allattamento al seno

Il latte materno favorisce un sano sviluppo intestinale nel neonato

allattare-al-seno1Allattamento al seno oppure allattamento artificiale?

I produttori di latte artificiale sostengono che più trascorrono gli anni e più il latte formulato assimiglia in tutto e per  tutto a quello materno, ma la realtà ci parla di qualcosa di diverso. Una nuova scoperta infatti viene ad avvalorare la superiorità a livello non solo nutrizionale ma anche a livello “terapeutico” del latte prodotto dal corpo materno. Questa nuova ricerca dimostra come il latte materno sia in grado di regolare e favorire il sano sviluppo intestinale del neonato.

Il latte della mamma non si scorda mai: la campagna per l’allattamento al seno del Ministero della Salute

campagna allattamento al seno

Promuovere l’importanza dell’allattamento al seno è l’obiettivo della nuova campagna pubblicitaria del Ministero della Salute dal titolo “Il latte della mamma non si scorda mai”. La campagna è rivolta soprattutto alle neo mamme del sud Italia, e in particolare a quelle che abitano in Campania e in Sicilia, per sensibilizzarle sui benefici dell’allattamento al seno, sia per la salute del bambino dal punto di vista nutritivo che da quello psicologico.

La campagna per la sensibilizzazione dell’allattamento al seno è mirata per le mamme del sud Italia, in quanto da alcuni dati Istat è emerso un tasso di allattamento piuttosto basso in queste regioni.

La campagna il “Il latte della mamma non si scorda mai” è un progetto itinerante che coinvolge sia le associazioni che le strutture sanitarie locali, e che si svolgerà per mezzo di un camper con l’immagine e i messaggi della campagna che farà tappa nelle principali piazze distribuendo materiale informativo e promovendo convegni, mostre e consulenze di esperti sull’argomento.

Omega-3 fondamentali per i piccoli prematuri

prematuri.crescita.mozart 1Quando ero incinta dei miei due bambini il mio ginecologo oltre  a prescrivermi la classica dose di acido folico, mi prescrisse anche un’altra pasticca che si chiamava Aladin DHA dicendomi che era fondamentale per lo sviluppo del bambino. Oggi navigando in rete ho trovato finalmente la motivazione. L’Acido docoesaenoico (DHA) o Omega 3 di cui la medicina era composta si ritiene essere un componente essenziale per il cervello e le guaine di rivestimento e protezione del sistema nervoso e, di conseguenza, indispensabile per la crescita e lo sviluppo del cervello dei bambini. Soprattutto dei prematuri che abbandonando la pancia della mamma troppo presto non possono usufruire degli acidi grassi che si accumulano nei tessuti e che tanto sono importanti per la “costruzione” del cervello che si sta sviluppando.

Allattare i gemelli, come e perché

AA045234Allattare i gemelli al seno: missione possibile?

Questo articolo è dedicato a tutte le mamme che aspettano gemelli ed in particolare a Giulia che dalla fan page di Facebook mi ha confidato la sua voglia di allattare al seno i suoi piccoli ma anche la sua paura di non riuscire a farlo. Allora iniziamo!
Tutte noi sappiamo quanto allattare il proprio figlio sia importante, salutare per noi e anche per loro. Ma allattare i gemelli è ancora più importante perché di frequente nascono con un grado di prematurità e devi sapere che il latte prodotto dalle mamme dei bimbi nati prima ha una composizione diversa, più nutriente “creata” appositamente per acellerarne la crescita ma anche per fornirgli una buona dose di anticorpi.

Avrai un mondo di domande per la testa vediamo se sono le stesse che ho pensato io.

Allattare due gemelli è più faticoso che allattare un solo bambino?

Se rispondessi di no direi una bugia, è faticoso sia dal punto di vista fisico, visto che il tuo corpo deve produrre latte a sufficienza per due bambini e ciò richiede tantissima energia, sia dal punto di vista del tempo da ritagliarsi per fare questa magnifica operazione. Anche se li allatterai contemporaneamente avrai come la sensazione, soprattutto nelle prime settimana di rodaggio, di non fare altro che allattare, cambiare pannolini e di nuovo alllattare. Il consiglio è cercare di trovare una tua routine nel fare le cose, di fare più tentativi di incastrare i tuoi impegni casalinghi finché non troverai la giusta via. I problemi che potresti incontrare allattando i gemelli sono gli stessi che incontreresti allattando un bimbo solo: mastite, ragadi al seno, difficoltà di trovare la posizione giusta. Ma con un pò di sana pazienza e tranquillità vedrai che si può fare.

