infezioni batteriche

Attenzione ai cuscini: dopo due anni ricettacolo di germi

Alto o sottile, morbido o duro, il cuscino rappresenta per molti un fattore fondamentale per un riposo buono e tranquillo. Ma attenzione: dopo due anni di utilizzo il cuscino diventa un covo di acari e batteri. A lanciare l’allarme è uno studio britannico che ha rilevato come il cuscino possa diventare un pericolo per la nostra salute se non cambiato regolarmente. Nello specifico, lo studio condotto dal St Bartholomew’s Hospital di Londra con la collaborazione del National Health Service è stato effettuato in alcune strutture ospedaliere britanniche e ha evidenziato uno stretto legame tra infezioni e cuscini.

Autorità e consumatori psicotici per il batterio killer

Se fino a ieri la situazione sull’ormai famigerato batterio Killer sembrava essersi un pò pacata e aver preso una piega più rassicurante, ora sembra invece di nuovo confusa e non si escludono nuovi allarmi.

Ma cominciamo dall’inizio: dapprima l’allarme era stato lanciato per tutte le verdure prodotte in Germania e per il salame, poi l’altro ieri (6 giugno) si era quasi convinti che i cibi a rischio fossero solo i germogli di soia.

Il ministro dell’Agricoltura tedesco Gert Lindermann (Cdu) aveva infatti affermato che confezioni contenenti germogli di soia erano state rinvenute nelle zone in cui ha colpito il batterio mutante di Escherichia Coli e che era inoltre stata anche individuata l’azienda, produttrice di prodotti biologici, che pare aver distribuito i germogli da consumare crudi.

La cistite acuta nei bambini

Come abbiamo visto appena ieri, le infezioni delle vie urinarie sono le più comuni tra i bambini dopo quelle dell’apparato respiratorio; molto più diffuse tra i maschietti nei primi mesi di vita, colpiscono invece in misura maggiore le femminucce in età scolare ( nelle femmine infatti è più facile che residui fecali raggiungano la vulva).

Abbiamo anche visto che le infezioni urinarie si dividono in:

  • Batteriuria asintomatica;
  • Infezione urinaria bassa sintomatica o Cistite acuta;
  • Infezioni urinarie basse ricorrenti;
  • Infezione urinaria alta o pielonefrite acuta.

Ieri abbiamo fatto un breve cenno alla batteriuria sintomatica, oggi ci occuperemo della cistite acuta.

Le infezioni delle vie urinarie nei bambini

Le infezioni delle vie urinarie sono le più frequenti tra i bambini dopo quelle delle vie aeree; durante i primi mesi di vita sono i maschietti a correre maggiori rischi di contrarle, mentre tra i bambini sotto gli undici anni di età la situazione si ribalta e ad esserne maggiormente soggette sono le femminucce. Nella gran parte dei casi le infezioni delle vie urinarie hanno origine batterica, mentre più raramente sono causate da virus o funghi.

Infezioni delle vie urinarie, i sintomi nei bambini

Nel neonato le infezioni urinarie possono presentarsi con sintomi quali febbre, disturbi gastrointestinali, irritabilità, inappetenza, cattivo odore nelle urine, ittero e arrossamenti dell’interno coscia; nei più grandicelli si hanno dolore o fastidio durante la pipì, minzioni frequenti e poco abbondanti e dolore nella parte bassa dell’addome (appena sopra il pube).

Rimedi naturali per evitare mal di gola e ricadute influenzali

La primavera è alle porte e come di consueto il tempo comincia ad essere “schizofrenico”. Da un giorno all’altro ci accorgiamo che la temperatura sbalza di 10 o più gradi e che le condizioni climatiche subiscono bruschi e imprevedibili cambiamenti.

Il passaggio di stagione non è particolarmente amato dalle mamme, innanzitutto perché mette in crisi la scelta dell’abbigliamento adatto ai repentini cambiamenti dell’ambiente esterno e in secondo luogo perché l’instabilità climatica debilita anche le difese immunitarie, rendendo i bambini particolarmente vulnerabili alle intemperie. Rimessi da poco dall’influenza stagionale, sono infatti la categoria più esposta alle ricadute influenzali.

I denti dei bambini sono attaccati da una super carie

I bambini hanno dei dentini molto delicati e soprattutto soggetti a carie. Prima ci sono quelli da latte, che vanno curati con una certa attenzione affinché non vengano danneggiati, danno che potrebbe anche ripercuotersi anche sui dentini definitivi. Gli esperti sostengono che l’uso del biberon le favorisca. Ora però i ricercatori del Forsyth Institute (Usa) hanno alimentato questo problema con nuove prove scientifiche: esiste un agente patogeno responsabile di gravi carie nella prima infanzia.

Lo studio ha scoperto che il batterio sotto accusa, Scardovia wiggsiae, è presente nella bocca dei bambini con gravi carie mentre altri patogeni più noti, come ad esempio lo Streptococcus mutans, non sono stati rilevati con la stessa frequenza. Insomma, non è tutta colpa dei dolci, del biberon o di un’alimentazione scorretta.

Parto prematuro: un nuovo test in grado di capire se si è a rischio

parto prematuro

Stando ad alcuni ricercatori dello dello University College e del King’s College di Londra il rischio di parto prematuro, che rappresenta una delle paure di mamme e papà, ora si può prevenire. Per arrivare a questa scoperta i ricercatori hanno ideato un test ad hoc i cui risultati sono stati pubblicati anche all’interno del British Journal of Obstetrics and Gynaecology e quindi sembra essere una cosa piuttosto seria e che apre nuove speranze.