Le nuove linee di indirizzo del Ministero della Salute parlano chiaro: no al latte vaccino ai bambini prima del compimento del primo anno di età. Il latte materno e, ove ciò non sia possibile, quello artificiale, è l’unico ed insostituibile alimento che debba essere somministrato ai bambini nei primi 12 mesi di vita.
latte vaccino
Latte vaccino solo dopo il primo anno di vita: vietato esagerare con le proteine
Quante volte abbiamo sbagliato pensando che il latte sia il migliore alimento per i bambini? Nel primo anno di vita bisogna fare molta attenzione: non bisogna eccedere con le proteine ed evitare il latte vaccino. Queste le indicazioni del ministero della Salute, che sul portale web ha pubblicato le indicazioni per un corretto svezzamento.
Quando si può cominciare a dare il latte vaccino?
Il latte di mucca è uno degli alimenti che crea più dubbi alle mamme. Quando dare il latte vaccino al bambino? È meglio quello artificiale o il latte di mucca? Domande che ci siamo fatte tutte, soprattutto se abbiamo smesso di allattare molto prima dell’anno e ci siamo avventurate nello svezzamento con un senso di sollievo.
La dieta del bambino nei suoi primi mille giorni di vita è fondamentale per lo sviluppo
Quali sono i segreti di una crescita sana e misurata? Sicuramente è molto importante fare attenzione alla dieta: prima di tutto date il latte della mamma finché potete o ne avete e poi passate a una dieta su misura. Questo è il tema affrontato durante il MilanoPediatria 2014, in programma dal 20 al 23 novembre all’ombra della Madonnina.
Troppo sale nell’alimentazione dei bambini, attenzione a latte e cereali
Tutti sappiamo quanto il sale sia un alimento fondamentale nella nostra alimentazione. Costituito da cloruro di sodio, il sale consumato comunemente in cucina è quello marino. Nella nostra dieta giornaliera però il sale ingerito è solo per un terzo quello che uniamo personalmente alle pietanze, la restante parte è naturalmente contenuta nei cibi che consumiamo. A questo proposito, da uno studio pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition, è emerso che ben 3 bambini su 4 assumerebbero giornalmente una quantità di sodio maggiore rispetto a quella consigliata, ovvero 400mg al giorno entro il primo anno di età.
Quanto latte dare ai bambini?
I bambini devono bere il latte. Quante volte lo avete sentito dire? È importante perché contiene ferro e vitamine, indispensabili per la crescita, come la D. Esiste, però, una dosa ideale? Ovviamente sì. Si consigliano massimo 2 bicchieri al dì per i bimbi da 2 a 5 anni. Come sappiamo molti piccoli non seguono un’alimentazione controllata ed equilibrata e sono a rischio obesità.
Il latte ipoallergenico non elimina il rischio di sviluppare allergie da adulti
Bambini sempre più allergici e iniziano ad aver a che fare con questi problemi già da piccolissimi, quando sono ancora in fasce. Per prevenire il problema, spesso si sceglie la strada del latte ipoallergenico. Secondo un recente studio dell’Università di Melbourne (Australia) questa soluzione non elimina il rischio di sviluppare allergie da adulti.
Troppe proteine animali nella dieta dei bambini
I piccoli di casa in realtà indossano nel 33% taglie forti. Questo quanto emerge dallo studio europeo Chop (Childhood obesity project) che ha puntato il dito contro la dieta iperproteica dei bambini tra i 6 e i 9 anni. Sembra essere uno dei principali motivi legati all’ obesità infantile. Vi chiederete quali proteine? Quelle del latte per esempio sono quelle maggiormente incriminate. Non pensiate alla classica bistecca. Gli esperti sostengono che venga introdotto il latte vaccino un po’ troppo precocemente.
Allergie al latte: nuove linee guida
Al V Meeting di Allergologia Pediatrica si è appunto discusso di allergie dei bambini, un fenomeno in crescita un po’ in tutto il mondo. Al meeting di Milano a cui hanno preso parte 800 pediatri di 34 Paesi sono state anche presentate le nuove linee guida internazionali DRACMA (Diagnosis and Rationale for Action Against Cow’s Milk Allergy) sulla diagnosi e la terapia dell’intolleranza alle proteine del latte vaccino.
