Il massaggio infantile

massaggio infantile

Mentre presso le culture orientali è una pratica comune massaggiare il bambino appena nato, nei paesi occidentali il massaggio infantile ha cominciato a prendere piede solo da qualche anno a questa parte e viene praticato e insegnato, sempre più di frequente, anche presso centri specializzati e strutture sanitarie all’avanguardia conquistando un numero sempre crescente di giovani mamme.

Questo tipo di massaggio infatti ha moltissimi effetti benefici sia sullo stato di benessere del bambino che sullo sviluppo del legame fra questo e le figure genitoriali: si tratta infatti di un’esperienza molto intensa dal punto di vista affettivo che rilassa il bambino e lo aiuta a percepire chiaramente l’amore di mamma e papà trasmesso attraverso il particolare tipo di contatto fisico e, in più, rappresenta un impagabile momento di relax anche per il genitore che lo pratica.

I regali solidali per la Festa della mamma

festa mamma solidale

Domenica sarà la Festa della mamma, e tra regali e lavoretti e d’obbligo pensare alle mamme che vivono in condizioni disagiate e che non potranno ricevere niente; vi abbiamo già illustrato le iniziative di Pangea Onlus, ora vediamo le altre.

In occasione della Festa della mamma, CBM Italia Onlus ha lanciato una campagna per sostenere le attività del reparto oculistico del St. Francis Health Center di Nazareth in Etiopia; nei Paesi in via di sviluppo, infatti, una donna affetta da cataratta rischia di rimanere cieca per sempre e di vivere una vita di povertà e abbandono, anche se basta un’operazione veramente semplice affinché questo non accada. Con l’iniziativa di CBM Italia Onlus bastano 15 euro per regalare l’operazione ad una mamma etiope e darle la possibilità di vedere il suo bambino.

La festa della mamma, la mia!

festa della mamma

Per motivi che non sto qui a raccontarvi, io ci ho messo un bel po’ di tempo a decidermi ad avere un bambino. In tutti quegli anni però non ho mai dubitato neppure un istante del fatto che un giorno anche io sarei diventata madre ed avrei avuto un frugoletto da stringere tra le braccia, quindi passavo spesso del tempo a fantasticare su tutto ciò che io e il mio bimbo (l’ho sempre immaginato maschio) avremmo fatto insieme: giocare, leggere, chiaccherare. Certo devo ammettere che l’idea delle prime poppate, dei pannolini e dei capricci non mi sfiorava neppure ma credo che questo (per fortuna!) sia piuttosto comune.

Immaginavo invece le sue piccole manine e suoi piedini dolcissimi, le prime parole, i sorrisi, mi sentivo felice sapendo che un giorno la festa della mamma sarebbe stata anche la mia festa e gioivo al pensiero di ricevere un dono, anche un solo bacio, che celebrasse il nostro legame, il nostro reciproco stare insieme. Per i suoi primi anni di vita però ho dovuto “accontentarmi” degli auguri di amici e parenti che, carinamente, hanno pensato a me in quel giorno…almeno fino a ieri:

I feti sono in grado di difendersi dalle infezioni

i feti si difendono da soli dalle infezioniFeti indifesi? Assolutamente no! Pensate che già dalla 21esima settimana sarebbero in grado di difendersi dalle infezioni usando proprio le loro stesse cellule immunitarie. Questo almeno è quanto emerso da una ricerca condotto dall’Immunologia Medica di Bruxelles.

Prima di questo studio era idea comune ritenere che le cellule del feto non fossero mature per essere utili e che quindi i feti si aiutassero con gli anticorpi delle mamme. Invece sembra non essere così e che i feti abbiano “armi” per potersi difendere da soli; una scoperta molto importante e che potrebbe portare allo sviluppo di nuovi vaccini sia per i neonati che per i bambini che ancora non sono nati.

Omega-3 fondamentali per i piccoli prematuri

prematuri.crescita.mozart 1Quando ero incinta dei miei due bambini il mio ginecologo oltre  a prescrivermi la classica dose di acido folico, mi prescrisse anche un’altra pasticca che si chiamava Aladin DHA dicendomi che era fondamentale per lo sviluppo del bambino. Oggi navigando in rete ho trovato finalmente la motivazione. L’Acido docoesaenoico (DHA) o Omega 3 di cui la medicina era composta si ritiene essere un componente essenziale per il cervello e le guaine di rivestimento e protezione del sistema nervoso e, di conseguenza, indispensabile per la crescita e lo sviluppo del cervello dei bambini. Soprattutto dei prematuri che abbandonando la pancia della mamma troppo presto non possono usufruire degli acidi grassi che si accumulano nei tessuti e che tanto sono importanti per la “costruzione” del cervello che si sta sviluppando.

