allattamento al seno

Aptamil Milupa per i bambini allergici al latte vaccino

Aptamil MilupaCi sono bambini che nei primissimi mesi di vita possono sviluppare allergie alle proteine del latte vaccino; si tratta di una delle allergie più diffuse nei bambini. Se questi vengono allattati artificialmente in genere si manifesta a partire dal 2° mese di età: se invece vengono allattati al seno, questa allergia può comparire quando si passa al latte artificiale o nel momento dello svezzamento. Si può manifestare con eczemi, diarrea o vomito.

I bambini allergici al latte vaccino possono sviluppare con maggiori probabilità anche altre allergie come quella alle uova o alla soia.

Le posizioni per allattare meglio

posizioni per allattare meglio

Per allattare il proprio bambino si possono scegliere diverse posizioni, per decidere qual è quella più confortevole per voi, c’è un solo modo: provarle tutte! A prescindere da quale sceglierete, ricordatevi che dovrete porgere il seno al bambino sostenendo la mammella con il pollice sopra e le altre dita sotto, in modo da creare una specie di C. Ma vediamo insieme quali sono le posizioni migliori per allattare comodamente, sia per la mamma che per il bambino.

La posizione classica dell’allattamento è con la mamma che sta seduta. In questa postura non c’è bisogno di chinarsi per porgere il seno al bambino, basta avvicinarlo alle mammelle; è importante anche sostenere il neonato con il braccio, in modo che la testina poggi sull’incavo del gomito, la schiena sia sostenuta dall’avambraccio e il sederino sia sorretto da una mano. Affinché la mamma possa stare più comoda in questa posizione, può appoggiare i piedi sopra ad uno sgabello.

La composizione del latte materno

composizione latte materno

Tutti conoscono i benefici dell’allattamento per il neonato, ma forse non tutti sanno di cosa è composto. Innanzitutto d’acqua, che rappresenta l’87% del volume; il neonato, quindi, non ha bisogno di bere altro: in un giorno beve talmente tanto latte che non può avere sete. Poi ci sono i grassi; la loro presenza è variabile, a seconda della dieta materna e del momento della giornata: ad esempio sono maggiori al mattino. I grassi del latte materno sono molto importanti, perché svolgono un ruolo essenziale nella maturazione e nello sviluppo cerebrale del neonato.

Le proteine contenute nel latte materno sono l’1% contro il 3,5% del latte di mucca, ma il primo contiene solo 2,4 g. di sali minerali, e quindi limita il carico renale del neonato, fatto importante visto l’ancora scarsa funzionalità del suo sistema renale. Per quanto riguarda il calcio e il fosforo, il latte materno ne contiene la quantità ideale; il ferro è sufficiente fino al quinto mese, ma è molto assimilabile, come del resto il selenio, il rame e lo zinco, quest’ultimo molto presente nel colostro.

Le vitamine, si sa, sono sostanze indispensabili alla crescita, e sono presenti nel latte materno in forma perfettamente assimilabile. Le vitamine A e C sono sintetizzate nella mammella in modo da rispondere del tutto alle necessità del bambino, anche se la loro concentrazione nel latte può variare con l’alimentazione materna. Il complesso vitaminico B è costituito da varie vitamine, ognuna con una sua specifica funzione, e di solito è presente nel latte in quantità sufficiente e assolutamente assimilabile.

Mese della nutrizione infantile

mese della nutrizioneOttobre 2009 è il mese della nutrizione infantile. All’interno del sito web creato ad hoc vengono fornite utilissime informazioni nonché segnalati alcuni impedibili appuntamenti con specialisti dell’alimentazione infantile.

Ampio spazio viene dedicato al latte materno e alla sua importanza nello sviluppo e nella crescita del bambino. Il sito consiglia,  nel caso in cui una mamma dovesse trovarsi nella situazione di non poter allattare al seno, di usare il latte per l’infanzia; l’organizzazione Mondiale della Sanità ed il Ministero della Salute consigliano invece, come viene riportato dal sito, di non introdurre nella dieta del bambino fino al 12° mese di vita il latte vaccino perché ha una composizione inadeguata ai fabbisogni del bambino.

Allattamento al seno, ecco alcuni miti da sfatare

allattamento al seno false credenze

Il 96% delle neomamme è perfettamente in grado di allattare al seno il proprio piccolo, inoltre, a meno che la madre non sia affetta da patologie croniche e/o non assuma farmaci incompatibili con la salute del figlio, non esistono controindicazioni all’allattamento materno. Tuttavia sono molte le donne che passano al biberon entro le prime settimane di vita del bambino spesso perchè preda di dubbi e incertezze che non riescono a superare, a volte anche a causa di una cattiva informazione della quale, loro malgrado, si ritrovano vittime.

