L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha aperto nuovi ambulatori

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Buone notizie per gli utenti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma: venerdì scorso sono state inaugurate le nuove sale destinate agli ambulatori specialistici nella sede di San Paolo, ovvero in viale Ferdinando Baldelli; alla cerimonia di apertura erano presenti il sindaco di Roma Gianni Alemanno, l’Arciprete della Basilica di San Paolo Fuori le Mura, Francesco Monterisi e presidente del Bambino Gesù Giuseppe Profiti.

I nuovi locali ospitano diverse attività specialistiche pediatriche, tra le quali chirurgia neonatale, neurologia infantile, oculistica, psicologia e neuropsichiatria infantile, e un presidio stabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico.  A proposito delle attività proposte nei nuovi locali, il sindaco Alemanno ha detto:

Il nostro dovere è fare in modo che le eccellenze del Bambino Gesù possano espandersi nella città. Questo poliambulatorio è una grandissima opportunità perché è facilmente accessibile.

Associazione La Cicogna: un sostegno per i neo genitori

associazione la cicogna

L’arrivo di un bambino è una gioia ma può anche essere fonte di preoccupazioni soprattutto se è il primo figlio; dubbi, ansie cominceranno ad assalire i neo genitori. Cosa fare? Il web ed anche questo blog (qui la pagina Face Book di Tutto Mamma) sono dei punti “di riferimento” in cui le mamme ed i papà possono parlare, condividere esperienze e fare anche domande.

Voglio però segnalarvi anche le interessanti iniziative dell’Associazione La Cicogna di Torino che propone incontri con i neo genitori proprio per cercare di dialogare e confrontarsi.

Quando la carrozzina diventa arte, Petit Nid di Inglesina

carrozzina inglesina le petit nidSiete indecise sulla carrozzina da comprare per il vostro cucciolo in arrivo? Trio, duo, sistema modulare, trasformabile, reversibile, vi siete perse nella giungla della scelta? Oggi voglio parlarvi di una carrozzina che è soprattutto un’opera d’arte, non potrà essere mai la vostra scelta ma vale la pena vederla perché è davvero romantica e fa venire voglia di sognare. Si chiama Petit Nid ed è la nuova nata in casa Inglesina, a vederla sembra una soffice nuvoletta con le ruote e fa pensare alle imminenti atmosfere pasquali. Come si legge dal comunicato stampa di Inglesina, Petit Nid è

Un morbido guscio formato da batuffoli di cotone colorato intrecciati a mano in delicate tonalità pastello, per dare al bebè tutto il calore e la tenerezza di cui ha bisogno. Le Petit Nid è un esemplare unico, una rielaborazione creativa a cura dell’artista vicentina Elvezia Allari, nell’ambito del progetto “Inglesina d’Autore”, nato per celebrare il particolare legame con l’arte e con il design che da sempre caratterizza Inglesina.

Il progetto Smart Inclusion attivo anche all’Ospedale Meyer di Firenze

smart inclusion meyer

Qualche tempo fa vi avevamo parlato dell’inaugurazione presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma di Smart Inclusion, il progetto dedicato ai bambini che si trovano nel reparto di oncoematologia pediatrica e che quindi sono costretti a lunghe degenze, spesso solitarie, in quanto lontani dai loro coetanei e dal loro mondo. Smart Inclusion permette, tramite i contenuti interattivi, di partecipare alle lezioni oppure di passare del tempo grazie ai contenuti proposti.

Finalmente, il servizio Smart Inclusion è stato istallato anche all’Ospedale Meyer di Firenze, presso l’Unità di Oncoematologia Pediatrica, dov’è stato inaugurato dal Ministro Renato Brunetta. Smart Inclusion, basato su una piattaforma realizzata da Telecom Italia, integra servizi di didattica, a programmi di intrattenimento e alla gestione dei dati clinici. Il servizio Smart Inclusion ha la doppia funzione di offrire una finestra sul mondo esterno ai piccoli degenti e di aiutare il personale sanitario nei processi di cura.