L’allattamento al seno protegge il neonato dal cancro

allattamento al senoBuongiorno mamme da quando Tuttomamma è nato circa sette mesi fa abbiamo raccolto tantissime informazioni sull’allattamento ma soprattutto abbiamo riportato un numero notevole di ricerche che dimostrano quanto nutrire il proprio figlio al seno sia non solo importante ma anche altamente benefico sia per la mamma che per il nascituro. La notizia di oggi viene da uno studio dell’Università di Goteborg in Svezia ed è arrivata a dimostrare che i neonati allattati al seno ricevono oltre a tutti gli anticorpi della mamma, anche una protezione in più, infatti sembra che il latte prodotto dal corpo materno possa garantire al neonato un effetto protettivo rispetto oltre 40 tipi diversi di cancro.

Le mamme che allattano al seno sono migliori delle altre?

mamme che allattano sono migliori

Care amiche mamme e future mamme, oggi mi permetto di usare lo spazio che mi è concesso qui sul blog per raccontarvi la mia storia e proporvi, a partire da questa, un piccolo spunto di riflessione. Sono certa comprenderete che il mio intento è tutt’altro che provocatorio e il mio contributo di oggi vuole solo aprire uno spazio di discussione su un tema molto sentito da tante neo-mamme che per scelta o per motivi non dipendenti dalla loro volontà non hanno allattato i figli al seno.

Quando è nato mio figlio io ero molto stanca; gli ultimi mesi della gravidanza furono molto pesanti, eravamo in piena estate e io ero costretta a riposo a causa di una minaccia di parto pretermine alla 32ma settimana. Non vedevo l’ora che il piccolo nascesse perchè pensavo che tutto sarebbe stato più facile ed io, finalmente riacquistata la forma fisica e il pieno controllo del mio corpo, sarei stata più efficiente e serena. Avevo già deciso che non lo avrei allattato al seno anche perchè le precedenti esperienze negative di qualche amica mi avevano spaventata e d’altra parte io ero poco propensa a fare questa scelta già da molto tempo prima di aspettare un bambino.

Maggiore benessere psicologico per i bambini allattati al seno più di sei mesi

allattare-al-seno-3Una nuova ricerca diffusa dall’agenzia di stampa Reuters sembra nuovamente ribadire i benefici dell’allattamento al seno, da questo studio condotto in Australia risulta che i bambini allattati al seno per più di sei mesi sarebbero meno a rischio di sviluppare problemi mentali da grandi.

Allattare per un lungo periodo sembra infatti che abbia notevoli benefici per la loro futura salute mentale, soprattutto nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza.

Ha affermato sull’ormai noto Journal of Pediatrics la dottoressa Wendy H. oddy del Telethon Institute for Child Health Research di Perth assieme alle sue colleghe.

L’allattamento al seno non è migliore di quello artificiale

allattamento al senoTorniamo nuovamente a parlare di allattamento al seno perchè secondo i risultati di un nuovo studio il latte materno non sarebbe migliore di quello artificiale; ed ecco quindi che si mette di nuovo in discussione la validità e l’importanza dell’allattamento al seno.
Il dottor Sven Carlsen, della Norwegian University of Science and Technology di Trondheim che ha coordinato lo studio ha dichiarato

il baby formula (ossia, il latte in polvere) è buono come il latte materno. L’unico beneficio derivante dal periodo di allattamento, supportato da elementi di prova, è un piccolo vantaggio per il QI (il quoziente intellettivo) del bambino

Perchè il bambino rifiuta il seno

rifiuto del seno

E’ un’evenienza piuttosto rara, ma può accadere che un bambino allattato al seno, dopo un certo periodo di tempo trascorso senza particolari problemi, cominci a rifiutare il latte materno; quando questo accade il piccolo rifiuta la poppata voltando la testa, inarcando il corpo e persino piangendo.

Il rifiuto del seno in questo caso può lasciare stupefatta la mamma, che non riesce a capire come l’incanto di un allattamento sereno abbia potuto spezzarsi in questo modo. Se questo è il vostro caso niente paura, si tratta in genere di una fase transitoria che non dipende quasi mai dal fatto che il latte “non è più buono”; piuttosto questa situazione può essere frutto di innocui cambiamenti nei ritmi di vita familiare dei quali il bambino risente più di quanto i genitori non credano. Tali cambiamenti possono essere rappresentati da una condizione di stress della mamma (ad esempio perchè è tornata a lavoro) o dell’intera famiglia (uno spostamento).

L’allattamento misto, con aggiunta di latte artificiale

allattamento-mistoOggi ho deciso di parlarti del cosiddetto allattamento misto, ciòè l’integrazione di latte artificiale dopo le poppate di latte materno. Questo è un argomento un pò spinoso da trattare, infatti ci sono mamme che non vogliono assolutamente dare la famosa aggiunta al loro piccolo e altre invece che non si creano alcun problema, io sinceramente credo che ci siano casi in cui l’integrazione sia necessaria e possa essere fatta senza provare sensi di colpa per aver privato il piccolo del nostro latte.

