Baby Shower, una tradizione americana per festeggiare la futura nascita

babyshowerCiao mamme , oggi vi voglio parlare di una cosa davvero divertente, il Baby Shower, una tradizione americana che lentamente sta prendendo piedi anche qui da noi. Negli States infatti quando una coppia aspetta un bambino è tradizione che le amiche della “mommy to be” oppure la mamma e le sorelle organizzino una festa in onore del bimbo che sta arrivando a cui partecipano solo ragazze e in cui il divertimento è garantito.

Sicuramente questa tradizione ha trovato qualche resistenza a prendere piede qui da noi perché non siamo abituate a festeggiare i nostri piccoli prima della nascita, anche perché diciamola tutta siamo parecchio scaramantiche e, a parte qualche piccolo acquisto necessario, facciamo sempre tutto dopo il parto.

Cos’è il madrese?

maternese

Se siete già mamme avrete senz’altro notato come sin dai primi giorni di vita del vostro cucciolo sia stato per voi del tutto naturale parlargli con un tono che non avevate mai usato prima e rivolgergli parole o frasi semplici e ripetitive; questo non solo per richiamare la sua attenzione sui momenti della “pappa” o della “ninna” ma anche per o coccolarlo, vederlo sorridere o semplicemente stimolarlo. Avrete anche notato quanto vi sia riuscito spontaneo usare parole infantili come quelle su citate o come “bua”, “fruttina” ( io lo dicevo sempre al posto di frutta) e così via.

Tutte noi mamme durante il cambio del pannolino o il bagnetto siamo portate naturalmente a cantilenare, imitare i versi del piccolo, fargli complimenti e rivolgergli domande, anche se sappiamo molto bene che il bambino non ha ancora gli strumenti per comprendere il contenuto di ciò che noi diciamo, e quando è più cresciuto continuiamo ad usare parole infantili nel tentativo di facilitargli la comprensione e l’utilizzo del linguaggio. Bene, è questo quello che gli esperti chiamano madrese.

L’Italia è il Paese più sicuro in cui partorire

parto

Secondo una classifica mondiale pubblicata sulla rivista The Lancet negli ultimi trent’anni le morti durante il parto sarebbero scese del 34%, una percentuale importante soprattutto se si considera che, tradotta in cifre si parla di 183.400 casi in meno.

Lo studio, condotto dall’Università di Washington, ha senz’altro reso nota una notizia positiva, alla quale se ne aggiunge un’altra: l’Italia è il posto più sicuro in cui partorire; le cifre parlano chiaro: il Bel Paese, con una media di 3,9 decessi ogni 100 mila nati vivi, è il primo della classifica dei paesi con la minore mortalità. Nella classifica seguono la Svezia, il Lusseburgo e l’Australia, mentre l’Afghanistan è il fanalino di coda.

L’indagine è stata svolta nell’ambito del Millennium Development Goal dall’Institute for Health Metrics and Evaluation diretto dal dottor Christopher Murray su un campione di 181 Paesi, avvalendosi di un data base relativo alla mortalità materna, dei registri anagrafici e dei censimenti popolari.

Chirurgia bariatrica: un aiuto (forse) per prevenire i disturbi ipertensivi

chirurgia bariatrica per prevenire i disturbi ipertensivi in gravidanzaSono molte le donne in gravidanza che soffrono di alcuni disturbi ipertensivi come l’eclampsia, la pre-eclampsia e l’ipertensione gestazionale e secondo i risultati di un nuovo studio condotto dai ricercatori della Scuola di Medicina presso la John Hopkins University di Baltimora, Maryland (Usa) si possono prevenire queste complicanze ricorrendo alla chirurgia bariatrica.

Questo tipo di chirurgia viene chiamata anche chirurgia dell’obesità ed è nata nel 1950 grazie a Kremen e Linner

autori del primo bypass digiuno-ileale eseguito quattro anni dopo

Stress in gravidanza forse benefico

stress in gravidanza forse beneficoCare mamme preparatevi a stupirvi. Perché? A quanto pare lo stress in gravidanza non sarebbe dannoso per il feto anzi pare abbia pure degli effetti benefici anche sul cervello in via di sviluppo del nascituro! Ovviamente lo stress deve essere moderato. (l’opposto di quanto descritto in questo articolo)

Insomma questo è quanto sostenuto dalla dottoressa Janet Di Pietro dell’Università John Hopkins di Baltimora (Usa) e per sostenere questa tesi ha esaminato 112 donne statunitensi in gravidanza, sane. Le partecipanti sono state controllate durante il terzo trimestre di gravidanza; più in particolare sono stati monitorati i loro livelli di stress ed i movimenti del feto. A 14 giorni dal parto sono stati controllati anche i bambini.