Il feto riesce a sentire le stesse emozioni della mamma che guarda un film

feto-emozioniChe i feti siano particolarmente reattivi ai suoni e ai rumori non risulta essere una novità, ne abbiamo parlato diverse volte scoprendo che i piccoli riescono a sentire la musica e sopprattutto possono essere infastiditi da suoni troppo alti, ma che potessero  in qualche modo provare le stesse emozioni della mamma quando lei guarda un film è una notizia alquanto nuova. Da una ricerca giapponese eseguita su donne in gravidanza si evince appunto che lo stato psicoemotivo delle mamme mentre sono intente ha guardare una pellicola cinematografica influenza il bambino che risponde a questa onda emotiva agitandosi oppure calmandosi a seconda del tipo di film.

Lo studio condotto da Kazuyuki Shinorhara dell’Università di Nagasaki si è svolto facendo vedere alle mamme in attesa degli spezzoni di film allegri oppure particolarmente tristi, le pellicole in questione erano Tutti insieme appassionatamente e Il campione di Zeffirelli, i risultati sono stati netti i piccoli infatti davanti al film con Julie Andrews sembravano ballare muovendo insieme le braccia e le gambe mentre davanti alla scena in cui un ragazzo piange accoratamente per la morte del padre arrestavano improvvisamente i movimenti e restavano quasi fermi.

Uno strano virus che si trasmette dai genitori ai figli

virus che si trasmette dai genitori ai figli

A quanto sembra esiste un virus nascosto nei cromosomi dei genitori ma che può essere trasmesso ai figli; virus che nel corso del tempo può attivarsi e causare malattie gravi come il cancro o la sclerosi multipla. Il virus in questione si chiama herpesvirus-6 (HHV-6): si  tratta di un virus noto ai pediatri dato che causa la sesta malattia (che si manifesta con febbre ed eruzioni cutanee su tutto il corpo).

Il disturbo solitamente regredisce da solo ma l’herpesvirus-6 può restare presente nel DNA delle cellule del corpo e quindi manifestarsi in età adulta. Diversi studi hanno quindi collegato la presenza di questo virus a malattie quali la sclerosi multipla, l’encefalite, la polmonite ed alcune forme di cancro.

Mamme che lavorano: meglio un contratto part time

mamma lavoro part time salute figli  miglioreMamme e lavoro: un connubio non sempre facile. Come sappiamo molte mamme subito dopo la gravidanza abbandonano (o perché sono costrette o per volontà) il posto di lavoro; questo perchè non tutti i datori di lavoro sono flessibili e non tutti riescono a capire che le esigenze di una donna nel momento in cui diventa mamma cambiano.

E proprio di flessibilità voglio parlarvi; sono infatti poche le aziende che ad esempio concedono un part time alla neo mamma. Eppure, stando ai risultati di un lavoro svolto da Jan Nicholson del Melbournés Murdoch Children’s Research Institute per la salute dei piccoli proprio un contratto di lavoro part time sarebbe perfetto. Ricerca che ha anche messo in luce come una mamma che stia sempre a casa con il piccolo non vada bene.

L’alimentazione influisce sul sesso del nascituro

alimentazione e sesso nascituro

Dimenticate i metodi della nonna per individuare se il nascituro sarà maschio o femmina, secondo una recente ricerca, basta osservare la propria alimentazione per capire il sesso del  bambino.

Secondo uno studio condotto dalla Dottoressa Cheryl Rosenfeld dell’Università del Missouri e pubblicato sulla rivista PNAS, l’alimentazione della donna in gravidanza influenzerebbe sul sesso del nascituro, e in particolare, le diete ad alto contenuto calorico favorirebbero la nascita dei maschietti, mentre quelle con poche calorie la nascita di femminucce.

