Calcio bambini, in Usa vietati i colpi di testa

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I colpi di testa, nel calcio, rappresentano spesso la base di un gol. Devono essere ben dati e risultano essere necessari per dare al pallone la giusta direzione e per poter arrivare, così, al proprio compagno di squadra o essere diretti verso la porta. Da oggi, però, negli Usa sono vietati nell’ambito del calcio giovanile. La Federcalcio americana ha infatti introdotto una nuova regola che vieta i colpi di testa ai bambini al di sotto dei 10 anni, mentre per quelli fino ai 13 è stata introdotta la raccomadanzione, diretta agli allenatori, di limitarne l’uso. Il motivo è chiaro, sarebbero dannosi per la salute.

Calcio bambini Usa vietati colpi testa


I rischi legati ai colpi di testa, nello specifico quello di poter procurare dei traumi cranici, sarebbero troppo alti e potrebbero portare a delle conseguenze ben più gravi come la lesione di aree cerebrali importanti, l’insorgenza di infortuni di diverso tipo o nei casi più gravi invalidità.

Tale è la decisione che la Federcalcio americana ha preso per venire incontro ad una class action avanzata dai genitori. Ed è così che diventerà presto una nuova regola che interesserà le società poste sotto il diretto controllo della Federcalcio mentre resterà ancora una raccomandazione per le altre. Secondo gli esperti, nei ragazzini tra i 10 ed i 12 anni, gli effetti delle commozioni cerebrali risultano essere più gravi in quanto materia grigia e muscoli del collo non sono ancora sviluppati completamente.

I genitori si dicono contenti di questo primo risultato ma Michael Kaplen, avvocato rappresentante della class action, si dice favorevole ad un bando che vieti totalmente i colpi di testa nell’ambito del calcio giovanile in quanto le regole appena introdotte, specie quella sui limiti di età non sarebbero sufficienti.

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Photo Credit | Thikstock

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