In California il primo ristorante da 0 ai 3 anni

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Pomme-Bebe-ristorante-bambiniQuante volte andando a pranzo fuori con il tuo piccolo ti sei trovata davanti a menù che non proponevano nulla di commestibile per lui? E quante volte ti sei chiesta dovrebbero inventare un ristorante per i bambini, un pò come quelli che ci sono nei villaggi vacanze e negli alberghi specializzati? Beh, in America dove spesso le idee si trasformano in realtà con maggiore velocità che da noi, qualcuno a pensato a questo ed ha aperto un locale dedicato esclusivamente a clienti da o a 3 anni, dove mamma e papà possono solo fare da accompagnatori. Si chiama Pomme Bebè ed è veramente un’idea meravigliosa.

Immagina un locale alla moda, di design, dove al posto degli sgabelli al balcone ci sono colorati seggioloni e dove tutto è a misura di bambino. Pomme Bebè si trova in California, dove la sua creatrice Svetla Lazarova Kibota, ha studiato tutto nei minimi dettagli. Il ristorante infatti prepara solo cibi organici ed espressi, nulla di inscatolato, quando un piccolo avventore si siede al bancone, la mamma decide quale portata ordinare, successivamente ne viene dato un  piccolo assaggio al bambino per capire se è di suo gusto e poi si passa alla preparazione vera e propria.

La lista delle prelibate baby pietanze è molto nutrita ed è divisa in tre parti, il menù Basic fatto di pappe a base di un solo ingrediente, una sorta di omogeneizzato, il menù Blend composto da due ingredienti e infine il menù Tot, dedicato ai grandicelli, comprende anche carne bianca, come ad esempio il «chicken chili» con pollo, lenticchie, olio d’oliva, carote, cipolla e cipollotto, sedano e fagioli o il «tacchino alla bolognese», con il tacchino allevato a terra, pasta di riso, carota, pomodoro e cipolla. Il costo di ogni piatto non supera mai i 4.5 dollari, non è neppure tano caro!

Il Pomme Bebè ha anche una ludoteca per far giocare i piccoli o per organizzare festicciole di compleanno. A questo punto le oppurtunità sono due, un viaggio negli States, oppure aprire un locale simile qui, tu che ne dici?

[via|corriere.it]

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