Personalmente ho avuto delle esperienze abbastanza catastrofiche con l’allattamento al seno, i mei figli piangevano mentre mangiavano e la quantità di latte non era mai abbastanza, a volte ho tenuto duro, altre volte mi sono detta che non potevo impazzire e che il mio nervosismo avrebbe solo nuociuto ai miei bambini. Ma veniamo al dunque, sulle confezioni di latte artificiale leggiamo questa frase

il latte materno è l’alimento ideale per il lattante. Qualora l’allattamento al seno non sia sufficiente o possibile, dietro parere del pediatra, si può ricorrere ad un latte formulato. L’alimentazione con il solo latte non è sufficiente dopo il 6° mese di vita.

L’allattamento al seno è salutare per la mamma

allattare al senoAbbiamo già parlato dell’allattamento al seno; torniamo a farlo perchè secondo i risultati di un nuovo studio americano le mamme che allattano al seno sembrano avere, sul lungo termine, meno rischi di sviluppare alcuni fattori per il diabete e le malattie cardiache a differenza di quelle mamme che invece non hanno allattato al seno.

I ricercatori hanno seguito più di 700 donne di età compresa tra i 18 ed i 30 anni, per 20 anni e sono arrivati alla conclusione che quelle che avevano allattato al seno avevano meno probabilità di andare incontro alla sindrome metabolica, cioè quei fattori di rischio del diabete di tipo 2 e delle malattie cardiache. Non solo.

l’apparente effetto protettivo era più forte tra le donne con una storia di diabete gestazionale, la forma di diabete che insorge durante la gravidanza e si risolve dopo il parto. Pur se temporaneo, il diabete gestazionale finisce con l’aumentare il rischio di una donna di ammalarsi di diabete di tipo 2

Il passaggio dal seno al biberon

passaggio latte biberon

Anche se vorrebbe allattare al seno per il maggior tempo possibile, può accadere che a un certo punto la mamma si accorga di non produrre latte a sufficienza per soddisfare le esigenze del proprio piccolo; in questo caso le richieste di essere nutrito si fanno più frequenti e la crescita ponderale rallenta. Per ovviare al problema il pediatra consiglia in genere di fare un’aggiunta di latte artificiale integrando il seno con il biberon che viene offerto al termine della poppata al seno (se il bambino è proprio affamato non avrà molte difficoltà ad adattarsi alla nuova situazione) oppure alternando i due tipi di allattamento nel corso della giornata.

Vi sono però dei casi in cui, anche se l’allattamento materno procede senza intoppi, la neomamma è costretta ad interromperlo o a variarne il ritmo perchè, ad esempio, deve tornare a lavoro; in tal caso una soluzione può essere rappresentata dall’uso del tiralatte che permette di raccogliere e mettere da parte il latte materno perchè venga somministrato con il biberon mentre la mamma non c’è.

Influenza e allattamento: come comportarsi

allattareSpulciando nel web sono incappata in un sito chiamato lllitalia.org; per chi non lo conoscesse si tratta di La Leche League Italia (Lega per l’allattamento materno), un’associazione Onlus fondata nel 1956 e presente in 68 paesi in tutto il mondo con circa 9000 consulenti.

Obiettivo principale è quello di fornire informazioni ed aiuto a tutte le mamme che desiderano allattare i loro bambini.

Ve ne parlo perché a catturare la mia attenzione è stato un comunicato stampa contenuto all’interno del sito e che riguarda il virus AH1N1; sembra infatti che molte mamme stiano chiamando le consulenti Le Leche League per avere risposte concrete ad una domanda in particolare

Ho la febbre, se fosse la suina (virus AH1N1.), devo smettere di allattare?

I bambini prematuri

bambino prematuro

Esiste un sito web chiamato prematuri.it, creato da Moige (Movimento Italiano Genitori) che fornisce utilissime e preziose informazioni a quanti (mamme, papà, parenti e amici) si troveranno (o si trovano) nella situazione di dover convivere con un bambino che è uscito un po’ troppo presto dal grembo materno. I parti prematuri rappresentano circa il 15% di tutti i parti.

I bambini prematuri sono più piccoli di quelli nati a termine; hanno una pelle più sottile e un colorito più rosso-violaceo. La testa, rispetto al corpo e agli arti sottile appare più grande. Solitamente nei bambini prematuri è presente ittero che può protarsi per lungo tempo.

I bambini prematuri non sono in grado di regolare la propria temperatura corporea e l’incubatrice per i primi giorni di vita avrà il compito di riprodurre il più fedelmente possibile l’ambiente del ventre materno.