Listeriosi in gravidanza, i rischi e la prevenzione

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Come ridurre al minimo il contagio 

È ormai da qualche giorno a questa parte che si torna a parlare di listeriosi, malattia pericolosa causa dal batterio genere Listeria:  da quando, seppure in via precauzionale Findus e Lidl hanno ritirato dal mercato alcuni lotto di minestrone surgelato, è scattata l’allerta. 

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Gli esperti ricordano che la cottura elimina di fatto ogni rischio di contaminazione dal batterio, ma è anche vero che dovrebbero prestare particolare attenzione agli alimenti, alcuni soggetti in particolare, vale a dire, soggetti immunodepressi, anziani e donne in gravidanza.

Le donne in dolce attesa dovrebbe generalmente prestare attenzione alla propria alimentazione considerando anche nel corso della gestazione si presentano una serie di cambiamenti ormonali che tendono ad abbassare le difese immunitarie della donna rendendola particolare soggetta anche alla listeriosi sviluppando do oltre 20 volte il rischio di contrarre il batterio rispetto a una persona in normale stato di salute.

Non si conoscono con esattezza neppure le dosi necessarie per poter contrarre la listeriosi, ma è anche vero che in una donna in stato di gravidanza, intensità e sintomi possono variare.

La gestante potrebbe anche non identificare subito i sintomi della listeriosi e potrebbe anche non accorgersi di aver contratto l’infezione. I sintomi potrebbero coincidere con i classici sintomi influenzali, anche leggeri oppure manifestarsi come mal di testa, perdita di equilibrio e stato confusionale. I sintomi possono verificarsi anche settimana dopo il contagio, il che rende difficile la diagnosi, ma in periodi come questo è bene essere particolarmente accorti.

La listeriosi in gravidanza è pericolosa perché esiste il concreto rischio che  l’infezione possa essere trasmessa al feto o al neonato.

Nel caso del feto la listeriosi si trasmette tramite la  placenta con il rischio di causare abito o parto pretermine. Il rischio potrebbe concretizzarsi anche al momento del parto: il bambino potrebbe essere infettato e avere gravi problemi di salute, dalla polmonite alle lesioni cutanee, dalla congiuntivite fino alla meningite.

Per ridurre al minimo i rischi di contrarre la malattia, le donne in stato di gravidanza dovrebbero in ogni caso mangiare solo solo carne, pollo e pesce ben cotti, non consumare carni pronte al consumo, formaggi molli,  paté o creme di carni fresche, pesce affumicato o bere latte crudo non pastorizzato. Attenzione anche alla regole di base di igiene: indispensabile lavare bene le mani con acqua e sapone dopo avere toccato cibi crudi, lavare bene frutta e verdura, pulire di frequente il frigorifero.

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photo credits | thinkstock

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