Nomi strani ai bambini: il 10% dei genitori si pente della scelta

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Quante volte abbiamo sentito di genitori che hanno dato ai loro bambini nomi strani? E quante volte abbiamo conosciuto all’asilo o alle elementari un amichetto del nostro bambino con un nome americano o che ricordava un frutto, un paese, un profumo? È la moda degli ultimi anni e i vip di casa nostra, ma anche di Hollywood in materia hanno dettato legge. Peccato, poi che qualche genitore avventato, dopo qualche anno, si sia pentito di aver copiato lo “pseudo divo” del momento.

La figlia di Gwyneth Paltrow, si chiama mela, Apple, Nicole Ritchie ha chiamato suo figlio come un uccello o per gli amanti del cinema, come un pirata, Sparrow. Poi abbiamo la piccola di casa Totti che si chiama Chanel e l’erede dei Briatore, Nathan Falco. Insomma, di esempi ce ne sono davvero un’esagerazione e probabilmente per loro, portare un nome assurdo, non è poi una cosa così complicata. Sono tanti i bambini però che devono fare i conti con alcune stranezze e soffrire per gli scherzi dei compagni.

Il 10% dei genitori, infatti, si pente di aver dato al figlio un nome assurdo e in alcuni casi intraprende le pratiche per modificare la sua scelta.  Questo dato è portato alla luce da uno studio condotto dal sito yourbabydomainname.com. Stando al sondaggio, l’8% dei genitori ha un certo rimorso per aver affibbiato un nome ridicolo al suo piccolo, il 50% ammette di essere stato sedotto dalla moda nella scelta del nome (non c’è nulla di male in questo), il 33% era alla ricerca di un nome originale.

Purtroppo il risultato di questa moda è l’aumento della fila all’anagrafe dei genitori pentiti. Che ne pensate? Sono dell’idea che per scegliere un nome occorra fare attenzione ad alcune regole: prima cosa, sia semplice e possibilmente non troppo sdoppiabile, poi bisogna pensare anche al cognome per evitare suoni cacofonici o quei giochetti tipo “Dario Lampa” che diventa LampaDario. Inoltre, ricordiamoci che il nome dovrebbe essere per sempre.

[Fonte: Corriere]

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