Pubalgia in gravidanza, come stare meglio

pubalgia  in gravidanza

Verso la fine della gravidanza, ovvero quando le ossa del bacino si preparano al parto, compare spesso un fastidioso disturbo chiamato pubalgia, che porta con sé forti dolori all’altezza del pube. Il responsabile di questi fastidi è un ormone chiamato relaxina che ha il compito di rilassare le formazioni pelviche per agevolare il passaggio del bambino durante il parto.

Con la crescita del bambino all’interno del pancione si possono verificare dei disturbi come la pubalgia che si manifesta con dolori piuttosto intensi all’altezza del basso ventre, dell’inguine e a livello delle ossa del bacino; in genere queste fitte compaiono nel terzo trimestre di gravidanza, a causa del parto sempre più vicino.

Attorno al sesto mese di gestazione si verifica un rilassamento doloroso della sinfisi pubica, ossia il punto di congiunzione delle ossa del bacino nella parte bassa dell’addome: in pratica avviene il cedimento della giuntura delle ossa del pube dove la cartilagine presenta un a cavità. Il rilassamento della sinfisi pubica può causare, oltre alla pubalgia, anche il mal di schiena e a volte anche la sciatica.

La fase espulsiva del parto

fase-espulsiva-partoOggi vi voglio parlare della fase finale del parto, la cosiddetta fase espulsiva. E’ il momento più coinvolgente del parto quello in cui tu dovrai essere più attiva e nel quale raccoglierai tutte le forze che nascondi dentro di te per far nascere il tuo bambino.

Il periodo espulsivo avviene dopo che la cervice uterina si trova nel momento di massima dilatazione, ovvero ha raggiunto i dieci centimetri ed il collo è completamente appianato. Questo momento succede appunto alla fase dilatativa e di solito, ma non è una regola, tra le due fase si crea un momento di stop in cui potrai riprendere fiato prima del rush finale. Subito dopo sentirai una fortissima pressione sul retto e avvertirai come un impellente stimolo di andare in bagno e quindi di spingere. A quel punto sarà il tuo corpo a dettare le regole del gioco, tutto avverrà nella maniera più naturale dovrai solo assecondare i messaggi che il tuo fisico ti lancia.

La fase espulsiva ha una durata che varia da un’ora-un’ora e mezzo nel caso si parli di un primo figlio a mezz’ora-un quarto d’ora nel caso si parli di parti successivi. Una variabile fondamentale è rappresentata anche dalla testa del bambino e dal suo peso, più il bimbo è piccolo più sarà facile spingerlo fuori.

Durante la fase espulsiva sfrutterai al massimo la tua muscolatura addominale per effettuare le spinte, sarai attiva e con tutta probabilità farai tutto da sola, perché solo tu sai qual’è il momento migliore.

Passeggini Maclaren tolti dal mercato negli Stati Uniti

MacLaren passeggini

In questo articolo voglio raccontarvi quanto accaduto negli Stati Uniti e che ha come protagonisti alcuni passeggini, nello specifico alcuni di quelli prodotti da Maclaren. Sono stati ritirati da alcuni negozi (come Target e Babies R Us) ben 1 milione di passeggini dopo che 12 bambini hanno subito l’amputazione delle falangi delle dita a causa di un meccanismo a cerniera.

Dal mercato sono stati tolti tutti i modelli, sia quelli singoli che quelli gemellari; questo è stato precisato dalla Commissione consumatori sulla sicurezza dei prodotti, che ha anche annunciato il richiamo dopo un’inchiesta.
I modelli incriminati sarebbero i seguenti: Volo, Triumph, Quest Sport, Quest Mod, Techno Txt, Techno Xlr, Twin Triumph, Twin Techno.

La guida della gravidanza: 27esima settimana

27-settimana-gravidanzaLA VENTISETTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Siamo arrivati anche alla fine del secondo trimestre, sembra ieri quando parlavamo di primi sintomi della gravidanza ed ora eccoci al rush finale. Sei pronta per questi ultimi tre mesi? Preparati saranno pesanti, la pancia comincerà ad ingombrarti e tu sarai molto insofferente, pianifica le cose da fare e soprattutto fatti aiutare da qualcuno, non fare sforzi eccessivi e conserva le forze per il momento del parto.

Hai scelto la carrozzina più adatta alle tue esigenze? In giro ce ne sono a migliaia ma il consiglio e di non farti accecare dalla bellezza del prodotto ma soprattutto vederne e testarne la praticità, il peso e la facilità di pulitura. Sono queste le caratteristiche che devi cercare, l’opzione migliore oggi comunque è quella di optare per un sistema modulare con il quale in un solo acquisto avrai carrozzina, passeggino e seggiolino auto.

I ritmi del sonno, come cambiano nel bambino

ritmi sonno veglia bambini

Come per gli adulti anche nei bambini il ritmo sonno-veglia varia da persona a persona e si modifica con il passare del tempo: alcuni bambini dormono sin dalla nascita più di altri che invece hanno bisogno di meno ore di riposo per ricaricarsi. Con la crescita però tutti i bambini cominciano a necessitare di meno ore di sonno fino ad arrivare a ritmi più vicini a quelli di noi adulti.