Si tratta di un documento molto importante frutto del lavoro di numerosi esperti scientifici multidisciplinari coordinati da Alessandro Fiocchi, primario del Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Macedonio Melloni” di Milano e Presidente della Commissione Speciale sulle Allergie alimentari della WAO.
Svezzamento: quando introdurre il latte vaccino
“Il latte di mucca non va offerto al bambino prima di un anno”; questo è quanto emerge dall’ultimo congresso nazionale dei pediatri, dove è stato evidenziato come l’introduzione precoce di questo alimento sia dannoso alla crescita dei bambini.
Ma perché il latte vaccino non va offerto ai bambini in fase di svezzamento? Le motivazioni sono di carattere nutritivo: il latte di mucca contiene poche vitamine, poco ferro, molti grassi e proteine e troppo colesterolo per un bambino piccolo. Proprio per la sua ricca composizione, infatti, questo tipo di latte può esporre l’organismo del bimbo ad alcuni rischi che potrebbero compromettere la sua crescita, come aumentare la massa grassa o caricare di lavoro eccessivo i reni non ancora pronti.
Il periodo dello svezzamento, che inizia intorno ai sei mesi, è molto importante, perché garantisce al bambino i nutrienti necessari per la crescita, per lo sviluppo della massa corporea e per le funzioni del’organismo; un’alimentazione sbagliata fin da piccolo potrebbe influire sulla predisposizione allo sviluppo di alcune malattie, come diabete e obesità, in età adulta.
Aptamil Milupa per i bambini allergici al latte vaccino
Ci sono bambini che nei primissimi mesi di vita possono sviluppare allergie alle proteine del latte vaccino; si tratta di una delle allergie più diffuse nei bambini. Se questi vengono allattati artificialmente in genere si manifesta a partire dal 2° mese di età: se invece vengono allattati al seno, questa allergia può comparire quando si passa al latte artificiale o nel momento dello svezzamento. Si può manifestare con eczemi, diarrea o vomito.
I bambini allergici al latte vaccino possono sviluppare con maggiori probabilità anche altre allergie come quella alle uova o alla soia.
Mese della nutrizione infantile
Ottobre 2009 è il mese della nutrizione infantile. All’interno del sito web creato ad hoc vengono fornite utilissime informazioni nonché segnalati alcuni impedibili appuntamenti con specialisti dell’alimentazione infantile.
Ampio spazio viene dedicato al latte materno e alla sua importanza nello sviluppo e nella crescita del bambino. Il sito consiglia, nel caso in cui una mamma dovesse trovarsi nella situazione di non poter allattare al seno, di usare il latte per l’infanzia; l’organizzazione Mondiale della Sanità ed il Ministero della Salute consigliano invece, come viene riportato dal sito, di non introdurre nella dieta del bambino fino al 12° mese di vita il latte vaccino perché ha una composizione inadeguata ai fabbisogni del bambino.
I vari tipi di latte artificiale
Per nutrire i bambini di chi non può allattare al seno, esistono numerosi preparati della chimica industriale: i latti artificiali. Nel caso in cui si debba ricorrere a questa soluzione, sarebbe meglio preferire alimenti non manipolati, come il latte vaccino diluito con latte di soia o di mandorle o con un decotto di cereali integrali provenienti da colture biologiche, ma la loro preparazione è piuttosto complicata e il risultato non è sempre garantito.
Esistono vari tipi di latte destinati a sostituire quello materno, vediamo quali sono. Il latte adattato che ha una composizione molto simile a quella del latte materno, e contiene un’alta percentuale di lattosio e lipidi di origine vegetale, ed è ideale per bambini sopra i 2,5 kg; il latte parzialmente adattato, che si differenzia da quello adattato per composizione di zuccheri, e perché riduce più rapidamente il senso di fame.
Il latte di seguito è preparato riducendo la concentrazione delle proteine nel latte vaccino e per questo è molto simile a quello di mucca, ed è usato per i bambini dai 5 mesi in poi. Il latte vegetale è utile per neonati intolleranti ai componenti del latte e per curare particolari problemi di salute; i più usati sono il latte di soia e il latte di mandorle. Esistono anche dei latti particolari studiati per i neonati nati prematuri.