Il congedo di paternità è una bufala

Abbiamo parlato del congedo di paternità come l’acquisizione fondamentale del diritto dei padri di passare del tempo con il loro figlio, anche se la madre è una casalinga. Abbiamo trattato le novità sul congedo di paternità, come miglioramenti di una normativa europea (risalente ormai al 2010) che è diventata direttiva nei vari paesi dell’unione.

Non avevamo però finora avuto nessun riscontro o meglio nessuna testimonianza in merito.

E ora dal blog “Quante storie papà” è arrivata la notizia: è una bufala!

Congedo di paternità, un diritto anche se la mamma è casalinga

Il congedo di paternità è un diritto. Anche nel caso in cui la mamma è casalinga e quindi impiegata a tempo pieno nella cura della casa e dei figli. A stabilirlo è una sentenza emessa qualche giorno fa dal giudice del lavoro Margherita Bortolotto che si è pronunciato sul caso di un  poliziotto della questura di venezia, impiegato nel settore amministrativo.

Chiusi reparti ginecologici con meno di 500 nascite l’anno

Reparti ospedalieri chiusi a causa di poche nascite annue: in Sicilia, regione dove questo fatto si verifica molto spesso, sono stati chiusi circa 28 centri di ostetricia e ginecologia.

Secondo i medici del Sigo (Società italiana di Ginecologia ed Ostretricia), infatti, quest’operazione risponde a delle esigenze di sicurezza, perchè non è conveniente per la salute di madre e bambino, partorire in un reparto ospedaliero che, a causa dello scarso numero di nascite, non sia fornito delle attrezzature necessarie ad affrontare qualsiasi inconveniente o imprevisto durante il parto.

Novità sul congedo di paternità

Durante la legislatura precedente, a marzo di due anni fa, il governo e le parti sociali si sono riunite con lo scopo di conciliare lavoro e famiglia e di meglio regolare la genitorialità attraverso una modulazione degli orari di lavoro. L’intesa prevedeva la possibilità del congedo di maternità part time estendibile ad un anno, l’incentivazione del telelavoro, l’istituzione di banche dati e maggiore flessibilità negli orari di lavoro da parte delle aziende e dei datori.

Misure d’obbligo. Specie se si considera che, giustamente, si guarda con interesse agli incentivi alle assunzioni di donne e mamme.

In questi giorni si è riaperto il dibattito non solo sui diritti e il congedo di maternità, ma anche su quello di paternità.

bambini asilo nido

40 anni fa la legge sugli asili nido

bambini asilo nido

2 dicembre 1971: viene approvata in Senato la legge sugli asili nido. Lo stato decide finalmente di istituire delle proprie strutture per venire incontro alle esigenze delle famiglie. In molte città d’Italia oggi si festeggia questo avvenimento, ma in realtà ancora si discute sulla qualità del servizio.

Quando ho mandato mia figlia al nido aveva appena quattordici mesi e mi sono sentita davvero male. Non avevo scelta però, perché io e mio marito non abbiamo nessuno che possa darci una mano. Certo, siamo stati fortunati. Non in tutti i paesi/città è facile entrare in graduatoria e spesso ci si trova di fronte a veri e propri paradossi.

Pillola dei 5 giorni dopo, tra mille polemiche arriva anche in Italia

Tra mille polemiche arriva anche in Italia EllaOne, il contraccettivo d’emergenza meglio noto come pillola dei cinque giorni dopo. La commercializzazione, infatti, è stata approvata dalla Commissione Tecnico-Scientifica dell’Aifa i primi di questo mese e il decreto, firmato dal presidente dell’Agenzia Italiana del farmaco Guido Rasi, è stato pubblicato in Gazzetta lo scorso 17 novembre.

Cattive nuove per mamme e bambini disabili

Le nuove indicazioni in materia di welfare per il trattamento della disabilità riguardano molto da vicino anche le mamme e i papà, perché, di fatto, sono loro che in caso di bambini non autosufficienti si fanno carico, in termini di tempo e denaro, delle difficoltà.

Alcune organizzazioni civiche e del terzo settore, le associazioni Sbilanciamoci e Alziamo la voce hanno presentato il 3 Novembre un dossier su quelle che essi ritengono le falle del sistema assistenziale in Italia.

