessantissimo e soprattutto un luogo di scambio (mi piace pensarlo così), è ancora – per molti – un terreno sconosciuto e da “temere”. Tante volte ho sentito la frase “E’ colpa del computer” o “E’ colpa di Facebook”. Voi? Sono solo strumenti.

Mamme a scuola di Internet

Conversare, comunicare e confrontarsi in Rete. Le mamme 2.0 sono davvero numerose e sempre di più sono i corsi e i seminari duranti cui possono relazionarsi tra di loro. Se da un lato, però, crescono le donne che utilizzano quotidianamente la tecnologia, sono ancora molte le ragazze che con il computer non hanno grande dimestichezza.