Molte mamme vivono in povertà

povertà delle mamma in Italia

La gravidanza, la maternità sono o sarebbe meglio dire dovrebbero essere moneti bellissimi, indimenticabili; per molte donne è così ma non per tutte.

Pensate che secondo i risultati dell’11esimo Rapporto su Lo Stato delle Madri nel Mondo di Save the Children e il nuovo Rapporto Fondazione Cittalia – ANCI Ricerche per Save the Children su Le condizioni di povertà tra le madri in Italia diffuso proprio pochi giorni prima della Festa della Mamma si evince che ben un milione di donne con figli sotto i 18 anni vive in povertà in Italia. Il nostro paese all’interno di una speciale classifica benessere materno infantile nel mondo si trova al 17esimo posto.

“Sailing for children”: la regata di solidarietà in favore dei bambini

sailing for children

Ancora un’iniziativa di solidarietà in favore dei bambini; quella di cui vi vogliamo parlare oggi si terrà sabato 8 maggio e si chiama “Sailing for Children – Trofeo Scuola Vela”. La manifestazione è organizzata dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Roma con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Regione Lazio, della Provincia di Roma e dei Comuni di Roma e Fiumicino, e vedrà contendersi la vittoria, sulle acque del litorale romano, 50 imbarcazioni con partenza e arrivo dal Porto Canale di Fiumicino.

Le vele delle imbarcazioni saranno simbolicamente di colore bianco, per mostrare la vicinanza e la solidarietà ai progetti di accoglienza per le famiglie dei bambini ricoverati e assistiti dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma; ogni anno i bambini che vengono accolti e curati dall’Istituto sono tanti: i numeri parlano di 35mila piccoli, dei quali il 30% proviene da diverse regioni italiane e dall’estero.

Senza sole in gravidanza i piccoli rischiano la sclerosi multipla

senza sole in gravidanza i bambini a rischio sclerosi multiplaCi sono donne che durante la gravidanza non si espongono al sole per paura di danneggiare il feto; eppure stando ai risultati di uno studio australiano le donne che nel corso dei primi tre mesi di gravidanza non si espongono a sufficienza al sole possono aumentare il rischio che nel corso degli anni il nascituro contragga la sclerosi multipla.

Non esponendosi al sole c’è una privazione della maggiore fonte di vitamina D.

Lo studio ha preso in esame più di 1500 pazienti che hanno questa malattia (che può portare anche a disabilità permanente) nati tra il 1920 ed il 1953 ed è emersa una concentrazione maggiore di nati nei mesi di novembre e dicembre. Mesi in cui le mamme per evitare il freddo restano al coperto.

I feti femminili resistono maggiormente allo stress materno in gravidanza

feto-stressA volte a noi donne dicono che siamo troppo forti, cocciute e determinate, ma nessuno ci aveva mai detto che questi nostri piccoli difetti nascerebbero direttamente nel pancione e che sono molto importanti per la sopravvivenza dei feti femminili allo stress della madre in gravidanza. Sembra infatti che al contrario i feti maschili siano più soggetti a nascita prematura e blocco della crescita intrauterina nel caso in cui la mamma durante la gravidanza si sia sottoposta a stress psico-fisico, se abbia abusato di alcol, fumo o se abbia contratto infezioni. La differenza principale tra la reazione allo stress del feto di sesso maschile e quello femminile riguarda i tempi in cui essi sono in grado di mostrare una reazione positiva allo stress, il maschio nei primi mesi è più forte ma la sua risposta diventa negativa nel caso in cui la situazione negativa si protragga nel tempo, il feto di sesso femminile riesce a gestire le situazioni di stress anche sul lungo periodo conservando uno sviluppo costante.

A Siena in arrivo un bambino per una coppia omosessuale

bambino coppia omosessuale siena

Voglio raccontarvi una storia che forse avrete già sentito. E’ bellissima ma allo stesso tempo triste e ci fa capire come forse (purtroppo) non siamo ancora pronti. Probabilmente non tutte condivideranno il mio pensiero ma mi sento di dire che quando c’è vero amore dovremmo cominciare ad abbattere le ultime barriere che ci rendono ancora troppo diffidenti.