Mamme si nasce o si diventa?

mamme si nasce o si diventa

Secondo voi, mamme si nasce o si diventa? Quante di noi hanno pensato, prima di concepire un figlio o prima che questo venisse al mondo di non essere “portate per la maternità” e quante invece hanno sempre pensato che sarebbero state delle madri perfette? Vi sarà poi capitato senz’altro di sentir dire che alcune donne, al contrario di altre, non sono nate per fare le madri.

Fermo restando che le riflessioni sparse che voglio proporvi oggi fanno riferimento a delle condizioni di assoluta normalità, ossia a donne non affette da alcun tipo di disagio mentale che potrebbe inficiare in qualche modo le loro capacità materne, io non ho mai creduto che madri si nasca. E non condivido il pensiero di chi ritiene che vi siano donne non adeguate, per loro natura, a prendersi cura di un figlio e questo per un motivo molto semplice, ovvero che la donna è stata “programmata” dalla natura per farlo: per portare un bimbo in grembo, partorirlo e allevarlo.

La tiroide materna influisce sullo sviluppo del sistema nervoso del feto

tiroide-gravidanzaSoffrire di tiroide è una patologia molto diffusa, soprattutto tra le donne. Il problema è che dopo la gravidanza una neo mamma su tre sviluppa una infiammazione della tiroide che se non curata può avere delle conseguenze molto serie, basta dire che il 5-10% dei casi di depressione postpartum è dovuta proprio ad un malfunzionamento tiroideo. Oggi ho pensato di parlarvi di questo argomento per due motivi, il primo è che il 17 aprile si svolgerà la Giornata nazionale della tiroide e in molte città italiane per due giorni si effettueranno ecografie gratuite per monitorare lo stato di salute di questa importante ghiandola. Il secondo motivo riguarda una notizia uscita in questi giorni che conferma il fatto che ci sia un passaggio diretto degli ormoni tiroidei tra madre e feto attraverso la placenta, ricerca effettuata da un team di ricercatori italiani guidati dal professor Alfredo Pontecorvi, Ordinario di Endocrinologia all’Università Cattolica di Roma.

In Liguria i pediatri rispondono alle mail dei genitori

associazione pediatri extraospedalieri liguri

Ebbene sì: sembra che anche i medici stiano cominciando a sfruttare le potenzialità che il web può offrire. Nel caso specifico mi riferisco ai pediatri della Liguria che hanno deciso di usare il web per rispondere ai dubbi e alle domande dei genitori dei piccoli pazienti. Queste le parole di questo moderno pediatra di famiglia ligure Giorgio Conforti intervenuto in occasione del III Congresso nazionale su vaccini e vaccinazioni di Napoli Napoli e rilasciate ad Adnkronos

Una delle lezioni che abbiamo imparato dalla pandemia influenzale è che il web ci può davvero aiutare ad approcciarci in modo più utile e completo con le mamme e i papà dei nostri pazienti

Il medico grazie al web può rispondere in maniera rapida ai genitori fornendo spiegazioni molto chiare. Il medico sempre ad Adnkronos parla quindi dell’iniziativa ideata dall’Associazione pediatri extraospedialieri liguri (Apel): medici e genitori possono confrontarsi inviando delle mail al sito web creato ad hoc ma anche leggere schede relative a quesiti sanitari.

L’anemia dopo il parto

anemia post partum2

Sapevate che anche le donne che non hanno sofferto di anemia durante la gravidanza potrebbero diventare lievemente anemiche subito dopo il parto? Si tratta di un disturbo definito sideropenia post-partum che in realtà è molto comune fra le neo mamme e fa la propria comparsa nel periodo definito puerperio; a causa del sangue perso durante il parto e con le lochiazioni infatti è possibile che si verifichi una carenza di ferro le cui riserve materne sono già state messe duramente alla prova nei mesi precedenti a causa dell’elevato fabbisogno di questo minerale da parte del feto.

