I cereali a colazione fanno ingrassare i bambini

bambini e cereali

Sicuramente quasi tutte le mamme penseranno che una colazione a base di latte e cereali sia nutriente e salutare per il proprio bambino; in realtà non è proprio così, anzi li farebbero solo ingrassare, almeno secondo i risultati di un chiesta a cura del canale tv inglese Channel 4 condotta dall’International Obesity Task Force, diretta dal dottor Philip James.

I ricercatori sono arrivati a questa conclusione analizzando i valori nutritivi delle principali marche di cereali; da questa indagine è risultato che molto di essi contengono molto zucchero, addirittura più di altri cibi in genere considerati “cattivi” per la salute come, ad esempio le ciambelle zuccherate.

Svezzamento del neonato: tutto sulla frutta

svezzamento-fruttaLa frutta durante lo svezzamento: perché è importante e a quale età iniziare?

In assoluto la frutta è il primo alimento che si introduce nell’alimentazione del neonato durante le prime fasi dello svezzamento anche perché grazie al suo sapore dolce piace molto ai piccoli e si presta bene a traghettarli nel loro viaggio tra una dieta solo liquida e qualla fatta invece di cibi semi solidi. La frutta di solito viene introdotta al quarto o quinto mese di vita del neonato, alcuni pediatri inseriscono prima la mela mentre altri, come la mia, suggeriscono la pera che ha meno  potere allergizzante.

Come far mangiare le verdure ai bambini: un nuovo studio

come far mangiare le verdure ai bambiniQuello di riuscire a far mangiare le verdure ai bambini sembra essere un problema comune un po’ a tutte le mamme; ora è arrivata da alcuni ricercatori della Penn State University (PSU) una nuova soluzione. Che almeno in teoria risulta essere molto facile. Secondo loro i genitori potrebbero offrire ai piccoli le verdure in piccole quantità all’inizio dei pasti e non come secondo o contorno e poi aumentarne lentamente la quantità.

La dottoressa Barbara J. Rolls, professore di Scienze Nutrizionali presso la Penn State University ha spiegato

Abbiamo dimostrato che è possibile utilizzare le porzioni in modo strategico per incoraggiare i bambini e gli adulti a mangiare più alimenti ricchi di sostanze nutritive, ma poveri di calorie

Mangiare la pappa a scuola è un appuntamento piacevole, almeno per mio figlio!

bambini mangiano al nido

Sin dal primo giorno di inserimento all’asilo nido il mio cruccio più grande è stata la pappa; fino a quel momento infatti ero sempre stata io a preparare i pasti a mio figlio e ad assicurarmi che finisse il piatto beatamente seduto sul suo seggiolone. Quando dovetti portarlo al nido per riprendere il mio lavoro però cominciai a temere che non avrebbe mangiato volentieri lontano da casa e soprattutto mi pesava il fatto di non essere più io a nutrirlo; da un lato mi mancavano tanto quei momenti in cui stavo a contemplarlo mentre si strofinava la pasta al pomodoro dappertutto (ha voluto mangiare solo sin dal decimo mese di vita), dall’altro mi sentivo un po’ in colpa per la mia assenza.

Di recente però ho scoperto che se anche la mia malinconia resterà lì almeno per qualche altro anno, il senso di colpa che ho provato fino ad ora rischia di ridimensionarsi un po’. E vi racconto perchè.

Lo svezzamento del bambino dai 4 ai 6 mesi: la frutta e la prima pappa

svezzamento-prima-pappaLo svezzamento dai 4 ai 6 mesi

Eccoci qui finalmente ad iniziare la nuova guida allo svezzamento, in questo primo appuntamento parleremo dell’inizio delle svezzamento e dunque dell‘introduzione della frutta e della prima pappa.

Quando e come iniziare a dare il vasetto di frutta durante lo svezzamento?

Molti pediatri concordano nel fissare il momento del vasetto di frutta all’inizio del quarto mese di vita del piccolo, la prima frutta infatti serve per abituare il piccolo alle nueve consistenze, ai nuovi sapori ma soprattutto per fargli prendere dimestichezza con l’amato/odiato cucchiaino. La frutta con cui iniziare è la pera poiché è quella con meno potere allergizzante, successivamente si passa alla mela. Di solito si inizia con un assaggio, poi si passa a 20 grammi al giorno per poi arrivare a dare un vasetto intero (80-100 grammi) da mangiare tutto in una volta oppure frazionato durante la giornata. Meglio scegliere le marche di omogeneizzati che non aggiungono zuccheri alla frutta per evitare di iniziare da subito con le ipercalorie.
Quando il bambino è allattato esclusivamente al seno e la crescita è buona il pediatra potrebbe decidere di slittare il momento della frutta a cinque mesi mentre nel caso si tratti di un bambino che soffre di reflusso gastroesofageo questo momento potrebbe essere anticipato al terzo mese e mezzo.

