Neonati nel lettone con mamma e papà, aumenta il rischio di morte in culla

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Mettere il neonato a dormire nel lettone con mamma e papà non è una buona abitudine. Questa scelta spesso dettata non solo dal desiderio delle neomamme di avere sempre accanto a sè il proprio frugoletto ma anche dalla facilità di “accesso” al bambino soprattutto quando si allatta al seno cela molte più insidie di quanto non si creda e non solo per l’intimità della coppia. Secondo uno studio inglese infatti quintuplica il rischio di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome), ovvero la sindrome della morte in culla.

Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sul British Medical Journal, è il più vasto mai svolto sul tema e si è basato su un campione di 1472 casi di morte improvvisa in culla. Gli studiosi hanno confrontato il caso di questi sfortunati bambini con un campione di oltre 4mila piccoli che non hanno avuto lo stesso atroce destino rilevando che nel 22,2% di casi di Sids uno o entrambi i genitori dormivano accanto al neonato al momento del decesso.

Secondo l’autore dello studio, il dottor Bob Carpenter, non mettere il neonato a dormire nel lettone con mamma e papà eviterebbe dai 120 ai 300 casi di morte in culla. La probabilità di restare vittima di Sids, infatti, aumenta anche per quei bambini che non presentano altri fattori di rischio, come l’avere genitori fumatori o tossicodipendenti e che vengono allattati al seno.

Per questo motivo, Carpenter chiede alle autorità britanniche di emanere precise linee guida che scoraggino i genitori dal far dormire il bambino nel loro letto almeno durante i primi tre mesi di vita, anche se in realtà il rischio sussiste per tutto il primo anno di vita del bambino. D’altra parte, è noto da tempo anche nel nostro Paese che sebbene il fenomeno della morte in culla del neonato resti in larga parte inspiegabile la prevenzione può salvare molte vite.

[Fonte]

Photo Think Stock

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