In caso di anemia post parto quindi anche le donne che in precedenza non avevano avuto questo tipo di problema potrebbero accusare i tipici sintomi dell’anemia quali sensazione di debolezza e affaticamento, pallore, capogiri, dolori al petto, irritabilità, accelerazione del battito cardiaco subito dopo uno sforzo anche lieve, mani e piedi freddi ed avere di conseguenza difficoltà nella cura del piccolo e della casa.

Frutta nelle scuole per combattere l’obesità infantile

frutta nelle scuole

Si fa un gran parlare di obesità infantile in grande aumento anche tra i bambini italiani; tra le tante iniziative che sono state realizzate per sensibilizzare i piccoli e i loro genitori sull’importanza di seguire un’alimentazione corretta c’è il progetto “Frutta nelle scuole – Nutrirsi bene, un insegnamento di frutta”, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF) e organizzato da Apofruit Italia che prevede la distribuzione gratuita di frutta fresca in 1.700 scuole elementari di 10 regioni italiane.

Il progetto è nato per promuovere la presenza della frutta nelle scuole al post di snack ipocalorici, coinvolge quasi tutti i paesi dell’Unione Europea, ed è rivolto ai bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, ovvero quelli più a attratti dalle merendine. Fino a maggio 2010, ad ogni alunno verranno forniti, per 20 giorni, 150 grammi di frutta sbucciata, tagliata e pronta al consumo in singole confezioni monodose.

Inaugurato il primo Clinical Trial Center all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma

ospedale bambino gesù clinical trial center

È stato inaugurato ieri presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, il primo Clinical Trial Center in una struttura sanitaria italiana. Il centro nasce per la sperimentazione delle terapie farmacologiche in età pediatrica e, quindi, per osservare gli effetti delle nuove cure sui bambini.

Nel Clinical Trial Center c’è già la possibilità di usufruire dell’attività ambulatoriale, del servizio di day hospital e di ricovero ordinario, grazie al team medico ed infermieristico ad alta specializzazione.

Endometriosi, aiutiamo la ricerca su questa malattia subdola

200214484-001In questi giorni, precisamente da lunedi’ 5 a domenica 11 aprile 2010 sara’ promossa, attraverso le principali trasmissioni Rai, la Campagna Nazionale della Fondazione Italiana Endometriosi Onlus realizzata con il sostegno del Segretariato Sociale Rai. Questa iniziativa è stata creata per sensibilizzare e dare maggiori informazioni rispetto questa malattia che spesso non viene diagnosticata e che colpisce le donne sin dal loro primo ciclo mestruale, si calcola che in Italia ci siano 3 milioni di casi, 14 milioni in Europa e 150 nel mondo.

Aiutiamo Mohamed, serve un donatore (preferibilmente) tunisino di midollo osseo

mohamedOggi mamme ho bisogno della vostra attenzione, ho bisogno che diffondiate questa notizia perché è davvero importante trovare qualcuno che possa aiutare il piccolo Mohamed. Mohamed è un bimbo di 5 anni che da tre anni è in cura al policlinico San Matteo di Pavia per una malattia rara e mortale, il piccolo infatti soffre di una malattia genetica nota come porpora amegacariocitica congenita, che impedisce al suo midollo osseo di produrre le cellule del sistema immunitario. L’unica cura possibile è sottopore Mohamed ad un trapianto di midollo osseo ma in tre anni non è ancora stato trovato un donatore compatibile, neppure i genitori sono compatibili al 100%. Purtroppo la sofferenza in questa famiglia è di casa visto che poco tempo fa la stessa malattia ha portato via la sorellina del piccolo.

Prematuri, a Milano la pioniera della neonatologia italiana

prematuri-macedonio-melloniEccoci di nuovo a parlare di prematuri, leggendo questa notizia sul Corriere.it devo confessare di essermi commossa, perché questa notizia parla di amore per la medicina, di dedizione per il lavoro ma soprattutto amore per i neonati e per i loro genitori. Ho potuto conoscere tramite questo articolo una donna che è stata la pioniera della cura dei neonati prematuri in Italia e che è diventata una scienziata di fama mondiale, si chiama Iolanda Minoli ed ha creato e diretto dal 1960 l’Unità di terapia intensiva per nati prematuri della Macedonio Melloni, centro di riferimento internazionale della neonatologia perinatale di Milano, una donna che pur non avendo avuto figli suoi ha visto nascere circa 30 mila piccoli che ha accudito amorevolmente assieme alla sua equipe.