Gelato ai bambini, quale e quando darlo

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Gelato bambini quale quando darlo

Non ci giriamo intorno: il gelato è uno dei piaceri dell’estate. Inquantificabili quelli consumati durante questa stagione. Ogni occasione è buona per gustarne uno. D’altronde costituisce un dolce fresco e ideale per combattere il caldo. Ovviamente oltre che agli adulti piace molto anche ai bambini che ne farebbero continue scorpacciate. Nonostante il gelato possa essere considerato un alimento a tutti gli effetti, ricco di sostanze nutritive utili alla crescita dei più piccoli, è pur sempre un cibo da consumare con moderazione, come tutti gli altri, ed a maggior ragione sotto la supervisione dei genitori.

Alla base della preparazione del gelato c’è il latte, ci sono le uova, la panna, lo zucchero e i grassi ed a seconda dei gusti c’è la frutta, fresca o secca che contribuisce ad arricchirlo con vitamine e minerali. Proprio per questo bisognerebbe ponderare bene il momento in cui farlo mangiare ai bambini e le quantità da scegliere. Ad esempio il gelato non andrebbe mai servito a fine pasto ma preferibilmente a merenda, specie se si tratta di un gelato ricco, al cioccolato o a base di creme. Nel caso in cui invece sia alla frutta si può considerare di servirlo come dessert di fine pasto dopo un pranzo o una cena non troppo pensanti.

Poche volte alla settimana potrebbe essere invece una valida alternativa al latte e biscotti a colazione, ma senza che diventi un’abitudine. E’ consigliabile specialmente in quelle mattine molto calde in cui i bambini non abbiano molto appetito. In altri casi ancora, magari durante le lunghe giornate passate in spiaggia, un buon gelato può essere servito in alternativa al pranzo, insieme a della frutta fresca o della verdura, sicuramente sarà molto più sano del fritto e unto cibo da fast food. In quanto alla scelta fra gelato confezionato o artigianale, nonostante l’istinto porterebbe a prediligere quest’ultimo c’è da dire che l‘Istituto Nazionale del Gelato rassicura i consumatori. Entrambi sono alimenti sani e sicuri. Ciò dipende dal rispetto della “catena del freddo”, in base alla quale il gelato si conserva intatto nonostante l’assenza di conservanti.

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Photo Credit | Thinkstock

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