Solo l’1% dei bambini mangia correttamente

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L’obesità sta dilagando e ormai è diventata un fenomeno davvero preoccupante. Occuparci del peso del nostro bambino non significa essere dure e privarlo del piacere di mangiare, ma assicurargli una vita sana in futuro.  Lunedì si è celebrato l’ Obesity Day ed è emerso che i bambini dei Paesi sviluppati sono sempre più grassi e che solo l’1% mangia correttamente.

Questo dato è stato reso pubblico da uno studio condotto dalla Barilla Center for Food & nutrition (Bcfn), che si è occupata di analizzare le abitudini delle famiglie italiane, proprio tenendo conto che il 36% dei piccolini è in sovrappeso o obeso. Ormai, i nostri, sono i bimbi più grassi d’Europa e non certamente un bel primato. Quali sono gli errori più diffusi? Secondo la Bcfn i pasti delle famiglie occidentali contengono 3, se non anche 4, volte il livello di proteine ritenuto adeguato a soddisfare i fabbisogni in età pre-scolare e scolare.

Ma c’è di più. I dati diffusi dall’Organizzazione mondiale della Sanità hanno dimostrato che i giovani consumano un apporto calorico superiore alle loro esigenze, ma soprattutto basato sull’assunzione di grassi e zuccheri. Insomma, queste “benedette” verdure sono sempre marginali nell’alimentazione dei piccoli di casa.

Inoltre, i dati Oms registrano un incremento dell’obesità tra i bambini e gli adolescenti: questa situazione è ulteriormente aggravata dall’introito calorico giornaliero che, nella maggioranza dei bambini in età scolare presi in esame, non soltanto è superiore alle loro esigenze, ma anche orientato al consumo di grassi e zuccheri, a scapito di frutta e verdura.

Ricordiamo come deve essere composta la dieta settimanale di un bambino, nella speranza che i genitori siano in grado di fare un po’ di autocontrollo. Allora bisogna prevedere tutti i giorni il consumo di frutta e verdura (cinque porzioni al giorno) di cereali integrali, di latte e latticini. La tanto amata carne non deve essere mangiata più di 2-3 volte la settimana, il pesce almeno 3 volte, i legumi, le uova e i formaggi, invece, due.

 

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