La listeriosi è una malattia batterica causata da un microrganismo, detto Listeria, che si può trovare nei vegetali, nelle specie animali e nel terreno; questo batterio negli individui sani si trova nella normale flora intestinale e non provoca danni, ma con l’alterazione di alcuni funzioni gastrointestinali, può presentarsi un’infezione.
A causa delle alterazione ormonale che porta con sé, la gravidanza è il momento in cui può presentarsi più facilmente la listeriosi; nella maggior parte dei casi l’infezione avviene tramite gli alimenti, soprattutto quelli congelati, ma il germe è piuttosto diffuso anche nell’ambiente. La prima regola per combattere la Listeria è quella di cuocere bene i cibi crudi, in modo da distruggerla.
Se contratta in gravidanza, la listeriosi può essere molto pericolosa, perché si può trasmettere al feto attraverso la placenta, anche se l’infezione è asintomatica, cioè la madre non presenta segnali evidenti; questa malattia può essere trasmessa al bambino anche al momento del parto, e in questo caso si parla di listeriosi neonatale. Generalmente, l’infezione si manifesta al terzo mese di gravidanza con dei sintomi che spesso vengono scambiati per influenza, e cioè febbre malessere generale, dolori muscolari, e talvolta anche vomito e diarrea.
In gravidanza, quindi, occorre prendere delle precauzioni di sicurezza alimentare per evitare di contrarre questa malattia, e quindi lavate accuratamente le carni crude e le verdure prima di consumarle, e, con la stessa scrupolosità, anche gli utensili impiegati per cucinare cibi potenzialmente pericolosi, cioè quelli crudi; inoltre, riscaldate sempre gli avanzi di cibo prima di consumarli.
Per evitare ogni tipo di rischio, durante la gravidanza cercate di evitare di consumo di latte crudo non pastorizzato, pesce affumicato congelato, alimenti pronti al consumo, come hamburger e hot dog, se non riscaldati ad alte temperature, i formaggi a pasta molle stagionati, quelli freschi in fiocchi e le creme di formaggio e di carne congelate.