In una società caratterizzata dall’età sempre più avanzata delle donne che decidono di mettere al mondo un bambino e dalla precarietà lavorativa e dei rapporti di coppia in genere, non stupisce più non trovarsi di fronte a famiglie numerose, diventando quasi la normalità vedersi circondati da coppie con figli unici. Essere figlio unico comporta una serie di conseguenze, tra le quali avere tutte le attenzioni dei genitori per se, giungendo spesso ad esserne viziati. Non è sbagliato dunque parlare di una vera e propria sindrome del figlio unico che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, “colpisce” allo stesso modo bambino e genitori.
Curiosità, News, ecc.
I bambini iperprotetti non crescono autonomi
Questa non vuole essere una guida su come educare i vostri figli, ma un modo per porre l’accento su un aspetto che riguarda le loro giornate. A causa dello sviluppo urbano, molti bambini che abitano in città, sono costretti per forza di cose ad effettuare tutti gli spostamenti che li riguardano sempre accompagnati da un adulto. Anche il semplice tragitto casa scuola avviene il più delle volte in macchina, con mamma o papà che accompagnano il figlioletto di fronte l’entrata.
Il bambino è bravo in matematica? Avrà giocato con le costruzioni
Il vostro bambino è bravissimo con i numeri. Avete notato che la sua predisposizione per la matematica è molto evidente, anche se è solo in prima elementare. Il cervello è una sorta di spugna potentissima, che deve essere allenata nel corso della vita. Sappiamo bene che le potenzialità intellettive si stimolano con il ragionamento, la lettura, l’acquisizione di informazioni nuove. Sono tutte operazioni che non troviamo solo esclusivamente nei libri e sui banchi di scuola, ma anche nel gioco. I ricercatori della University of Delaware e della Temple University, in uno studio pubblicato sulla rivista Child Development, hanno dimostrato che divertirsi con i blocchi facilita l’apprendimento di nozioni scientifiche.
L’odore del neonato provoca sensazioni di piacere nelle mamme
Un nuovo studio mette al centro dell’attenzione una particolare reazione che scatterebbe nelle neo mamme a causa dell‘odore del proprio bambino. La sensazione di voler “mangiare” il proprio figlio infatti avrebbe una spiegazione scientifica, dimostrata grazie ad una recente ricerca effettuata dall’Università di Montreal. Niente paura dunque, non ci troviamo di fronte ad un possibile caso di cannibalismo, ma ad una sensazione riscontrabile nel rapporto tutto unico che si viene naturalmente a creare tra madre e figlio.
Twigis, il primo social network italiano per bambini in collaborazione con Telefono Azzurro
C’è un nuovo strumento per intrattenere i bambini e si chiama Twigis.it, la versione italiana di Tweegee.com, il primo social network per i piccoli di casa debuttato nel 2008. In che cosa consiste? È una piattaforma divertente e istruttiva che mescola news a giochi. Qui i bimbi possono creare il loro profilo, fare esperienze virtuali in piena sicurezza, giocare con gli amici e soprattutto i genitori possono stare sereni perché è un mondo controllato e pensato apposta per loro.
Sos Tata: diseducativa secondo l’Associazione Culturale Pediatri
Conoscerete tutti il programma televisivo SOS Tata, in onda su La7, fonte di ispirazione e consigli utili per chi abbia dei figli piccoli in casa. Personalmente l’ho sempre ritenuta una trasmissione interessante e ricca di informazioni preziose. Ebbene, secondo l’Associazione Culturale Pediatri, SOS Tata costituirebbe un programma diseducativo. Da quì la richiesta al Garante per la protezione dell’infanzia e dell’adolescenza, nella persona di Vincenzo Spadafora, affinchè intervenga contro “l’esposizione dei minori nei reality show”.
In calo i bambini lavoratori nel Mondo: sono oggi 168 milioni
Sono in calo i bambini lavoratori nel mondo. E’ questo quanto è emerso dall’ultimo report Ilo, ovvero dell’International Labour Organization intitolato “Marking progress against child labour”. C’è stata una diminuzione pari circa a un terzo dal 2000 a oggi, passando da 246 a 168 milioni di bambini. Come abbiamo ricordato in occasione del rapporto sulla malnutrizione e sulla mortalità questi dati sono estremamente positivi, ma non devono essere vissuti come un punto d’arrivo: c’è ancora moltissimo da fare.
