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Occhio secco da smartphone, come riconoscere il disturbo

 

Si tratta di un disturbo della vista molto sottovalutato e quasi ignorato ma la sindrome dell’occhio secco è sempre più diffusa anche a soprattutto fra i nativi digitali. Il motivo? Si tratta di un disturbo che stando ai dati riportati dall’OMS, viene causato dal massiccio utilizzo di smartphone e tablet.

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Se già l’80% dei nativi digitali di età compresa fra i 3 e i 5 anni è in grado di usare il telefonino, l’11% a 10-11 anni possiede già uno smartphone e il 4% un tablet.

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Lo strabismo nel bambino: come si cura?

Sui difetti della vista ci sono ancora tanti dubbi e la diagnosi nei piccini non è facile, non perché non ci siano gli strumenti ma perché spesso i genitori sono reticenti a far fare ai bambini le primi visite. Lo strabismo, per esempio, è molto comune: il disallineamento degli assi oculari che colpisce il 3-4% della popolazione e la diagnosi può avvenire con una semplice foto con il flash del cellulare.

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Colore degli occhi di un neonato, quando si definisce?

Colore degli occhi di un neonato, quando si definisce?

INon appena nato il bambino, dopo avere accertato sia sano, la prima curiosità (oltre la classica domanda “A chi assomiglia?”) riguarda il colore i suoi occhi: di che colore saranno? In realtà non si può dire con certezza, almeno non fino al compimento del primo anno di età. Già, perchè alla nascita gli occhi del bambino non sono ancora del tutto sviluppati, anzi, si può affermare che ancora dopo qualche settimana dal parto, la sua vista risulti parecchio sfocata.

Colore degli occhi di un neonato, quando si definisce?

Occhiali 3D bambini,obbligatorio bugiardino

Occhiali 3D bambini, obbligatorio il bugiardino

Occhiali 3D bambini,obbligatorio bugiardino

Dal 1 febbraio 2014 le aziende produttrici di occhiali 3D ad uso domestico hanno l’obbligo di allegare ad ogni confezione il foglietto riportante le indicazioni utili ad un corretto utilizzo. Ciò in attuazione di una circolare del ministero dello Sviluppo economico e della Salute in base alla quale le informazioni riportare devono essere fornite in una sola pagina, con caratteri chiari e facilmente leggibili e in lingua italiana. In particolare ciò che importa relativamente la salute dei bambini riguarda la parte che asserisce il fatto che l’utilizzo degli occhiali 3d ad uso domestico è controindicato nel caso di piccoli di età inferiore a 6 anni. Dai 6 anni in poi è consigliato invece un utilizzo dei suddetti per una durata non superiore a quella dello spettacolo cinematografico, avvertenza questa che si estende anche agli adulti.

occhiali 3D bambini

Occhiali 3D vietati ai bambini under 6: scoppia la polemica

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Gli occhiali 3D devono essere vietati sotto i tre anni. È questa la nuova direttiva emessa dai Ministeri dello Sviluppo economico e della Salute che stabilisce che i produttori debbano stilare un regolamento per l’uso e la pulizia degli occhiali per la visione dei film in 3D da allegare alla confezione al momento della vendita. Un provvedimento giusto, che dovrebbe essere d’aiuto ai grandi e piccini (o chi per loro) a utilizzare correttamente questi strumenti, divertenti ma non sempre salutari.

Occhiali sole bambini prevenire rischi vista adulti

Occhiali da sole per bambini: prevenire rischi per la vista da adulti

Occhiali sole bambini prevenire rischi vista adulti

Gli occhiali da sole rappresentano uno strumento molto importante, forse l’unico, adatto a proteggere i nostri occhi dai raggi solari. Per questo motivo sarà bene, al momento dell’acquisto privilegiare modelli di ottima qualità per combattere gli effetti negativi dei raggi solari sul nostro sguardo. Se ciò è importante per quanto riguarda gli adulti lo è ancora di più per ciò che concerne i bambini, ancora più delicati ed indifesi di fronte il sole. Ecco perchè dovranno indossarli non solo quando il sole splende alto ma anche in quei giorni in cui il cielo è a tratti nuvoloso e sotto l’ombrellone. Si, ma come scegliere gli occhiali da sole per i bambini? Ecco i consigli provenienti dall’Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche di Firenze.

occhiali sole bambini

Proteggere gli occhi dei bambini con gli occhiali da sole

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Al primo raggio di sole, eccoci sfoggiare un paio di occhiali. Non è solo un vezzo o una moda, è un modo per proteggere i nostri occhi dall’esposizione prolungata ai raggi solari. Non potrebbe essere così anche per i bambini? Ci stupiamo tanto vedendo un bimbo con gli occhiali da sole, pensiamo sia un gioco e lui è così carino. In realtà dobbiamo ricordare che i raggi ultravioletti minacciano le parti anteriori dell’occhio come le palpebre e la cornea. È quindi importantissimo schermare anche i piccoli di casa.

