PlayKids Talk, la prima applicazione di messaggistica sicura per i bimbi

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Può essere considerata come l’equivalente di WhatsApp per i più piccoli. PlayKids Talk, appena arrivata e disponibile sullo store, è un’applicazione di messaggistica destinata ai più piccoli e totalmente sicura. Permetterà ai bambini di poter scambiare con i propri coetanei ma anche con i geniori, zii e nonni, messaggi, foto e file sotto l’attenta supervisione di mamma e papà.

PlayKids Talk prima applicazione di messaggistica sicura bimbi

PlayKids Talk permette quindi ai bambii di potersi divertire modificando le proprie foto con gli stickers e trasformandole in personaggi buffi, inviare emoticons di ogni tipo e messaggi vocali con buona pace dei genitori che potranno monitorarne l’attività. A loro spetterà infatti decidere con chi i propri figli possano comunicare ed anche tenere sotto controllo i dettagli del traffico dati oltre che le comunicazioni intercorse. Non solo: mamma e papà potranno anche decidere se autorizzare l’utilizzo della fotocamera e dei messaggi vocali.

PlayKids Talk è un’applicazione pensata per i bimbi di 6-8 anni, che stanno imparando o hanno già imparato a scrivere e che possono sfruttare appieno le possibilità fornite dalla stessa (nonostante l’app dia la possibilità di comunicare anche solo attraverso immagini o messaggi vocali) ed abbiano già dimestichezza con dispositivi mobili quali smartphone e tablet. L’app richiede il sistema operativo iOS 8. Le caratteristiche che la rendono così sicura stanno nel fatto che solo l’adulto possa aggiungere e rimuovere contatti, che lo scambio di tutte le tipologie di messaggio sia super protetto e che, come accennato già, solo l’adulto possa autorizzare l’uso della videocamera e del microfono.

Si tratta di una novità sicuramente utile per molti genitori i quali, considerando lo smartphone semplicemente un mezzo per poter comunicare con i propri figli, spesso lo acquistano con troppa leggerezza, non considerando come possa anche celare delle insidie, se non consapevolmente utilizzato. Sarebbe bene, infatti, corredare tale dono da una sorta di educazione all’utilizzo di internet.

Photo Credit | Thinkstock

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