Acqua del rubinetto ai bambini? A scuola si
E’ un quesito che in molti si pongono; dare o no l’acqua del rubinetto ai bambini? Il comune di Pollenza in provincia di Macerata è propenso per il si tanto da lanciare l’iniziativa “Acqua del rubinetto a scuola”. La tendenza dunque è quella che ritiene l’acqua del rubinetto sicura, più di quella venduta in bottiglia. Ma come vedremo più sotto il comune di Pollenza non è il solo a pensarla così. Grazie ai recenti lavori di allacciamento avvenuto in tutte le frazioni del comune all’acquedotto del Nera, in tutte le case sarà possibile usufuire di acqua di rubinetto caratterizzata da ottime proprietà organolettiche, senza dovere ricorrere più alle bottiglie di plastica.
Mamma e papà diventano genitore 1 e genitore 2. Favorevoli o contrari?
Addio mamma, addio papà. Per evitare la discriminazione sessuale, in alcuni comuni, si sta pensando di eliminare nei moduli per l’iscrizione dei figli ai nidi e alle materne il termine madre e padre. Che cosa ci sarà scritto in alternativa? «Genitore» e «Altro genitore». Ovviamente questa scelta ha fatto sollevare una grande discussione sia tra le forze politiche sia tra i cittadini. Vorremo proprio riprendere questa discussione per parlarne tra di noi, tra mamme.
Come decorare i cupcake per bambini con la pasta di zucchero
La passione per il cake design ormai dilaga ed anche i bambini sembrano esserne stati contagiati. D’altronde chi più di loro può apprezzare il dolce mondo della sugar art e le creazioni che ne fanno parte? La maggior parte degli eventi sul tema presenta sempre una sezione dedicata ai più piccoli con tanto di laboratori che li vedono alle prese con la pasta di zucchero. Che ne dite, quindi, di preparare insieme a loro dei cupcake decorati in casa? Nonostante l’apparenza non c’è niente di più semplice ed allo stesso tempo appropriato a loro. Maneggiare la pasta di zucchero è un poi come modellare la plastilina.
Sono circa 100mila i bambini maltrattati e abusati in Italia
Si parla spesso di violenza sulle donne dimenticandosi di un altro tipo di violenza, forse ancor più grave. Nel nostro paese 1 bambino su 100 viene maltrattato e più della metà sono femmine. Questo dato emerge da rapporto firmato da Terre des Hommes e Cismai (Coordinamento italiano servizi contro i maltrattamenti e l’abuso all’infanzia) e intitolato Maltrattamento sui bambini: quante le vittime in Italia? Quantificare esattamente il numero di piccoli che subisce quotidianamente abusi è molto complicato, soprattutto perché intervistare i bambini e ottenere delle risposte sincere (sia in un senso sia nell’altro) non è così scontato.
Come organizzare una festa per bambini, arriva Party planner su Real Time
Dopo l’invasione dei numerosi programmi di cucina a cui siamo stati sottoposti negli ultimi anni, arriva una nuova corrente, quella dedicata ai bambini. E’ da poco iniziata su Real Time una trasmissione che diventerà ben presto imperdibile per molte mamme: Party Planners. Di cosa si tratta? Semplice: tutti sappiamo quanto, una volta iniziata la scuola, i bambini siano occupati tra compleanni e festicciole varie. Organizzare una festa impeccabile però non sempre è facile. I bambini sono sempre più esigenti e gli aspetti da curare sempre troppi, inoltre l’intoppo è li che si nasconde dietro l’angolo. Come organizzare una festa per bambini in casa? A rispondere a questa domanda le due conduttrici, Virginia e Laura, che aiuteranno le mamme nella missione (im)posssibile di organizzare un evento impeccabile, sotto tutti i punti di vista.
Bullismo a scuola: come comportarsi
La scuola è iniziata da qualche tempo ormai, l’ansia da primo giorno, sia da parte del bambino che da quella dei genitori, è passata e tutto è pronto per affrontare l’anno scolastico nel migliore dei modi. Ma in questo clima di serenità c’è una preoccupazione, quella relativa al bullismo, che potrebbe turbare mamme e papà. Complici i fatti di cronaca degli ultimi anni, non sarebbe illogico avere qualche dubbio riguardo l’ambiente che i bambini frequentano ogni giorno lontani da casa.
Unicef, dimezzata la mortalità infantile dal ’90 ma muoiono 6 milioni di bimbi l’anno
L’Unicef e le Nazioni Unite hanno diffuso un dato di speranza e di fiducia anche se la preoccupazione per il futuro resta inevitabilmente alta. Si è dimezzata dal 1990 la mortalità infantile. Ciò vuol dire che in meno di 25 anni muoiono la metà dei bimbi nel mondo. Il problema è che non è ancora elevatissimo il numero dei piccoli che sopravvive: solo nel 2012 sono stati 6 milioni e il numero di decessi sotto i 5 anni è di 18 mila al giorno.