Togliere il pannolino la notte

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togliere pannolino notte

Lo spannolinamento, si sa, è un’attività prettamente estiva, e visto che ci avviciniamo all’estate molte di voi mamme si staranno preparando a togliere il pannolino al proprio bambino. Abbiamo già affrontato in passato l’argomento, dandovi qualche consiglio su come preparare il bambino a togliere il pannolino di giorno; oggi affrontiamo invece il cosiddetto spannolinamento notturno.

Come sempre in questi casi, in rete (e del resto anche nella vita) troverete esperienze  e consigli diversi, a volte anche di segno diametralmente opposto; ve ne propongo una panoramica, e vi chiedo di condividere con noi la vostra esperienza.

Un approccio allo spannolinamento notturno è quello di togliere il pannolino di notte più o meno in contemporanea  con quanto fatto per il giorno: insomma, un taglio netto, per segnalare con chiarezza al bambino che ormai il pannolino appartiene al passato!

Questa soluzione può però non andar bene per tutti: se il bambino non ha raggiunto una piena maturazione sia a livello fisico (quantità di urina che la vescica è in grado di trattenere) che psichico (capacità di controllare le fuoriuscite di pipì anche durante il sonno) dovrete pazientare ancora.

Il segnale inequivocabile che il vostro bambino è pronto ve lo darà proprio il pannolino: se la mattina lo trovate asciutto per diversi giorni di seguito, vuol dire che è arrivato il momento di tentare.

Qualche consiglio pratico:

  • Fate bere il bambino il meno possibile a ridosso della nanna, se possibile già a partire dalle 18.00
  • Abituatelo a svuotare completamente la vescica prima di andare a dormire, anche portandolo a fare pipi più di una volta nell’ora precedente la nanna
  • Attrezzatevi per gli inevitabili imprevisti: proteggete il materasso con un telo impermeabile ma traspirante e praparate il letto con due strati di lenzuola separati da un altro telo. In questo modo, se il bambino si bagna di notte, non dovrete far altro che togliere il primo strato, e troverete sotto il letto bello e pronto! Per la stessa ragione, preparatevi a portata di mano pigiamino e mutandine di ricambio.
  • Alcuni consigliano di svegliare il bambino ad intervalli regolari ore per portarlo a fare pipì; in realtà, questo potrebbe essere controproducente. Il bambino deve imparare a trattenere la pipì di notte, non ad andare a farla più spesso!

Infine, e forse è il consiglio più importante:  non rimproverate il bambino se non riesce. Tenete presente che, anche se nella maggior parte dei casi lo spannolinamento notturno si risolve nell’anno successivo a quello diurno, c’è un 10-15% di bambini (soprattutto maschietti) che a 6 anni ancora ha difficoltà a controllare la pipì di notte (la cosiddetta enuresi notturna).  Non c’è da allarmarsi, il disturbo in genere si risolve da sé, occorre solo tanta pazienza!

 

[Photo credits: Thinkstock]

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