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Baby talk, aiuta il bambino a sviluppare il linguaggio

Il baby talk? Fa benissimo ai bambini: lo conferma uno studio condotto dall’Università di Edimburgo e pubblicato su Cognitive Science.

Il linguaggio fatto di suoni, dolci cambi di intonazione nella voce, ma anche paroline  che attirano l’attenzione dei piccoli fa benissimo ai pargoli che in questo modo riescono sviluppare meglio il linguaggio del loro vocabolario. 

Lo studio dell’università ha preso in considerazione 47 bambini che imparavano l’inglese analizzandone le caratteristiche, oltre ad ad analizzare i diminutivi che terminavano in ‘y’ e che contavano sillabe ripetute, come tummy, mummy, doggy.  Sono state poi analizzate anche le  anche parole onomatopeiche, come ad esempio, woof, praticamente il verso dei cani) e splash, il rumore prodotto dal tuffo. 

parlare con bambini

Parlare con i bambini li aiuta a sviluppare un vocabolario più ampio

parlare con bambini

Avere tempo di sedersi e parlare in alcune famiglie è davvero un lusso. Ci sono genitori che non riescono a cenare mai con i figli,  bambini che consumano i pasti solo davanti alla tv. È un errore, un grave errore, di cui oggi forse non ci rendiamo conto, ma che domani potrebbe danneggiare i nostri piccoli. Dialogare direttamente con i bambini già quando sono nelle prime fasi dell’apprendimento del linguaggio li aiuta ad avere un vocabolario migliore e a capire più velocemente le parole.

I neonati riconoscono le regole grammaticali a 4 mesi

I neonati sono un universo meraviglioso: a pochi giorni dalla nascita sanno fare già tantissime cose. Alcune ci sembrano normali, ma se ragionate sulla quantità d’informazioni che un piccolino apprende in poco tempo, so che resterete stupite. È di oggi la notizia che i bambini già a 4 mesi sono in grado di identificare le regole grammaticali di una lingua straniera. A sostenerlo è uno studio, finanziato dalla Ue pubblicato sulla rivista ‘PLoS One’.

Sono state analizzate le capacità da parte dei piccoli di capire la dipendenza tra sillabe non adiacenti. È stato così che i ricercatori del Max Planck Institut hanno iniziato a insegnare a bambini tedeschi di 4 mesi alcuni rudimenti d’italiano. Per poco più di tre minuti, i piccoli hanno ascoltato alcune frasi in cui comparivano due semplici costruzioni: ‘sta X-ando’ (ad esempio ‘il fratello sta cantando’), e ‘può X-are’ (‘la sorella può cantare’). Se ci pensate non è una cosa poi così straordinaria: i bambini bilingue, da piccoli, rispondo agli input di entrambi i genitori.

Linguaggio e metafore influenzano il comportamento dei bambini

Genitori, attenzione alle parole da scegliere quando si parla con i bambini. Anche quando si descrivono i personaggi dei racconti: il cattivo della storia (perché è cattivo, come ci si comporta con lui), la bella (è protagonista solo per la sua bellezza o per altro), l’eroe (cosa ha fatto per essere coraggioso), etc. Perché?
L’uso del linguaggio è importante per l’orientamento del pensiero: nel senso, attraverso il modo di usare le parole, di scegliere il registro linguistico si trasmettono tradizioni e culture, ma anche abitudini comportamentali nei confronti di aspetti della vita e della società. Il linguaggio agisce  sui nostri comportamenti, sulle nostre scelte e sui modi di percepire la realtà; insomma il linguaggio influenza ed educa.

I genitori che si rapportano e parlano con i figli, rispondendo ai loro primi “perché” e spiegando loro situazioni e significati, dovrebbero considerare questo fatto, destinando particolare attenzione inoltre  all’uso delle metafore insite nei discorsi o nelle narrazioni di realtà o di fantasia rivolti al bambino.

Ruolo del dialetto nello sviluppo del linguaggio nel bambino

Iniziare a parlare è una tappa fondamentale della vita di ogni persona.

Quando un bambino comincia a parlare, dopo i suoi primi “balbettii“, qualcosa di più profondo di lui viene allo scoperto, con molta più nitidezza la sua personalità prende forma. Le prime parole e le prime espressioni sono stampate nella testa di ogni genitore, che attende con impazienza sin dai primi mesi di sentire la sua voce.

E ogni giorno i genitori si rendono conto (specie quando a volte capita di sentirgli ripetere parolacce) di quanto sia importante adottare davanti e con lui un linguaggio opportuno, in modo da non creargli problemi di adattamento, che valgono come qualsiasi altro disturbo dell’espressione del linguaggio, una volta inserito in qualsivoglia contesto sociale.

Senza fiabe i bambini non imparano a parlare

leggere favole

Secondo quanto emerso da un rapporto del Ministero dell’Istruzione britannico i genitori avrebbero abbandonato (o comunque sia diminuito) l’abitudine di raccontare delle favole ai bambini per farli addormentare. E proprio per questo i bambini imparerebbero a parlare sempre più tardi.

Si tratta di una fotografia della società che dovrebbe farci riflettere. Purtroppo a causa dei ritmi di vita sempre più frenetici e dell’aumento dell’utilizzo delle nuove tecnologie si passa sempre meno tempo con i propri figli. E di conseguenza gli adulti parlano sempre meno con i più piccoli.