In Liguria i pediatri rispondono alle mail dei genitori

associazione pediatri extraospedalieri liguri

Ebbene sì: sembra che anche i medici stiano cominciando a sfruttare le potenzialità che il web può offrire. Nel caso specifico mi riferisco ai pediatri della Liguria che hanno deciso di usare il web per rispondere ai dubbi e alle domande dei genitori dei piccoli pazienti. Queste le parole di questo moderno pediatra di famiglia ligure Giorgio Conforti intervenuto in occasione del III Congresso nazionale su vaccini e vaccinazioni di Napoli Napoli e rilasciate ad Adnkronos

Una delle lezioni che abbiamo imparato dalla pandemia influenzale è che il web ci può davvero aiutare ad approcciarci in modo più utile e completo con le mamme e i papà dei nostri pazienti

Il medico grazie al web può rispondere in maniera rapida ai genitori fornendo spiegazioni molto chiare. Il medico sempre ad Adnkronos parla quindi dell’iniziativa ideata dall’Associazione pediatri extraospedialieri liguri (Apel): medici e genitori possono confrontarsi inviando delle mail al sito web creato ad hoc ma anche leggere schede relative a quesiti sanitari.

L’anemia dopo il parto

anemia post partum2

Sapevate che anche le donne che non hanno sofferto di anemia durante la gravidanza potrebbero diventare lievemente anemiche subito dopo il parto? Si tratta di un disturbo definito sideropenia post-partum che in realtà è molto comune fra le neo mamme e fa la propria comparsa nel periodo definito puerperio; a causa del sangue perso durante il parto e con le lochiazioni infatti è possibile che si verifichi una carenza di ferro le cui riserve materne sono già state messe duramente alla prova nei mesi precedenti a causa dell’elevato fabbisogno di questo minerale da parte del feto.

In caso di anemia post parto quindi anche le donne che in precedenza non avevano avuto questo tipo di problema potrebbero accusare i tipici sintomi dell’anemia quali sensazione di debolezza e affaticamento, pallore, capogiri, dolori al petto, irritabilità, accelerazione del battito cardiaco subito dopo uno sforzo anche lieve, mani e piedi freddi ed avere di conseguenza difficoltà nella cura del piccolo e della casa.

Frutta nelle scuole per combattere l’obesità infantile

frutta nelle scuole

Si fa un gran parlare di obesità infantile in grande aumento anche tra i bambini italiani; tra le tante iniziative che sono state realizzate per sensibilizzare i piccoli e i loro genitori sull’importanza di seguire un’alimentazione corretta c’è il progetto “Frutta nelle scuole – Nutrirsi bene, un insegnamento di frutta”, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF) e organizzato da Apofruit Italia che prevede la distribuzione gratuita di frutta fresca in 1.700 scuole elementari di 10 regioni italiane.

Il progetto è nato per promuovere la presenza della frutta nelle scuole al post di snack ipocalorici, coinvolge quasi tutti i paesi dell’Unione Europea, ed è rivolto ai bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, ovvero quelli più a attratti dalle merendine. Fino a maggio 2010, ad ogni alunno verranno forniti, per 20 giorni, 150 grammi di frutta sbucciata, tagliata e pronta al consumo in singole confezioni monodose.

Inaugurato il primo Clinical Trial Center all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma

ospedale bambino gesù clinical trial center

È stato inaugurato ieri presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, il primo Clinical Trial Center in una struttura sanitaria italiana. Il centro nasce per la sperimentazione delle terapie farmacologiche in età pediatrica e, quindi, per osservare gli effetti delle nuove cure sui bambini.

Nel Clinical Trial Center c’è già la possibilità di usufruire dell’attività ambulatoriale, del servizio di day hospital e di ricovero ordinario, grazie al team medico ed infermieristico ad alta specializzazione.

Endometriosi, aiutiamo la ricerca su questa malattia subdola

200214484-001In questi giorni, precisamente da lunedi’ 5 a domenica 11 aprile 2010 sara’ promossa, attraverso le principali trasmissioni Rai, la Campagna Nazionale della Fondazione Italiana Endometriosi Onlus realizzata con il sostegno del Segretariato Sociale Rai. Questa iniziativa è stata creata per sensibilizzare e dare maggiori informazioni rispetto questa malattia che spesso non viene diagnosticata e che colpisce le donne sin dal loro primo ciclo mestruale, si calcola che in Italia ci siano 3 milioni di casi, 14 milioni in Europa e 150 nel mondo.