Ma come cambia in media il numero di ore di sonno di un bambino da 0 a tre anni? Vediamo:

Dalla nascita ai tre mesi

In questo arco di tempo un bambino può dormire dalle 8 alle 16-17 ore su 24; dipende soprattutto da quanti pasti fa e da eventuali altri fattori che possono recare disturbo (eventuali piccoli malesseri o temperatura inadeguata in casa).

Dai tre ai sei mesi

Il numero di pasti, notturni soprattutto, si riduce, il piccolo giunge nella gran parte dei casi a dormire anche 8 ore a notte.

CuociPappa Sanovapore Chicco, il re delle pappe

cuocipappa-sanovapore-chiccoE’ giunto il momento di passare alle pappe e tu vivi con terrore questo momento. Come si fanno? Ma è il caso di dargli gli omogeneizzati? Sono tante le domande che ti frullano in testa ma non sai davvero da dove iniziare. Eccomi qui per cercare di consigliarti per il meglio. Partiamo da un presupposto, ai miei figli non ho mai dato un omogeneizzato acquistato in farmacia, li ho sempre fatti in casa e non me ne pento, cosa c’è di più buono di poter dare al tuo bambino solo cose fresche e di prima scelta che prepari tu?

Se sei d’accordo con me allora sono lieta di presentarti la soluzione a tutti i tuoi problemi: CuociPappa Sanovapore Chicco, il robot da cucina con il quale potrai fare le pappe di tuo figlio dall’inizio alla fine. Questo gioiellino cuoce al vapore i cibi e successivamente li omogenizza ma se vuoi scongela e riscalda, praticamente un vero tutto fare.

Concepimento: influisce anche l’età dell’uomo

concepimento e età dell'uomo

Se è appurato che la fertilità femminile diminuisce con l’avanzare degli anni, recenti studi hanno dimostrato che anche l’età dell’uomo influisce sul concepimento. La ricerca, condotta in California, ha evidenziato che se il futuro padre ha più di 40 anni, può verificarsi la diminuzione della capacità riproduttiva, in particolare se  beve alcolici, fuma e vive in una città ad alto tasso di inquinamento.

Per quanto riguarda la fertilità femminile i dati sono certi: da 30 a 35 anni inizia a diminuire, per poi abbassarsi velocemente dopo i 36, a causa della riduzione della qualità e delle quantità delle cellule uovo; ma anche per gli uomini l’età conta; secondo le ricerche, infatti, dopo i 40 anni la qualità dello sperma è meno buona, diminuisce il numero degli spermatozoi, e, quindi, la stessa capacità riproduttiva.

Il parto si avvicina: a cosa potresti pensare?

il parto si sta avvicinandoLa data presunta del parto si sta avvicinando e nella vostra mente cominceranno a susseguirsi dubbi, domande, preoccupazioni e perplessità. Quali?

Ad esempio potrete chiedervi quanto durerà il vostro parto e comincerete a tampinare le vostre amiche; parlare con qualcuno che ha già vissuto la meravigliosa esperienza del parto vi potrà essere di grande aiuto ma ricordatevi sempre che ogni gravidanza è diversa dall’altra. Anche la stessa durata del parto varia da donna a donna; in linea generale si può dire che l’intero processo di nascita dura circa 10 ore per le donne primipare. La durata diminuisce quando si parla del secondo figlio.

La guida della gravidanza: 26esima settimana

26-settimane-gravidanzaLA VENTISEIESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Quante persone incontri tutti i giorni che ti chiedono, ma che sei arrivata? E tu indispettita rispondi, veramente mancano ancora tre mesi! Non ti devi preoccupare, la pancia in certe donne cresce in modo vorticoso nei primi due trimestri di gravidanza e poi invece si assesta nell’ultimo. La pancia inizia davvero a pesare, segui questo consiglio, prova a mettere una pancera sentirai un immediato sollievo infatti la fascia elastica sostiene l’addome dandoti una notevole sensazione di benessere.

Ora è il momento giusto per iniziare a curare il tuo seno in vista dell’allattamento, in commercio ci sono delle creme alla lanolina che puoi mettere sui capezzoli per prepararli alla forza provocata dalla suzione del tuo piccolo. Probabilmente dovrai anche comprare qualche nuovo reggiseno visto che ormai nei tuoi non ci entri più!

