L’artrite reumatoide in gravidanza non è un problema se è controllata

artrite reumatoide gravidanza

Le donne che soffrono di artrite reumatoide possono tirare un sospiro di sollievo: secondo un recente studio, se la patologia è ben controllata, la gravidanza procederà in maniera normale. I rischi concreti per un bambino la cui madre è affetta da artrite reumatoide sono la nascita prematura e un peso più basso rispetto alla norma; tuttavia, uno studio pubblicato sulla rivista Arthritis and Rheumatism, questo avviene solo se la madre assume cortisonici e se la malattia non è controllata. 

I medici dell’Erasmus MC, University Medical Center di Rotterdam hanno esaminato 152 donne affette da artrite reumatoide e hanno rilevato che l’età gestazionale era più bassa nelle gestanti che assumevano prednisone e che il grado di attività della patologia influiva direttamente sul peso del bambino alla nascita; nelle donne in cui la malattia era ben controllata, la gravidanza proseguiva normalmente come per le donne sane.

Niente stress in gravidanza: potrebbe nuocere al feto

stress gravidanza problemi cognitivi nascituroSecondo i risultati di uno studio condotto da homas O’Connor, professore di psichiatria e psicologia all’università di Rochester e direttore del Wynne Center for Family Research il nervosisimo in gravidanza potrebbe avere spiacevoli conseguenze sullo sullo sviluppo cognitivo del bambino.

Problemi che potrebbero riguardare la capacità di risolvere i problemi o il livello di attenzione; a quanto pare questo può essere un fenomeno reversibile ma solo se la mamma nei primi mesi di vita del piccolo è in grado di stabilire un legame molto forte con il nuovo arrivato.

Consulenza genetica, le fasi

consulenza genetica fasi

Come vi abbiamo già detto ieri, la consulenza genetica è un accertamento informativo che può rendersi necessario in fase pre o post natale, o già dal momento di pianificare una gravidanza, per valutare l’eventuale rischio corso da una coppia di trasmettere al proprio bambino anomalie ereditarie. Abbiamo anche precisato che non si tratta di un accertamento di routine, quanto piuttosto di una consulenza che può essere richiesta e viene erogata solo in presenza di determinate situazioni (tipicamente patologie familiari pre-esistenti) che rappresentano un campanello d’allarme per la salute del nascituro.

Vediamo adesso, in cosa consiste la consulenza genetica:

La consulenza genetica viene svolta in fasi diverse:

Raccolta delle informazioni

Nella fase di raccolta delle informazioni il consulente vi farà tutte le domande necessarie alla vostra anamnesi personale e familiare: le informazioni raccolte potranno essere supportate da cartelle cliniche e, più in generale, da documenti sanitari.

Ricostruzione dell’albero genealogico

In questa fase le informazioni di carattere genetico riguardanti i membri della famiglia vengono sintetizzate mediante un grafico.

Il fluoro nei dentifrici può essere dannoso per i bambini

bambini-fluoro-dannosoSpesso abbiamo parlato dell’importanza di una corretta igiene dentale sin da quando i bambini sono piccoli, ma da oggi forse dovremmo fare attenzione al tipo di dentifricio che acquistiamo per i nostri figli. Si è creata infatti una accesa disputa sul contenuto di fluoro presente nelle paste dentali, una ricerca inglese condotta dal Cochrane Oral Health Group londinese sostiene che una quantità maggiore di fluoro possa non solo prevenire la carie ma anche ridurla, mentre il Codacons invece chiede chiarimenti al Ministero della salute in merito alla concetrazione di fluoro nei dentifrici sostenendo che quest’ultima possa essere dannosa per i bambini.

Curare l’infertilità: forse sarà possibile con le erbe

fertilità e erbe

Le cure contro l’infertilità sono piuttosto costose, per fortuna, secondo uno studio, i problemi di fertilità possono essere trattati con le erbe, con l’agopuntura e con la moxibustione. Lo studio è stato effettuato su 104 donne con un’età media di 32 anni, alle quali da tempo era stata diagnosticata la sterilità e le cure alle quali si erano sottoposte non avevano fatto effetto; le donne sono state sottoposte ad alcuni trattamenti a base di agopuntura, moxa ed erbe coreane, per 6 cicli mestruali.

Dopo il periodo di trattamento hanno proseguito lo studio 23 donne, 14 delle quali sono rimaste incinte e 10 di loro hanno portato a termine la gravidanza con successo; tradotto in percentuale, lo studio ha avuto il 60% di esito positivo.