Le protagoniste sono Sara e Margherita una coppia  omosessuale che a breve coroneranno il sogno di diventare genitori; per realizzare questo sogno si sono recate in Danimarca. Hanno raccontato la loro bellissima storia sia su una radio di Siena che sul Corriere di Siena.

Gelmini: rientro immediato al lavoro dopo la maternità. Ma non tutte possono

Maria Stella Gelmini rietro immediato al lavoro dopo la maternità

Come di certo saprete Maria Stella Gelmini è diventata da poco mamma di Emma Wanda ed ha rilasciato un’intervista al settimanale Io Donna; intervista che è stata ripresa dal corriere on line e che in parte vi riporto (potete leggere la versione integrale dell’intervista a questo link)

Subito in pista, come Ilaria D’amico su La7. Ha seguito le polemiche per le sue dichiarazioni sul fatto di potersi permettere un rientro così rapido, a differenza di altre donne meno fortunate?
La gravidanza è una cosa unica, è proprio come dicono. Uno stato di beatitudine che dà una forza incredibile, che non conoscevo. Ti senti più forte di prima. Anch’io, come la D’Amico, ho più facilità di altre donne a tornare subito a lavorare senza trascurare mia figlia. Ma non vuol dire non essere una buona mamma, dovrebbero farlo tutte.

Però le donne normali che lavorano dopo il parto sono costrette a stare a casa.
Lo giudico un privilegio.

Un privilegio? Non è un diritto?
Una donna normale deve certo dotarsi di una buona dose di ottimismo, per lei è più difficile, lo so; so che è complicato conciliare il lavoro con la maternità, ma penso che siano poche quelle che possono davvero permettersi di stare a casa per mesi. Bisogna accettare di fare sacrifici.

Al via la campagna “Sudafrica 2010: tutti in campo contro il traffico di bambini”

mondiali e bambini

È partita da Roma la campagna contro il traffico e lo sfruttamento dei bambini durante il periodo delle partire in Sudafrica, organizzata dalle Ong Terre des Hommes e Ecpat. Proprio il Sudafrica, insieme a Gambia, Marocco e Kenya sono tra le mete più frequentate per il turismo sessuale; ma non solo: il traffico di persone, dopo armi e droga, è quello più fruttuoso in termini di denaro; dalle stime ufficiali risultano essere oltre due milioni i bambini vittime di traffico a scopo sessuale e lavorativo.

La campagna “Sudafrica 2010: tutti in campo contro il traffico di bambini”, patrocinata dal segretariato sociale Rai, nasce dalla preoccupazione che, visto il grande afflusso di visitatori legati ai Mondiali, molti bambini vengano sfruttati, sia in termini di lavoro che sessualmente. Inoltre,  a preoccupar le Ong ci sono i dati forniti dall’organizzazione locale “Molo Songololo”, che ha denunciato la presenza di circa 30.000 prostitute minorenni, e il rischio che possano aumentare con l’arrivo di turisti senza scrupoli è probabile.

Obesità infantile: vietati gli Happy Meal in California

happy meal

Notizia shock per i bambini di Santa Clara in California, dove le autorità locali hanno approvato il divieto di commercializzazione dell’Happy Meal, il menù per bambini di McDonald’s. Questa decisione, apparsa sul New York Times di martedì 27 aprile, si deve al fatto che i bambini amano troppo questo prodotto in quanto all’interno vi si trovano dei gadget di personaggi molto amati dai piccoli, che, quindi per collezionarli, sarebbero spinti ad acquistare sempre più Happy Meal e quindi a mangiare sempre più hamburger aumentando così il rischio di diventare obesi.

Lo scopo della decisione dei funzionari di Santa Clara è quello di prevenire l’aumento di obesità infantile, un fenomeno in aumento anche in Italia; basti pensare che nella zona di Santa Clara un bambino su 4 è obeso. Ken Yeager, il primo firmatario della legge, spiega:

Questa ordinanza impedisce ai ristoranti di sfruttare la passione dei bambini per i giocattoli per vendere pasti ad alto contenuto di calorie, grassi e sodio. L’ordinanza non è diretta contro i giocattoli. Questi ultimi non rendono i bambini obesi.