Utero (forse) setto e la gravidanza da programmare

utero setto e gravidanzaIeri, per me, è stata una giornata un po’ strana. E’iniziata con la piacevole visita di una mia amica che mi ha mostrato la sua ecografia; lei aspetta una bimba e vedere in 3D la forma di questa piccola (che è ancora minuscola) mi ha commosso.

Nel pomeriggio invece sono andata io dalla mia ginecologa: non aspetto un bambino ma volevo avere spiegazioni circa la durata del mio ciclo che negli ultimi mesi è stato brevissimo. Mi ha tranquillizzata dicendo che è normale soprattutto nei mesi freddi avere il ciclo di una durata più breve rispetto al solito (e che comunque sia è meglio averlo breve che lungo).

Sindrome della morte in culla (forse) causata da anomalia battito cardiaco

SIDS forse causata da anomalia battito cardiaco

La SIDS (sindrome della morte improvvisa del lattante) o sindrome della morte in culla è purtroppo sempre un argomento di attualità; pensate che viene classificata tra le principali cause di morte dei piccoli dal primo al dodicesimo mese di vita.

In linea di massima avviene tra i due e i quattro mesi e colpisce circa 1 neonato ogni mille; purtroppo le cause sono ancora sconosciute ma esistono dei fattori di rischio. Sono ad esempio il dormire a pancia in giù, coperte, fumo di sigaretta dove dorme il piccolo …

Ora però a queste cause forse se ne deve aggiungere un’altra, suggerita dal professor Pascal Bousquet, della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ospedale Universitario presso l’Università di Strasburgo (Francia); secondo lui la sindrome della morte in culla potrebbe essere causata da un’anomalia nel battito cardiaco.

Quattro gemelli ma una è nata tre anni prima

fecondazione assistita 4 gemelli ma una nata tre anni primaEcco una di quelle notizie che sembrano provenire direttamente da qualche film di fantascienza ed invece è realmente accaduta. La protagonista è una donna, Helen Baxter che lo scorso mese di gennaio ha dato alla luce 3 gemellini e fin qui nulla di strano; la particolarità è che in realtà i gemelli sono 4! Solo che una, Alice, è nata tre anni fa. Facciamo un passo indietro.

La mamma che aveva problemi di gravidanza si era rivolta alla Care Fertility clinic di Nottingham ed aveva appunto deciso di portare avanti la gravidanza di Alice e di congelare gli embrioni restanti.

Ogni minuto una donna muore di parto

morire durante il parto

Quello di cui vi sto per parlare, le donne che muoiono per parto, è un argomento molto triste; credo però sia giusto sensibilizzare l’opinione pubblica e magari anche le istituzioni affinché trovino al più presto una soluzione.

Pensate che  nel mondo ogni minuto una donna perde la vita a causa di complicazioni legate alla gravidanza e al parto. Non solo. Anche l’aborto clandestino o comunque sia praticato in condizioni non sicure provoca moltissimi decessi: ben 68 mila. Questi sono soltanto alcuni dei dati presentati a Roma, presso la sede dell’Enciclopedia italiana, da ActionAid, Aidos e Cestas che hanno curato il rapporto 2010 La salute materna dai finanziamenti al campo. Le politiche che fanno la differenza.

Un nuovo studio sulla rottura prematura delle acque e complicanze future

rottura prematura delle acque

Secondo i risultati di uno studio condotto dagli scienziati del Kaiser Permanente Southern California Medical Group di Pasadena circa il 5% delle gravidanze si conclude con una rottura delle acque prematura e  se le donne restano di nuovo incinte prima che siano trascorsi perlomeno 18 mesi si espongono ad ulteriori complicanze.

Non solo. Secondo dr. Darios Getahun che ha coordinato lo studio la rottura anticipata delle acque non solo potrebbe causare parto prematuro ma potrebbe anche esporre sia la madre che il piccolo al pericolo di infezioni. Quindi, sebbene ancora ad oggi non sia del tutto chiaro il motivo per cui le acque si rompano prima del previsto sembra invece essere chiaro che incorrere in una gravidanza pochi mesi dopo l’accaduto possa essere pericoloso.