Tumori bambini scoperta nuova forma cancro occhio

Tumori bambini, scoperta nuova forma di cancro all’occhio

Tumori bambini scoperta nuova forma cancro occhio

Il retinoblastoma è una forma di tumore dell’occhio che colpisce i bambini molto piccoli, solitamente già presente alla nascita anche se alcuni casi sono stati registrati intorno ai 6 anni. Questo tipo di tumore può colpire un solo occhio o entrambi ed ogni anno si registrano all’incirca 50-60 casi. Di questi giorni è la notizia riguardante la scoperta di una nuova forma di cancro agli occhi nei bambini.

Gli occhi del bambino, quando lacrimano per il freddo

Gli occhi dei bambini, oltre ad essere estremamente belli, sono molto delicati. Soprattutto d’inverno. Vento, freddo ed umidità, infatti, possono irritare gli occhi dei bambini e provocare arrossamenti, bruciori e lacrimazione. Con il freddo la cornea riduce la propria capacità di reagire agli stimoli esterni ed è maggiormente soggetta allo stress e agli agenti atmosferici. Durante l’inverno, gli occhi cercano di proteggersi dal freddo e dal vento attraverso una maggiore produzione di liquido lacrimale.

Le lacrime creano una sorta di barriera protettiva che difende gli occhi da tutti gli agenti esterni. Quindi, care mammine, è del tutto normale se i vostri bambini lacrimano con il freddo e non dovete allarmarvi.

Gli occhi dei bambini: piccolo pronto intervento domestico

Gli occhi dei bambini, specialmente di quelli più piccoli, sono estremamente delicati. Sole, vento, pollini ed inquinamento sono solo alcuni degli elementi che possono minare la salute degli occhietti dei bambini. Spesso, si tratta di disturbi passeggeri che tendono a risolversi spontaneamente in breve tempo senza il ricorso ai farmaci che, comunque, devono essere sempre prescritti dal pediatra o da un oculista. Per accelerare la guarigione e alleviare il fastidio le mamme possono, però, ricorrere a dei piccoli e semplici rimedi. Ecco qui un piccolo pronto intervento casalingo per tentare di arginare i disturbi che colpiscono più comunemente i bambini.

Se c’è qualcosa nell’occhio

Capita spesso, soprattutto quando si trascorre molto tempo all’aria aperta, che qualcosa (una ciglia, del muco secco, dei pulviscoli, un granello si sabbia, un insetto, etc..) entri nell’occhietto del bimbo. In questi casi, il bambino fa fatica a tenere aperto l’occhio, lo strofina ed è presente arrossamento e lacrimazione copiosa. Se il bambino è grandicello, la mamma può fargli aprire l’occhio sul pelo dell’acqua in un bicchiere o una ciotolina per favorire la fuoriuscita del corpo estraneo. Se il bimbo è piccolo o non vuole collaborare, la mamma può lavargli delicatamente l’occhio con acqua tiepida e cercare di levare il corpuscolo con un fazzoletto pulito.

L’uso delle lenti a contatto in età pediatrica

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L’apparato visivo dei bambini non è ancora del tutto sviluppato e presenta, quindi, una sorta di fragilità e di delicatezza. E’ molto importante, per questo, proteggere e curare l’apparato visivo del bimbo da eventuali danni o difetti, soprattutto se si pensa che alcune anomalie a suo carico possono influenzare lo sviluppo psicomotorio del bambino. Generalmente, i difetti della vista più diffusi nei bambini come miopia, ipermetropia e ambliopia, vengono corretti attraverso l’uso degli occhiali. Può succedere, però, che il bambino si rifiuti di indossare gli occhiali, soprattutto in determinate situazioni come il gioco. In questi casi può essere utile il ricorso alle lenti a contatto. In passato si riteneva che le lenti a contatto non fossero idonee per i bambini a causa della loro conformazione e manutenzione. Oggi, però, l’avvento delle lenti morbide e lo sviluppo di nuove geometrie e nuovi materiali rende le lenti a contatto adatte anche ai bambini.

I sensi del neonato, la vista

la vista

La vista è il senso meno stimolato nel feto durante la gravidanza. La funzione visiva, infatti, è molto limitata in epoca embrionale e si sviluppa e matura dopo la nascita. Nel grembo materno, gli occhi del bambino si formano alla ventesima settimana di gestazione anche se resteranno chiusi fino alla ventiseiesima, quando il piccolo imparerà a muovere le palpebre. Intorno alla ventottesima settimana, invece, il bambino sarà in grado di percepire la luce. Studi scientifici, infatti, hanno dimostrato che se si fa lampeggiare una forte luce sul pancione della mamma, il feto reagisce socchiudendo le palpebre. Alla nascita, il bambino riesce a vedere tutto ciò che lo circonda, grazie alla sua retina che è in grado di catturare le immagini. Il neonato, però, non riconosce quello che vede perchè il suo cervello non sa ancora elaborare ed interpretare le immagini.