Lo sport virtuale non aiuta la crescita dei bambini

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Qualche giorno fa abbiamo detto che i nostri bambini sono più scarsi nello sport, rispetto a 40 anni. Il motivo? Una vita un po’ troppo comoda, fatta di spostamenti in macchina e di ore passate davanti al pc e al computer, ma è anche una questione di sicurezza. I fatti di cronaca sono sempre così spaventosi che poi è normale non fidarsi a farli andare a spasso, quando non siamo presenti, o mandarli da soli in palestra.

Tutti a casa. Non proprio tutti, perché so bene che molte di voi mamme mandano i loro cuccioli a scuola di danza, di arti marziali o di calcio. Purtroppo però sono troppi i genitori che acconsentono di passare il tempo libero simulando qualche disciplina sportiva con una console. I ragazzi devono fare sport e non in questo modo. Secondo una ricerca condotta dagli esperti del Baylor College of Medicine di Houston in Texas, la metà dei ragazzi che hanno dei videogame a casa utilizzano giochi sportivi.

Dall’indagine è emerso che i piccoli, tra i 9 e i 12 anni, erano in sovrappeso. Inoltre, coloro che usavano giochi attivi, ovvero sportivi, non bruciavano più calorie di quelli che utilizzavano giochi inattivi. A dimostrazione che i fitness-game sono divertenti, ma non possono essere utilizzati come sostituto della ginnastica. Che cosa ci resta da fare? Un atto di coraggio e di organizzazione e fare in modo che i bambini partecipino a dei corsi, nonostante siano contrari e facciano i capricci.

Lo sport è importante anche per la crescita emotiva, oltre a quella fisica. I ragazzini infatti hanno bisogno di interagire con altri coetanei, imparare le regole del gioco corretto, della competizione sana e che ogni tanto si vince e ogni tanto si perde. È una sorta di metafora della vita. Ma c’è di più. Lo sport insegna che per raggiungere certi obiettivi, è necessario fare fatica. Non è un concetto poi così tanto scontato. Non credete?

 

 

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