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neonati lettone rischio sids

Neonati nel lettone con mamma e papà, aumenta il rischio di morte in culla

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Mettere il neonato a dormire nel lettone con mamma e papà non è una buona abitudine. Questa scelta spesso dettata non solo dal desiderio delle neomamme di avere sempre accanto a sè il proprio frugoletto ma anche dalla facilità di “accesso” al bambino soprattutto quando si allatta al seno cela molte più insidie di quanto non si creda e non solo per l’intimità della coppia. Secondo uno studio inglese infatti quintuplica il rischio di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome), ovvero la sindrome della morte in culla.

Dormire con il bebè abbassa il livello di testosterone nei papà

Dormire con il proprio cucciolo nel letto. Quante volte è successo? Non si contano, soprattutto duranti le fasi dell’allattamento. È comodo, è una coccola per tutta la famiglia e poi diventa un’abitudine. Su questo tema da anni è in corso la polemica tra favorevoli e contrari. Ne abbiamo parlato tanto e spesso in passato e oggi non vogliamo schierarci. È interessante però affrontare un altro aspetto correlato: il papà che dorme con il suo bimbo subisce un calo di testosterone.

Il cosleeping non crea disturbi psicologici al bambino

Dormire nel lettone con mamma e papà. Questo è uno di quegli argomenti che divide i genitori. C’è chi parte convinto: “Il mio piccolo farà la nanna nel suo lettino” e alla quarta notte insonne decide di infilarlo sotto le coperte per comodità. Per anni gli esperti hanno sconsigliato il cosleeping per diversi motivi: quando il bimbo è troppo piccino può essere pericoloso e alla lunga può interferire con l’armonia di coppia.

Dormire nel lettone, alcuni accorgimenti

I bambini, si sa, vivono quasi sempre con angoscia e paura il distacco dai genitori, sia esso lungo o breve. Per questo motivo, anche il momento della nanna può trasformarsi in un incubo con i bambini che non vogliono andare a dormire nel proprio letto e preferiscono restare in quello dei genitori. Dormire nel lettone di mamma e papà è l’aspirazione di quasi tutti i bambini, dai più piccoli ai più grandi poiché permette loro di riposare senza doversi staccare dai genitori. L’abitudine di dormire con mamma e papà, nonostante sia contrastata da molti, è piuttosto diffusa. La scelta di dividere il letto con i propri figli, sia essa volontaria o subita, necessita di piccoli accorgimenti per la sicurezza dei bambini.

Nei primi mesi di vita, il posto più sicuro dove far dormire il proprio bambino è, senza dubbio, la culla (o la carrozzina) posizionata nella stessa camera dei genitori per essere sempre a vista e sotto controllo. Molte mamme, però, scelgono di portare il neonato nel lettone con loro per averlo più a portata di mano e per allattarlo al seno senza doversi alzare dal letto.

Il cosleeping, dormire insieme ai bambini fa bene?

L’abitudine del bambino di dormire nel lettone con mamma e papà è aborrita dalla maggior parte delle persone, soprattutto se il piccolo non è più un bebè. In alcuni casi sono stati proprio i genitori a favorire l’instaurarsi di questa abitudine lasciando che il proprio figlio si addormentasse accanto a loro sin dai primi mesi di vita, in altri invece è il bambino a reclamare, spesso nel bel mezzo della notte, il proprio diritto, diciamo così, a dormire nel lettone, nonostante mamma e papà non siano d’accordo.

I detrattori del lettone aperto al bambino sostengono la propria posizione ritenendo che questa abitudine ne farà un adulto insicuro e mammone, i sostenitori, al contrario, pensano che il piccolo che viene lasciato dormire insieme ai genitori sarà un adulto senz’altro sano (ci mancherebbe) ed anzi più sereno. Al coro dei contrari si aggiunge poi la voce di chi ritiene che tenersi i figli dentro al letto, magari fino alla preadolescenza, danneggi gravemente l’intimità di coppia.

Nel lettone di mamma e papà

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La conquista dell’autonomia e dell’indipendenza da parte dei bambini è un processo lento e a volte complesso. Il distacco dai genitori rappresenta sempre un’esperienza traumatica per i bambini nei loro primi anni di età. Per questo il momento della nanna è da sempre vissuto con angoscia. I bambini non vogliono andare a dormire per non separarsi dai genitori e spesso preferiscono restare nel lettone di mamma e papà piuttosto che allontanarsi nella loro cameretta. Il desiderio di dormire nel lettone dei genitori, quindi, non è legato a problematiche psicologiche o a carenze affettive ed educative ma semplicemente alla volontà del bambino di sentire la vicinanza di una persona affidabile in grado di proteggerlo durante la notte. Spesso, i genitori vinti dalla stanchezza e impietositi dalle richieste disperate del bambino, acconsentono a farlo dormire nel lettone. Il bimbo, però, in questo modo si sentirà autorizzato e in diritto di farlo costantemente e sarà più difficile in futuro convincerlo a trasferirsi nella sua cameretta. E’ bene, quindi, evitare sin dalla prima infanzia l’abitudine di dormire nel lettone.