Boom di richieste per la pillola del giorno dopo nei weekend

pillola del giorno dopo boom richieste weekendInutile negarlo il numero di giovanissime che pratica sesso senza precauzioni è in costante e preoccupante crescita. Secondo i dati della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), presentati a Milano lo scorso 4 febbraio,  il 37% delle giovanissime non utilizza nessuna protezione (17%) o semplicemente il coito interrotto (20%). E se vogliamo c’è un dato ancora più preoccupante: le giovanissime che di domenica e lunedì si recano al Pronto Soccorso per la pillola del giorno dopo sono tantissime. Almeno negli Ospedali di Milano in questi due giorni si assiste ad un boom di richieste per i farmaci progestinici che bloccano eventuali gravidanze.

Pensate che in un anno le richieste nella sola città di Milano per questi farmaci toccano quota mille e una richiesta su due viene da under 18; questo perché l’età in cui avviene il primo rapporto sessuale si sta abbassando sempre di più. Per quanto riguarda la Clinica Mangiagalli di Milano nel corso della settimana la richiesta per la pillola del giorno dopo è di una/due al giorno; la domenica e il lunedì si arriva a cinque/sei.

La consulenza genetica, quando è necessaria

consulenza genetica

La consulenza genetica è un accertamento che permette di conoscere la percentuale del rischio corso da una coppia di trasmettere al proprio figlio un’anomalia genetica. Tuttavia, non si tratta di una procedura di routine quando si è in gravidanza ma viene effettuata, anche durante la “pianificazione della stessa”, quando si pongono determinate condizioni che rappresentano dei campanelli d’allarme per la salute del piccolo.

La consulenza genetica è infatti consigliata nelle seguenti circostanze:

Quando mamma e papà sono consanguinei perchè potrebbero essere portatori delle stesse mutazioni genetiche;

Quando la futura mamma ha più di 35 anni, dal momento che con l’aumentare dell’età materna aumenta anche il rischio di anomalie cromosomiche;

Fondazione Theodora, per i bambini degenti negli ospedali pediatrici

fondazione-theodora-amici-maria-de-filippiLe lunghe degenze in ospedale per i bambini sono estenuanti, difficili e a volte interminabili, ho visto con i miei occhi in un reparto di neurochirurgia infantile cosa significhi guardare un piccolo malato negli occhi e vedere in lui la paura ma allo stesso tempo la voglia di vivere la sua età come tutti. Per questo motivo oggi voglio parlarvi della Fondazione Theodora, una associazione nata in Svizzera e oggi presente in moltissimi paesi del mondo che si propone di regale sorrisi, sostegno e spensieratezza ai piccoli degenti di molti ospedali italiani. Per la Fondazione Theodora lavorano degli artisti professionisti che hanno seguito corsi e che sono stati preparati per lavorare nei reparti pediatrici, si chiamano Dottor Sogni e aiutano i bambini e le loro famiglie ad affrontare i momenti più difficili della loro permanenza in ospedale, si occupano di sviluppare e incentivare la parte sana dei piccoli stimolando la fantasia e facendo loro esprimere le emozioni più nascoste attraverso il dialogo, il disegno e la creatività.

Attesa Maternity collezione primavera estate 2010

collezione attesa maternity

Dopo avervi parlato della moda premaman primavera estate 2010 di Benetton oggi vi parlo dei capi Attesa Maternity. Anche in questo caso i capi della collezione sono comodi ma anche sexy e molto colorati. Abitini, camicie, pantaloni sia lunghi che corti; noterete inoltre che le modelle indossano tacchi molto alti.

Accessorio glamour e di fascino ma non particolarmente indicato in gravidanza. Per il resto la collezione è favolosa: per una mamma super fashion. A questo link potrete scoprire qual è il negozio più vicino a voi. Subito dopo il salto la gallery con le immagini della collezione tratte dal sito.

Si possono mangiare i funghi in gravidanza?

mangiare funghi in gravidanza

Come abbiamo già visto, sono un bel po’ gli alimenti che è sconsigliabile consumare in gravidanza per non mettere inutilmente a rischio la salute del nascituro: i salumi crudi quali salame, prosciutto crudo, bresaola e pancetta, le carni poco cotte, frutti di mare e così via. I salumi non cotti vanno infatti evitati per scongiurare il rischio di contrarre la toxoplasmosi, mentre i frutti di mare per scongiurare quello di salmonellosi ed epatite.

