La sindrome di Asperger, cos’è
La sindrome di Asperger è un disturbo pervasivo dello sviluppo che rientra nel gruppo dei cosiddetti disturbi dello spettro autistico. Più precisamente, i bambini affetti da sindrome di Asperger vengono definiti autistici ad elevato funzionamento. Infatti, a differenza di quanto avviene nell’autismo “classico” in questo tipo di sindrome non sono presenti marcati deficit di linguaggio o cognitivi. Il disturbo ha una maggiore incidenza tra i maschi piuttosto che tra le femmine e la diagnosi viene posta più tardivamente di quanto non accada in caso di autismo, questo, probabilmente, per l’assenza dei su citati deficit.
La sindrome di Asperger, i sintomi
Le persone con sindrome di Asperger presentano una marcata compromissione delle interazioni sociali, comportamenti ripetitivi e stereotipati, ristretta gamma di interessi e attività, mancanza di empatia, difficoltà a comprendere gli stati d’animo altrui e talvolta le espressioni facciali. Alla sindrome sono correlati altri disturbi quali il disturbo schizoide di personalità e il disturbo dell’apprendimento non verbale e possono associarsi depressione, ansia, disturbo ossessivo-compulsivo. Come accennato, la sindrome non comporta marcati deficit cognitivi, anzi molti individui che ne sono affetti presentano un’intelligenza superiore alla norma e ottenere successi in precise aree di competenza, soprattutto se queste non richiedono necessariamente interazioni sociali.