Aiutiamo Mohamed, serve un donatore (preferibilmente) tunisino di midollo osseo

mohamedOggi mamme ho bisogno della vostra attenzione, ho bisogno che diffondiate questa notizia perché è davvero importante trovare qualcuno che possa aiutare il piccolo Mohamed. Mohamed è un bimbo di 5 anni che da tre anni è in cura al policlinico San Matteo di Pavia per una malattia rara e mortale, il piccolo infatti soffre di una malattia genetica nota come porpora amegacariocitica congenita, che impedisce al suo midollo osseo di produrre le cellule del sistema immunitario. L’unica cura possibile è sottopore Mohamed ad un trapianto di midollo osseo ma in tre anni non è ancora stato trovato un donatore compatibile, neppure i genitori sono compatibili al 100%. Purtroppo la sofferenza in questa famiglia è di casa visto che poco tempo fa la stessa malattia ha portato via la sorellina del piccolo.

Prematuri, a Milano la pioniera della neonatologia italiana

prematuri-macedonio-melloniEccoci di nuovo a parlare di prematuri, leggendo questa notizia sul Corriere.it devo confessare di essermi commossa, perché questa notizia parla di amore per la medicina, di dedizione per il lavoro ma soprattutto amore per i neonati e per i loro genitori. Ho potuto conoscere tramite questo articolo una donna che è stata la pioniera della cura dei neonati prematuri in Italia e che è diventata una scienziata di fama mondiale, si chiama Iolanda Minoli ed ha creato e diretto dal 1960 l’Unità di terapia intensiva per nati prematuri della Macedonio Melloni, centro di riferimento internazionale della neonatologia perinatale di Milano, una donna che pur non avendo avuto figli suoi ha visto nascere circa 30 mila piccoli che ha accudito amorevolmente assieme alla sua equipe.

Un test per scoprire la melamina nel latte

test scopre melaminaSicuramente ricorderete lo scandalo del latte alla melamina che nel 2008 ha portato anche alla morte di alcuni bambini, soprattutto in Cina. Ora fortunatamente l’ingegnere Na Li e colleghi dell’Università di Miami (Usa) hanno creato un test efficace, economico e veloce proprio per rilevare l’eventuale presenza di questa sostanza nel latte.

In pratica vengono usate alcune nanoparticelle d’oro e un test a precipitazioni e due colori; la rilevazione della presenza o meno di melamina avviene in meno di 15 minuti.

Il dottor Li ha spiegato che

Gli attuali metodi di rilevazione della melamina nel latte sono costosi e richiedono tempo. Il nostro lavoro rappresenta un passo significativo verso la rapida individuazione della melamina, e risolve un problema globale importante

Parto dolce nelle case maternità

case maternità in Italia

Le Case Maternità sono nate negli Stati Uniti negli anni Settanta, ma sono ancora poco diffuse in Italia. Si tratta di vere e proprie abitazioni gestite da ostetriche e dotate di tutti i comfort per l’accoglienza delle future mamme che proprio in questo tipo di struttura, alternativa a clinica e ospedale, decidono di mettere al mondo il proprio cucciolo.

In altre parole, è come partorire in casa con l’aiuto di un’ostetrica, proprio come si faceva una volta, ma con una marcia in più: i tempi e gli spazi sono infatti organizzati non solo in funzione del fisiologico andamento del parto perchè questo momento fondamentale possa essere vissuto dalla donna, e dalla coppia, con serenità e consapevolezza e senza alcun tipo di stress ma anche con la certezza di essere seguite per tutto l’arco della gravidanza da personale specializzato.

