Intossicazione da funghi, il vademecum del Bambino Gesù

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 È tempo di funghi e quest’anno è boom di crescita viste le piogge che hanno caratterizzato anche l’estate: considerato il il proliferare di funghi di tutte le specie che in questo periodo si trovano con estrema facilità nei boschi tende ad aumentare anche le segnalazioni per intossicazioni o avvelenamenti soprattutto perché in tanti optano per il fai da te senza sottoporre ciò che hanno raccolto a un’attenta analisi. 

A rischiare sono anche i più piccoli nonostante il numero delle loro intossicazioni da fungi sia minore rispetto a quello degli adulti.

L’intossicazione da funghi però può essere estremamente pericolosa per l’organismo dei bambini il loro organismo che può essere danneggiato con maggiore facilità come ricordano gli esperti del  Centro Antiveleni dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù che ha diramato un vademecum su come poter affrontare le eventuali emergenze, ma soprattutto na serie di consigli su come evitare di ritrovarsi a che fare con qualche intossicazione. 

Si deve partire dalla prevenzione: è bene non raccogliere e mangiare funghi senza il controllo di commestibilità dell’Ispettorato Micologico della Asl. 

Mai eccedere: meglio limitarsi a piccole quantità e non proporli a bambini in età prescolare. 

Gli esperti ricordano anche che buona parte delle intossicazioni non deriva da funghi velenosi, ma ad un uso scorretto dato che molto spesso i funghi vengono mangiati senza la giusta cottura, proposti in cattivo stato di conservazione, troppo maturi o semplicemente in quantità troppo elevate. Attenzione anche a cuocere i funghi sempre senza coperchio per lasciar evaporare le tossine termolabili.

Nel caso in cui ci dovesse trovare di fronte a un’intossicazione, è bene ricordare che generalmente si risolve senza danni: le intossicazioni meno gravi, ricordano gli esperti, vengono causate da reazioni “a breve latenza”  dall’ingestione, e causano sintomi che includono anche disorientamento, convulsioni o sintomi gastro-enterici di forte entità.

Nei casi di ingestione di specie particolarmente pericolose, come l’Amanita phalloides, i sintomi di manifestano solo dopo molte ore, da 6 a 48, e ormai quando il danno agli organi interni è praticamente irreversibile. 

INTOSSICAZIONI DEI BAMBINI, FUNGHI E GAS LE PRIME CAUSE

photo credits | think stock

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