Progetto Cicogna per i diritti delle donne straniere in gravidanza

La gravidanza è un momento delicato per tutte le donne, ma lo è ancor di più per le donne straniere che vivono in Italia. Immaginate, infatti, di essere in un paese straniero e di aspettare un bambino: siete solo voi e il vostro compagno, non conoscete la lingua né le leggi del luogo e magari non avete neppure il permesso di soggiorno. Non è una situazione facile, vero? Eppure sono molte le donne in dolce attesa che si trovano nel nostro Paese a vivere una condizione simile.

Proprio per aiutare queste donne e per informarle su quelli che sono i loro diritti è nato il Progetto Cicogna promosso dalla Questura e dalla Asl di Milano in collaborazione con la Regione Lombardia.

Un nuovo psicofarmaco per la sindrome da deficit di attenzione e iperattività

Una nuova denuncia del comitato italiano per la farmacovigilanza pediatrica che avverte dell’imminente sbarco in italia di un nuovo psicofarmaco destinato ai bambini. L’allarme è stato lanciato dall’organizzazione Giù le mani dai bambini e ha già presentato un’interrogazione parlamentare su quelle che sono definite “relazioni pericolose” tra la Sanità e le multinazionali farmaceutiche.

Seggiolino in auto: italiani ancora negligenti


Sicurezza bambini. Sono quasi 18 anni che il Codice della Strada ha introdotto l’uso dei seggiolini in auto per i bambini fino all’età di 12 anni. Eppure secondo un’indagine condotta dall’Aci e dai principali Automobile Club Internazionali si è rilevato come il 60% dei bambini viene trasportato in auto senza l’uso del seggiolino.

Un malcostume difficile da estirpare nonostante la decurtazione dei punti sulla patente e le multe fungono da buon deterrente,  nonostante i cartelli luminosi lungo strade e autostrade italiane che invitano a proteggere la vita dei nostri bambini. Molto spesso si tende ad attribuire al tragitto breve e all’insofferenza del bambino per il seggiolino i motivi di una negligenza da attribuire esclusivamente ai genitori.

Adozione negata perchè lei è cieca

Oggi vi raccontiamo la storia di Maria Sicignano e Rocco Pascale, una coppia salernitana che sei anni fa iniziò l’iter per l’adozione di un bambino e che ancora oggi deve segnare il passo di fronte alla burocrazia che, quasi a volersi beffare di loro, ha concesso e poi subito revocato l’affido temporaneo di una bambina di 2 mesi.

Un impedimento che a quanto pare sia determinato dallo stato di cecità della Sicignano che per ottenere l’idoneità all’adozione ha dovuto seguire un lungo e impegnativo corso di formazione genitoriale.

Rischi in ambito sanità: aumento prezzi dei farmaci e “scaramuccie” con il medico di famiglia

Essere madre, è ovvio, non comporta solo il rapporto con il bambino, ma anche avere a che fare con istituzioni che mediano tra noi e lui, prolungamento dell’educazione e della cura che i genitori sono tenuti a fornire al bambino, come la scuola e l’assistenza sanitaria.

Di conseguenza, noi di Tuttomamma, riteniamo sia cruciale preoccuparci di darvi informazioni utili riguardo l’istruzione scolastica e la cura medica, anche per facilitare le pratiche sociali quotidiane.

In questi giorni, molto sta cambiando in relazione al mondo della sanità: i prezzi dei farmaci e le modalità di controllo sull’esenzione ticket sono all’apice di questi cambiamenti.

Diritti di maternità nei casi di adozione e disabilità del bambino

In diverse occasioni, Tuttomamma si è occupata dei diritti delle madri lavoratrici e di come esse possono esercitarli secondo la legislazione italiana.

A questo proposito si sono esplorate le regole in materia di congedo di maternità obbligatoria e maternità anticipata, cercando di aiutare le mamme, con informazioni e consigli, a gestire il lavoro durante la gravidanza.

E’ riconosciuto a più livelli il fatto che non è sempre semplice per le mamme fare la scelte giuste in queste situazioni e il relativo problema della regolamentazione e della tutela del lavoro è ancora un tema caldo per ciò che riguarda le pari opportunità.