Mentre su questi cibi dunque non vi è alcun dubbio da parte degli esperti, tutti li sconsigliano in gravidanza, su altri tipi di alimento i pareri sembrano discordanti; tra questi troviamo i funghi. D’altra parte però sono molte le future mamme che si interrogano se sia più o meno opportuno portare in tavola i funghi, sia crudi che cotti, durante l’attesa. Per rispondere alle loro domande abbiamo fatto una ricerca sul web e ci siamo imbattute in un documento dell’Asl di Bergamo che fa un po’ di chiarezza sull’argomento.

In Piemonte finite le scorte di vaccino esavalente, colpa dell’influenza A?

vaccino-esavalente-bambiniSembra un paradosso ma a causa del rumore mediatico, della paura per la possibile pandemia e della corsa ai vaccini contro l’influenza A, in Piemonte chi deve somministrare il vaccino esavalente, contro poliomielite, difterite, tetano, pertosse, epatite B e meningite da emofilo, non può. Le scorte di vaccini sono esaurite e nessuno sa quando le fiale torneranno ad essere disponibili, la cosa davvero sconcertante è che stiamo parlando di vaccinazioni obbligatorie e non facoltative.

La Glaxo, che produce per l’Italia il vaccino esavalente e per diversi altri Paesi, ma non per l’Italia, quello contro la nuova influenza, si è evidentemente concentrata sulla pandemia, rimanendo indietro con la produzione di fiale destinate ai bambini italiani.

giustifica così questa incresciosa situazione il dottor Vittorio Demicheli, direttore della Sanità pubblica del Piemonte.

Il parto in casa: cosa c’è da sapere

decidere di partorire in casaIn Italia non è molto diffuso ma spostandoci in Olanda la percentuale di mamme che decidono di partorire in casa è piuttosto elevata (circa una donna su tre mentre in Italia, secondo i dati dell’Associazione differenza maternità siamo intorno allo 0,4%). Ma intorno agli ’50 da noi era prassi piuttosto comune partorire in casa con l’ausilio di una levatrice.

Come contenuto all’interno dell’ultimo numero di Viversani & Belli però il parto in casa sebbene sia un’esperienza più naturale del parto in ospedale non è indicata per tutte le donne. Possono ricorrere al parto in casa le donne che hanno valori normali di pressione, che non hanno malattie come ad esempio il diabete gravidico e che non soffrono di anemia. Molto importante anche la posizione del bambino (deve trovarsi in posizione cefalica) e che la sua crescita nei nove mesi di gestazione sia stata regolare.

Emilia e i suoi due cuccioli

racconti-partoCiao sono Emilia, la mia prima figlia è nata nel 2005….a 40 settimane e 4 giorni con parto naturale dopo una normalissima gravidanza. Ero intenta a gustarmi un bel piatto di tagliatelle al sugo un giorno di domenica del 18 settembre quando avviso dei doloretti…non è niente penso io e continuo a mangiare pensando”male che va vado in ospedale con la pancia piena!!!“verso il pomeriggio le contrazioni si fanno più ravvicinate a me sembrava già che sia il momento e invece…ci rechiamo al Policlinico di Pavia…mi visitano e benchè avessi solo due centimetri di dilatazione ritengono di tattenermi in ospedale per non rischiare.

La sauna, un potenziale rischio per la fertilità maschile

fertilita-maschile-caloreOgni tanto parliamo anche di uomini qui su Tuttomamma, oggi vi riporto una notizia che metterà in allarme i patiti della sauna, infatti sembra che farla con regolarità possa mettere a rischio la fertilità. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta dall’equipe del Centro di crioconservazione dei gameti maschili dell’azienda ospedaliera-Università diPadova coordinato dal professor Carlo Foresta.

La temperatura dei testicoli nello scroto e’ di 2 gradi inferiore a quella corporea, fattore fondamentale per una normale spermatogenesi. Da tempo e’ noto che il calore influenza negativamente la spermatogenesi andando a cosi’ a ridurre la fertilita’, soprattutto in condizioni patologiche come il varicocele che, rallentando il flusso venoso, determina un aumento della temperatura a livello dello scroto. E’ stato ipotizzato anche un ruolo patogenetico nell’induzione dell’infertilità all’aumento di temperatura negli ambienti di lavoro come forni, fornaci o in relazione a quelle professioni che prevedono una lunga permanenza in posizione seduta, autisti, tassisti, impiegati.

Ha spiegato il professor Foresta.