Svezzamento del bambino: lo yogurt alimento fondamentale

svezzamento-yogurtPerché lo yogurt fa bene ai bambini durante lo svezzamento?

Lo yogurt è, nel periodo dello svezzamento, un alimento completo e ottimo per completare la piramide nutrizionale su cui si distribuiscono in percentuale i principali nutrienti necessari per la buona crescita di tuo figlio. Lo yogurt ha infatti le stesse proprietà nutritive del latte ma è molto più digeribile, persino da quasi tutti i casi di intolleranza al lattosio in cui perciò manca l’enzima della lattasi che permette all’intestino di digerire gli zuccheri del latte, questo perché il processo di fermentazione a cui viene sottoposto lo yogurt per trasformare il lattosio in acido lattico fa si che io pratica gli zuccheri sia come “predigeriti” dai probiotici. Lo yogurt contiene tutta una serie di batteri che svolgono un’azione positiva sull’attività intestinale, questi batteri meglio conosciuti come probiotici (lactobacillus, acidophilus etc) e prebiotici (stimolano la crescita e l’attività dei probiotici) favoriscono l’equilibrio della flora intestinale permettendo all’intestino di regolare naturalmente le proprie funzioni .  Dunque se il tuo piccolo è stitico durante lo svezzamento oppure se alterna stitichezza a diarrea puoi aiutarlo dandogli a merenda uno yogurt. Lo stesso discorso vale se sta facendo una cura antibiotica, lo yogurt lo aiuta a evitare che i medicinali facciano piazza pulita di tutta la flora batterica intestinale. Lo yogurt oltre ai fermenti buoni contiene tanti altri nutrienti fondamentali per la crescita come le proteine, la vitamina A, la vitamina D, la vitamina k e le vitamine del gruppo B, senza considera poi il supplemento di calcio e fosforo che da ai nostri piccoli per irrobustire le ossa e i dentini.

Allattare i gemelli, come e perché

AA045234Allattare i gemelli al seno: missione possibile?

Questo articolo è dedicato a tutte le mamme che aspettano gemelli ed in particolare a Giulia che dalla fan page di Facebook mi ha confidato la sua voglia di allattare al seno i suoi piccoli ma anche la sua paura di non riuscire a farlo. Allora iniziamo!
Tutte noi sappiamo quanto allattare il proprio figlio sia importante, salutare per noi e anche per loro. Ma allattare i gemelli è ancora più importante perché di frequente nascono con un grado di prematurità e devi sapere che il latte prodotto dalle mamme dei bimbi nati prima ha una composizione diversa, più nutriente “creata” appositamente per acellerarne la crescita ma anche per fornirgli una buona dose di anticorpi.

Avrai un mondo di domande per la testa vediamo se sono le stesse che ho pensato io.

Allattare due gemelli è più faticoso che allattare un solo bambino?

Se rispondessi di no direi una bugia, è faticoso sia dal punto di vista fisico, visto che il tuo corpo deve produrre latte a sufficienza per due bambini e ciò richiede tantissima energia, sia dal punto di vista del tempo da ritagliarsi per fare questa magnifica operazione. Anche se li allatterai contemporaneamente avrai come la sensazione, soprattutto nelle prime settimana di rodaggio, di non fare altro che allattare, cambiare pannolini e di nuovo alllattare. Il consiglio è cercare di trovare una tua routine nel fare le cose, di fare più tentativi di incastrare i tuoi impegni casalinghi finché non troverai la giusta via. I problemi che potresti incontrare allattando i gemelli sono gli stessi che incontreresti allattando un bimbo solo: mastite, ragadi al seno, difficoltà di trovare la posizione giusta. Ma con un pò di sana pazienza e tranquillità vedrai che si può fare.

Frutta nelle scuole per combattere l’obesità infantile

frutta nelle scuole

Si fa un gran parlare di obesità infantile in grande aumento anche tra i bambini italiani; tra le tante iniziative che sono state realizzate per sensibilizzare i piccoli e i loro genitori sull’importanza di seguire un’alimentazione corretta c’è il progetto “Frutta nelle scuole – Nutrirsi bene, un insegnamento di frutta”, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF) e organizzato da Apofruit Italia che prevede la distribuzione gratuita di frutta fresca in 1.700 scuole elementari di 10 regioni italiane.