Disturbi del sonno nel bambino, come prevenirli

disturbi del sonno nel bambino

Che il proprio figlio riesca ad addormentarsi da solo e a dormire per tutta la notte è il sogno più agognato da tutti i genitori. Alcuni bambini arrivano più presto al traguardo, mentre per altri ci vuole un pò più di pazienza: è frequente infatti che i bambini da 1 a 5 anni presentino difficoltà nell’addormentarsi o continuino a svegliarsi anche più volte durante la notte. Vediamo cosa fare per superare la situazione:

Anzitutto, anche se alcuni genitori non hanno alcun problema rispetto al fatto che i bambini vadano a letto insieme al resto della famiglia, a qualunque ora questo accada, in realtà è una buona abitudine stabilire un orario preciso in cui i propri figli, soprattutto piccoli, devono andare a nanna e rispettarlo sempre.

Fondamentale anche stabilire alcuni comportamenti da tenere arrivati a una certa ora (ad esempio già dalla mezz’ora precedente all’orario stabilito): primo fra tutti evitate di coinvolgere il bambino in giochi eccitanti, come rincorrersi, ed elaborate un cosiddetto rito della buonanotte fatto di una successione di eventi che dovranno ripetersi sempre uguali ogni sera: ad esempio fate loro  il bagnetto, dategli la cena, coccolateli, o leggetegli una storia per qualche minuto, e poi metteteli a letto ancora svegli.

La rottura del sacco amniotico

rottura-del-saccoOggi parliamo della rottura del sacco amniotico, quella che per nove mesi è la culla dove si muove, dorme e vive il tuo piccolo. Come capire se il sacco amniotico si è rotto? Questo è uno dei dubbi maggiormente condivisi dalle donne incinte, di solito si avverte una improvvisa fuoriuscita di liquido dalla vagina, la quantità di liquido è molta e puoi capire che non si tratta di urina perché non ha lo stesso odore forte di quest’ultima. La perdita del liquido può essere minima o sembrare un fiume in piena, oppure può verificarsi che tu possa perdere poco liquido per diversi giorni di seguito.

Questo può avvenire perché il feto che ha già impegnato la testa nel canale del parto può aver diviso le acque. Per questo la perdita del liquido può essere anche minima perché la testa del bimbo ostruisce il passaggio al restante liquido amniotico che si trova sopra di lui.

Pilates in gravidanza: gli esercizi pre e post parto

gravidanza e pilates

Come abbiamo più volte evidenziato, fare sport in gravidanza è molto utile per prepararsi in modo sereno al lieto evento, non solo dal punto di vista fisico, ma anche da quello psicologico; proprio per questo oggi vorremmo proporvi un’attività utilissima da fare sia prima che dopo il parto, e cioè il pilates.

Il metodo pilates prima e dopo la gravidanza è molto utile,  perché aiuta a rafforzare la schiena in vista del parto e dopo di esso aiuta a ritrovare la forma fisica. Il pilates si basa sulla respirazione sulla concentrazione, quindi lo sforzo fisico è sempre regolato dalla scelta personale, fatto che lo rende perfetto per le donne in gestazione.

Inoltre i corsi di pilates pre-parto sono studiati proprio le future mamme in modo da garantire loro la migliore preparazione. In genere, le lezioni di pilates in gravidanza iniziano dopo il primo trimestre e possono continuare per tutta la durata della gestazione.

Nausea in gravidanza? Bambini più intelligenti

nausee in gravidanza

Siete alle prese con le tanto fastidiose nausee? Probabilmente sarete anche alla ricerca di qualche rimedio della nonna per far sì che possiate stare qualche giorno un po’ in pace. Certo è che quanto sto per riportarvi forse vi farà tirare un sospiro di sollievo e chissà .. forse vi farà pensare alle nausee come ad un qualcosa di quasi “piacevole”.

Secondo i risultati di uno studio compiuto da Irena Nulman dell’Hospital for Sick Children di Toronto le mamme che hanno la nausea in gravidanza possono avere maggiori possibilità di partorire un bebé con quoziente di intelligenza maggiore. Per arrivare a questo risultato sono stati compiuti diversi test cognitivi su tre gruppi di bambini tra i 3 e i 7 anni, le cui mamme avevano avuto nausea in gravidanza ed erano state trattate con un farmaco in uso in Canada, o avevano sofferto di nausea ma non avevano preso il farmaco, oppure non avevano sofferto di nausea tout court. Anche le mamme sono state esaminate per quoziente intellettivo e fattori socioeconomici.

La guida della gravidanza: 25esima settimana

25-settimane-gravidanzaLA VENTICINQUESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

In questo periodo è bene che tu prenoti la visita anestesiologica presso l’ospedale in cui deciderai di partorire, è essenziale nel caso tu decida per l’analgesia epidurale. Prenota anche la serie di monitoraggi che effettuerai dalla trentaseiesima settimana, questi saranno fondamentali per valutare il benessere fetale e per capire se sei in prossimità del parto.

In queste settimane puoi iniziare a frequentare le classi pre-parto, incontri in cui avrai la possibilità di confrontarti settimanalmente con ostetriche, ginecologi, pediatri e psicologi che ti parleranno del travaglio, di come affrontarlo, delle tecniche di respirazione, di come accudire tuo figlio, degli esami che gli eseguiranno alla nascita e di molte altre informazioni importanti.