Parto orgasmico, possibile?

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Avete mai pensato al parto come un momento di piacere? Si chiama parto orgasmico e, secondo un gruppo di esperti, si basa su una tecnica e una reazione fisica che, combinate insieme, dovrebbero permettere di dare alla luce il proprio bimbo raggiungendo il culmine del piacere, appunto l’orgasmo. Di solito le donne pensano a quel momento con tenerezza, perché finalmente possono stringere tra le braccia il loro pupo, ma anche con un po’ di paura. Si sa, infatti, che i dolori del parto non siano proprio piacevolissimi.

Negli anni la medicina ha fatto passi da giganti e nonostante le polemiche, oggi le mamme in attesa possono scegliere tra epidurale e vasca in acqua, entrambi validi strumenti per rendere tollerabili le contrazioni e i dolori della nascita. La teoria del parto orgasmico  si è diffusa inizialmente al grande pubblico grazie a un documentario inglese, durante cui un gruppo di ostetriche raccontavano di signore che avevano avuto, proprio durante il parto, delle esperienze orgasmiche.

Ma com’è possibile? Molte di voi saranno totalmente incredule, ma secondo alcuni esperti esiste una spiegazione sensata. Durante l’atto sessuale vengono rilasciate nel sangue ossitocina ed endorfine, che sono gli stessi ormoni e sostanza chimiche che si scatenano durante il travaglio. Non è un caso che si dica che fare l’amore, alla fine della gestazione, possa favorire il parto o che per indurre lo stesso si dia l’ossitocina alla mamma. Detto ciò si tratta davvero un fenomeno rarissimo. E’ abbastanza improbabile che seguendo una sorta di allenamento con particolari esercizi mirati alla muscolatura vaginale, si possa per trasformare il travaglio in un lungo orgasmo.

La conoscenza del proprio corpo sicuramente può essere d’aiuto sia nel controllo, o meglio nella sopportazione, del dolore, ma altra cosa è questa. È difficile pensare che la stimolazione del punto G (punto inesistente per la comunità scientifica) possa essere una sorta di “epidurale” naturale. E voi, care mamme, che cosa ne pensate? Avete avuto una simile esperienza o avete amiche che possono raccontarlo?

Photo Credits|Thinkstock

 

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