Il progetto è nato per promuovere la presenza della frutta nelle scuole al post di snack ipocalorici, coinvolge quasi tutti i paesi dell’Unione Europea, ed è rivolto ai bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, ovvero quelli più a attratti dalle merendine. Fino a maggio 2010, ad ogni alunno verranno forniti, per 20 giorni, 150 grammi di frutta sbucciata, tagliata e pronta al consumo in singole confezioni monodose.

La collezione Prénatal ispirata al film “Alice in Wonderland”

collezione prénatal Alice in Wonderland

Se a voi e alle vostre bambine è piaciuto il film Alice in Wonderland e volete rivivere le atmosfere della storia, non dovete far altro che andare dal 20 aprile in poi nei punti vendita Prénatal; a partire da questa data, infatti, sarà disponibile la collezione Alice in Wonderland by Disney, creata sull’onda del successo del film.

La collezione propone abitini e magliette pensate per le bambine ma anche per le mamme in modo da poter sfoggiare lo stesso look e per rivivere insieme le emozioni del mondo di Alice.

Abbigliamento per i più piccoli: la collezione primavera/estate 2010 di Mayoral

vestiti bimbi primavera

Con l’arrivo della primavera e dei primi caldi bisogna pensare a cambiare anche il guardaroba dei bambini, scegliendo dei vestitini allegri e colorati in linea con la nuova stagione. Oggi vi presentiamo la collezione primavera/estate 2010 pensata per i più piccoli dell’azienda spagnola Mayoral.

Il brand Mayoral sta prendendo sempre più piede in Italia perché propone capi colorati e alla moda anche per i bambini piccolissimi; non a caso la collezione primavera/estate 2010 è stata sviluppata nei colori del rosso, del turchese, del bluette, del verde e dell’intramontabile rosa per le bimbe.

I bambini preferiscono le verdure croccanti

come far mangiare le verdure ai bambini

Non amo le verdure e anche da piccola credo di averle mangiate veramente pochissimo nonostante i tentativi più disparati dei miei genitori e dei miei nonni; l’odore, il colore .. non saprei . Ancora oggi sono molti i bambini che alla vista di un piatto verde cominciano a fare i capricci ma rispetto a qualche anno fa devo dire che ci sono stati molti progressi sia da un punto di vista meramente estetico che di ricerca.

Estetico perché in giro ho visto dei piatti coloratissimi creati ad hoc per far sì che i piccoli comincino ad apprezzare anche le verdure, che ricordo essere un alimento fondamentale per la crescita (ce ne sono alcuni di cui ahimè non ricordo la marca con stampata la faccia di un signore che deve essere completata dai bambini usando appunto le verdure!) e scientifico perché ad esempio secondo i risultati di uno studio compiuto da Gertrude Zeinstraa della Division of Human Nutrition presso l’università di Wageningen per far amare ed apprezzare le verdure ai piccoli occorre che siano croccanti e che siano di colore non brunato. Occorre inoltre che abbiano una consistenza facile da mangiare.

Kit multimediale nelle scuole per combattere l’obesità infantile

obesità infantile

Il problema dell’obesità infantile è in aumento, basti pensare che un bambino su tre, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, è in sovrappeso; per cercare di arginare questo fenomeno, che sta diventando sempre più un’emergenza sociale, il Ministero della Salute ha istituito un programma dal titolo “Forchetta e scarpetta” che prevede la distribuzione nelle scuole entro fine mese, di un kit multimediale che aiuterà i bambini a capire come mangiare in modo più sano e ad apprezzare i vantaggi di praticare attività fisica.

Il kit verrà distribuito in 2.600 scuole elementari italiane per un totale di circa 50.000 bambini; il titolo dell’iniziativa “Forchetta e scarpetta” è fortemente evocativo: forchetta sta per mangiare bene, e scarpetta per camminare e fare attività fisica.

Ecomiqui: abbigliamento per bambini biologico

eco miqui

Oggi vi parlo di un sito web un po’ particolare; si chiama ecomiqui ed è un vero e proprio negozio on-line creato con l’intento di far conoscere i benefici dell’abbigliamento ecologico. Ecomiqui è nato dall’idea di una mamma olandese Saskia Markestein.

Vediamo anche grazie a quanto contenuto nel sito i vantaggi del cotone biologico. Anzitutto è puro, maggiormente traspirante e quindi più adatto alle pelle sensibile dei bambini; infatti i vestiti trattati con sostanze chimiche possono bloccare l’equilibrio della pelle e causare eritemi ed eczemi.