L’allattamento al seno infatti è spesso accompagnato da una serie di convinzioni e credenze non vere che più che essere di aiuto alla neo o futura mamma la confondono gettandola a volte addirittura nello sconforto. E’ vero ad esempio che chi ha il seno piccolo produce poco latte? No. Niente affatto. Eppure quante donne poco prosperose possono essersi scoraggiate nell’apprendere quella che non è altro che una diceria?

Vediamo quindi di demolire alcune false credenze sull’allattamento materno, a cominciare da quella appena citata:

Il latte materno deve essere preso “espresso”

allattamento/1I livelli dei nutrizionali nel latte materno cambiano ogni 24 ore in risposta ai bisogni del bambino. Questa notizia è destinata a mutare le abitudini di molte neomamme, soprattutto quelle che lavorano ed hanno la necessità di tirare il latte.

Questo nuovo studio pubblicato dalla rivista Nutritional Neuroscience ha posto in evidenza un duplice aspetto dell’allattamento al seno, infatti ha messo in luce come il latte materno aiuti a regolare i ritmi del sonno del neonato e soprattutto come la composizione di questo prezioso alimento cambi notevolmente durante l’arco delle 24 ore.

Allattare al biberon, consigli pratici

allattamento artificilae

Sia che abbiate scelto di nutrire vostro figlio con l’allattamento artificiale, sia che abbiate dovuto ricorrere al biberon nonostante la volontà di allattare al seno, possono esservi utili alcuni consigli pratici perchè la poppata si svolga nel migliore dei modi. Premesso che è fondamentale anche in questo caso tenere il bambino in braccio durante il pasto, la prima regola è quella di preparare il biberon in maniera adeguata.

Prima di maneggiare biberon e tettarelle, che dovranno essere adeguatamente sterilizzati, lavate bene le mani. Quindi una volta preparato il latte chiudete la ghiera senza stringerla troppo; una ghiera troppo stretta rende faticosa la suzione al piccolo e favorisce l’introduzione di aria nel pancino. Se usate il latte in polvere agitate bene il biberon per evitare che rimangano grumi.

Il corredino del neonato

corredino neonatoEcco un elenco di cose indispensabili che vi serviranno per le prime settimane di vita di vostro figlio.

1) Per il cambio

Pannolini (circa 10 al giorno). In commercio oltre ai pannolini tradizionali esistono anche quelli ecologici (o lavabili), realizzati in cotone e privi di sostanze chimiche. Queste ultime sono invece presenti nei pannolini usa e getta e possono causare irritazioni ai bambini. Si tratta di una scelta da tenere in considerazione e che può arrivare a fare risparmiare anche  800  euro in un anno.
– Crema per neonati
– Fasciatoio
– Fazzolettini usa e getta
– Borsa per pannolini
– Cotone
– Secchio gettapannolini (per quelli usa e getta)

Allattamento al seno, tutti i benefici

allattamento al seno

Il latte materno rappresenta l’alimento migliore per il bambino nei primi mesi di vita, questo infatti non solo contiene tutti i nutrienti necessari per una crescita sana e corretta, ma protegge il neonato anche dallo sviluppo di infezioni (gastrointestinali, respiratorie, urinarie) e ne rafforza il sistema immunitario garantendogli allo stesso tempo un sonno più regolare e tranquillo grazie al contenuto di caseomorfine, veri e propri calmanti naturali.

Analogamente, allattare al seno giova alla salute della mamma riducendone il rischio di insorgenza di patologie quali il tumore mammario e alle ovaie e, più tardi, l’osteoporosi. Inoltre, la neo-mamma che allatta il proprio bimbo consuma un bel pò di calorie e ritorna più velocemente al peso pre-gravidico, mentre la produzione di ossitocina, stimolata dalla suzione, aiuta ad uscire più velocemente dal periodo del cosiddetto capoparto.

Alimentazione dopo il parto e durante l’allattamento

dieta allantamento

Subito dopo il parto l’organismo concentra tutte le sue forze sull’allattamento, e quindi è normale chiedersi quale tipo di alimentazione deve seguire chi vuole allattare. Gli ospedali spesso ignorano questo aspetto, e quindi le puerpere si vedono arrivare cibi poco adatti alla nuova situazione.

L’alimentazione dopo il parto deve essere di facile digeribilità, di alto valore nutritivo e costituita da alimenti che non facciano passare nel latte sostanze nocive che lo rendano di sapore sgradevole, perchè in questo caso il lattante potrebbe rifiutare il seno e per favorire la digestione, evitate di mangiare dopo le nove di sera.

La madre che allatta ha bisogno di sostituire i liquidi che perde nutrendo il bambino, ma dove stare attenta a non esagerare assumendo troppo latte a sua volta, prima di tutto perché non è vero che “latte fa latte”, come dice un detto popolare, e poi perché il latte bevuto dalla mamma può provocare coliche al neonato.