Il cervello dei bimbi è unisex, siamo noi che lo coloriamo di rosa o celeste

maschio o femminaAbbiamo appena saputo di aspettare un bambino e già nella nostra mente ci chiediamo se sarà maschio oppure femmina, poi passano le settimane e ci finalmente ci rivelano il sesso e noi iniziamo a fantasticare, cosa farà da grande, che studi affronterà, sogniamo di segnarlo a calcio se è un maschio oppure a danza se è una bambina. Si avvicina il parto e già abbiamo comprato il corredino in tinta e decorato la cameretta a seconda del sesso, magari con Hello Kitty o Topolino. Noi tutti pensiamo che il cervello dei nostri bambini, sia già orientato verso certi comportamenti tipici dell’essere maschio o femmina ed invece da molte ricerche emerge che invece il cervello è inizialmente neutro e siamo noi genitori che lo coloriamo a seconda del sesso, cioè li stimoliamo ad assumere certi comportamenti stereotipati come ad esempio farli giocare o con le macchinette oppure con le bambole.

Genitori troppo protettivi e cervello dei figli meno sviluppato

Genitori troppo protettivi e cervello dei figli meno sviluppatoEssere genitori iperprotettivi potrebbe essere molto dannoso per la crescita del cervello dei figli; questo almeno è quanto ha stabilito una ricerca condotta da Kosuke Narita dell’università di Gunma in Giappone.

Gli esperti hanno visto che la corteccia prefrontale dorsolaterale ha meno materia grigia nei ragazzi che dichiarano di aver avuto genitori eccessivamente protettivi, che non volevano farli crescere e ne impedivano lo sviluppo di autonomia e indipendenza

“420 grammi” la storia del piccolo Federico e dei suoi genitori.

parto-pretermine-bambini-prematuriQuante volte abbiamo parlato di prematuri, di quanto ogni giorno guadagnato prima della nascita possa essere determinante per la loro sopravvivenza, di quanto le cure si stiano perfezionando e perciò stiano garantendo una migliore prospettiva di vita. Ma cosa significa essere genitori di un piccolo prematuro? Cosa comporta a livello psicologico per un genitore dover accudire a distanza un figlio che si trova intubato in una incubatrice e quante complicazioni possono avvenire a mettere in difficoltà una piccola vità già in pericolo?

Due genitori di Milano hanno raccontato la storia del loro piccolissimo Federico in un libro intitolato 420 grammi (Urra edizioni, 15 euro), proprio come il peso del neonato alla nascita, neppure mezzo chilo a 27 settimane di gestazione, una storia di vita che vede protagonista la voglia di vivere di un bimbetto che oggi ha quasi due anni e sembra un piccolo come tanti. Spesso quando si vivono certe esperienze si sente la necessità di raccontare e condividere con gli altri la propria storia, e così hanno fatto Peter Durante ed Elide Esposito.

Cola: forse fa diminuire gli spermatozoi

infertilità maschile e colaParliamo della cola una delle bevande più bevute al mondo e non solo dai ragazzi ma anche dagli adulti. A quanto pare secondo i risultati di uno studio danese gli uomini che fanno uso di questa bevanda dovrebbero cominciare a preoccuparsi: chi ne abusa potrebbe avere dei problemi a livello di fertilità.

Riportando qualche dato, questi ricercatori danesi coordinati dal dottor Kold Jensen al termine del loro studio sarebbero giunti alla conclusione che gli uomini che

bevevano circa 1 litro di cola al giorno presentavano circa il 30% in meno di spermatozoi rispetto a coloro che invece non bevono cola

A Roma il primo Centro italiano per i bambini autistici e le loro famiglie

autismoIeri 2 aprile 2010 si è svolta la Giornata Mondiale dell’Autismo, una malattia che insorge di solito verso i tre anni di età e che poi accompagna il bambino in tutta la sua vita, una malattia che non colpisce nel fisico ma nelle facoltà cognitive e nella capacità di interagire con gli altri, associata spesso a schemi comportamentali ripetitivi e a routine molto rigide. Chi soffre di autismo ha necessità di essere affiancato assieme alla famiglia in un percorso formativo del comportamento e di come esso va gestito. Per questo motivo  è stata accolta con piacere la notizia della nascita del Primo Centro italiano a favore dei bambini autistici e delle loro famiglie, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Handicap Dopo di Noi, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Opera don Calabria di Roma.

Ma vediamo meglio di cosa si occupa il Centro dal comunicato stampo dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: