Bambini in ospedale? A scuola grazie all’App “Presente!”

Spread the love

Non c’è niente di più triste che pensare a dei bimbi costretti in un letto di ospedale. La degenza li priva dei piccoli grandi piaceri legati alla loro età come semplicemente lo scorazzare all’aria aperta o il non potere essere in classe, ora che la scuola è iniziata, con i propri compagnetti ad imparare e socializzare. A questo proposito nasce un’App, “Presente!”, che permette ai piccoli pazienti del Bambin Gesù di Roma di poter dialogare con le maestre riguardo le proprie difficoltà scolastiche.

Bambini ospedale scuola grazie App Presente

L’applicazione è stata presentata nel corso dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico al Bambino Gesù. Quì sono quasi 5000 gli alunni delle sezioni di Scuola in Ospedale attivate in accordo con il Miur. Grazie a “Presente!” gli studenti avranno la possibilità di comunicare autonomamente con la scuola e chiedere le lezioni delle quali necessitino. L’App è disponibile sia su Google Play che su Apple Store.

“Presente!” è totalmente gratuita e può essere utilizzata sui più comuni dispositivi mobili, smartphone e tablet. Per attivarla sarà necessario inserire il relativo codice fornito dalla caposala. Non è l’unico strumento a disposizione degli studenti. Grazie a “Segnalo!” la caposala del reparto potrà informare gli insegnanti della scuola presso l’ospedale dei nuovi arrivati. L’applicazione è stata realizzata con il supporto di Accmed.

“Presente!” si preoccupa, così, di garantire la continuità scolastica dei ragazzi ricoverati grazie ad una rete di collaborazioni tra il Miur, i servizi di Scuola in ospedale e il Bambino Gesù. Non solo: è prevista anche l’istituzione di borse di studio che saranno assegnate agli studenti più meritevoli ed a quelli le cui famiglie si trovino in condizioni economiche disagiate. Un servizio veramente meritevole che farà senz’altro sentire meno soli i pazienti lontani da scuola e famiglia durante i lunghi ricoveri e ne permetterà un’istruzione priva di interruzioni, che possono dare vita ad un percorso scolastico difficoltoso.

Photo Credit | Thinkstock

Lascia un commento